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5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Quando si parla di musei, nella Capitale si ha veramente l’imbarazzo della scelta; un insieme di gallerie dal grande valore storico-artistico di cui fanno parte anche musei di Roma poco conosciuti ma che consiglio di visitare assolutamente per la ricchezza e unicità delle loro collezioni. Tesori nascosti meno frequentati dai turisti e forse spesso ignoti anche ai romani.

    Ve ne svelo 5 che sicuramente non deluderanno le vostre aspettative e la vostra fame d’arte.

    Sommario

    1. Museo Hendrik Christian Andersen
    2. Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
    3. Casina delle Civette
    4. Centrale Montemartini
    5. Palazzo Altemps
    Museo Hendrik Christian Andersen, musei poco conosciuti visitare Roma
    Museo Hendrik Christian Andersen
    (ph. Ilenia M. Melis)
    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Se siete alla ricerca di emozioni, questo è il luogo giusto: un’ampia sala in cui abitano, come giganti colossali, statue che esibiscono la loro nudità sfiorando quasi il soffitto. Rappresentazioni candide legate dai sentimenti: amore, fratellanza, maternità, intelletto. Personificazioni utopiche di un’esistenza quasi interamente dedicata alla realizzazione di una Città mondiale, fucina di idee volte al progresso dell’umanità.

    Siamo nel quartiere Flaminio, a Villa Helene, villino in stile neo-rinascimentale realizzato negli anni Venti del Novecento per ospitare lo studio e l’abitazione dello scultore Hendrick Christian Andersen (Bergen, 17 aprile 1872 – 19 dicembre 1940).

    Una volta varcato il portone ligneo del grazioso villino rosa, ci si ritrova in una vera casa museo in cui si aprono due ampie sale popolate da sculture; sulla sinistra è l’atelier, mentre sulla destra la sala di rappresentanza dove Andersen esponeva le opere finite ed illustrava, attraverso disegni, planimetrie e dipinti, le caratteristiche della sua Città mondiale. Un progetto che l’artista pensava di riuscire a portare a compimento grazie alle condizioni offerte dal fascismo.

    Abbandonata la sala di destra verrete attirati dalla luce che, filtrando da un ampio lucernaio, inonda la sala di sinistra; qui era l’atelier dello scultore. Sono ancora ammirabili alcune delle sculture più significative dell’artista di origine svedese. Corpi eroici, possenti, che si contrappongono ad amorevoli abbracci in un gioco di rimandi all’arte classica; opere colossali che raccontano storie intime, simbolismi, sentimenti per sempre fissi nel tempo.

    E se riuscirete a distoglievi dalla contemplazione di cotanta bellezza, visitate al primo l’appartamento privato dell’artista, ancora integro nei suoi stucchi e nella sua mobilia.

    INFO: Museo Hendrik Christian Andersen, via Pasquale Stanislao Mancini, 20 – Roma

    ingresso gratuito

    www.museohendrikchristianandersen.it

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    Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, musei poco conosciuti visitare Roma
    Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
    (ph. Ilenia M. Melis)
    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Animati da spirito antiquario e da vibrante passione per l’archeologia, sul finire dell’Ottocento il barone Giovanni Barracco aveva allestito un piccolo museo presso il suo appartamento in via del Corso: una collezione composta da 380 pezzi tra reperti sumeri, assiri, egizi, etruschi, greci e romani; materiale acquisito sul mercato antiquario ma non solo. All’inizio del Novecento, forse spinto dal desiderio di non disperdere una tale ricchezza, decise di donare alla città di Roma il Museo di Scultura Antica; a proprie spese fece edificare da Gaetano Koch una piccola costruzione nei pressi di corso Vittorio Emanuele assimilabile ad un tempietto ionico.

    L’edificio, venne, però, demolito per esigenze di viabilità nel 1938; la collezione, dapprima trasferita nei magazzini dei Musei Capitolini, venne riallestita solo tra il 1947-1948 presso l’attuale sede del Palazzetto Roy, noto come Piccola Farnesina.

    Attorno ad un piccolo chiostro si innalza una elegante palazzina a due piani con logge che per le eleganti proporzioni strizzano l’occhio al Rinascimento fiorentino. Un percorso di nove sale si articola all’interno del museo; tra gli oggetti di maggior importanza, una preziosa sfinge femminile in granito nero della regina Hatscepsut risalente al Nuovo Regno e rinvenuta a Roma durante alcuni scavi ottocenteschi.

    Museo Barracco, allestimento secondo piano
    Museo Barracco, allestimento secondo piano
    (ph. Ilenia M. Melis)
    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Mentre il primo piano è dedicato all’arte egizia ed etrusca, il secondo piano si popola di reperti riferibili all’arte greca, romana e medievale. Stanza dopo stanza avrete la sensazione di visitare una raffinata dimora di un tempo, abitata da importanti opere che raccontano la storia di popolazioni ormai lontane, ma che ancora non perdono il loro fascino.

    INFO: Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco, Corso Vittorio Emanuele II, 168 – Roma

    ingresso gratuito

    www.museobarracco.it/

    Museo Casina delle Civette, musei poco conosciuti visitare Roma
    Museo Casina delle Civette
    (ph. Ilenia M. Melis)
    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Immersa nella verdeggiante Villa Torlonia si trova una graziosa villa che sembra appena sbucata da un libro di fiabe; vetri multiformi inondano gli interni di una varietà di colori e forme. Animali di diversa natura si palesano in ogni angolo regalando magiche suggestioni alle piccole sale che si susseguono una dopo l’altra nella Casina delle Civette. Un nome che le deriva dal motivo ricorrente delle decorazioni che illuminano la Casina.

    Un sovrapporsi di architetture di diverso stampo che, arricchite dal vivace apparato decorativo fatto non solo di vetrate, ma anche di marmi, maioliche, dipinti parietali e boiseries, ha reso il museo uno splendido esempio di eclettismo romano.

    La prima costruzione si deve all’architetto Giuseppe Jappelli che nel 1840 progettò un rustico chalet di montagna denominato la Capanna Svizzera. L’ampliamento della primordiale struttura si ebbe nel 1908 su intenzione del principe Giovanni Torlonia Junior che la trasformò in un Villaggio medievale.

    • Casina delle Civette, dettaglio vetrata pavoni
    • Casina delle Civette, dettaglio vetrata rondini

    Tra il 1916 ed il 1920 il terzo progetto ad opera dell’architetto Vincenzo Fasolo che aggiunse numerosi elementi liberty; un apparato decorativo di cui fanno parte anche le numerose vetrate policrome frutto della collaborazione di Cesare Picchiarini (Mastro Picchio) e altri artisti tra cui spiccano i nomi di Umberto Bottazzi, Vittorio Grassi, Paolo Paschetto e Duilio Cambellotti.

    Un percorso affascinate che si snoda per circa quindici ambienti disposti su due piani che prendono il nome dalla destinazione d’uso o dalle fantasiose decorazioni che filtrano la luce che tinge di colori variopinti le sale. Giochi di riflessi davanti ai quali è difficile non indugiare perdendosi nella magia di questo luogo fiabesco.

    INFO: Casina delle Civette, via Nomentana, 70 – Roma

    biglietto intero 6,00 Euro

    www.museivillatorlonia.it/it/casina_delle_civette/la_casina_delle_civette

    LEGGI ANCHE Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia

    Centrale Montemartini via Ostiense, 5 musei poco conosciuti visitare Roma
    Centrale Montemartini
    (ph. Ilenia M. Melis)
    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Eccoci giunti nel museo di Roma in cui l’archeologia classica sposa l’archeologia industriale; antichi marmi si alternano alle moderne macchine di un ex impianto elettrico. Uno sposalizio vincente che unisce due testimonianza all’apparenza così distanti dell’ingegno umano. Un felice connubio iniziato negli anni Novanta in occasione del restauro dei Musei Capitolini; quella che all’inizio si riteneva essere una soluzione temporanea dettata dalla necessità di esporre sculture altrimenti destinate ai magazzini.

    Inaugurata nel 1912, la Centrale Montemartini fu la prima ad erogare un servizio pubblico di energia a Roma; negli anni Trenta la centrale, visto l’enorme successo, fu ulteriormente potenziata dall’introduzione di sistemi d’avanguardia. Gli impianti però divennero obsoleti nel dopoguerra e la Centrale venne dismessa fino agli anni Ottanta quando, ristrutturata dall’ACEA, venne trasformata in museo.

    I maestosi macchinari si affiancano ai capolavori scultorei cercando di ricomporre gli antichi complessi monumentali in un percorso cronologico che va dall’età regia a quella tardo imperiale. Nella Sala Macchine i due colossali motori della ditta Franco Tosi di Legnano scandiscono uno spazio in cui sfilano eleganti divinità; una caldaia di oltre quindici metri di altezza si erge, invece, nella Sala Caldaie, dove è conservata la statua della musa Polimnia (immagine simbolo del blog). Qui anche l’importante pavimento monumentale con scene di caccia, proveniente dagli Horti Liciniani, scoperto durante la costruzione di un tunnel della Stazione Termini.

    INFO: Centrale Montemartini, Via Ostiense, 106 – Roma

    biglietto intero 11,00 Euro

    www.centralemontemartini.org/

    Palazzo Altemps Museo Nazionale Romano
    Palazzo Altemps, Museo Nazionale Romano
    (ph. Ilenia M. Melis)
    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Entrando a Palazzo Altemps si ha la chiara percezione di essere entrati in un museo nel museo: un susseguirsi di opere che si integrano alla perfezione con le decorazioni della splendida dimora aristocratica ripercorrendo le sorti e le vicissitudini di un’importante collezione, quella Boncompagni-Ludovisi.

    Un’opera collezionistica dovuta al cardinal Ludovico Ludovisi che reperì pezzi di pregio appartenuti ai Cesi, ai Cesarini e agli Orsini radunandoli nella sua villa sul Quirinale. Quando la villa passò ai Boncompagni, la collezione di sculture dell’antichità aveva già acquisito enorme importanza, tanto da essere meta per artisti e letterati.

    Per tutti questi motivi, Palazzo Altemps si configura come un luogo magico che vi catapulterà indietro nel tempo tra i fasti di grandi famiglie nobiliari. Opere che si posizionano nelle sale narrando ognuna la propria storia fatta di logorii del tempo, di restauri e riusi.

    Ares Ludovisi, dettaglio, musei poco conosciuti visitare Roma
    Ares Ludovisi, dettaglio
    (ph. Ilenia M. Melis)
    5 musei poco conosciuti da visitare a Roma

    Un esempio certamente noto a molti è l’Ares Ludovisi restaurato da Gian Lorenzo Bernini che fa coppia con il suo ideale compagno, il Guerriero seduto; utilizzando il marmo di Carrara, Bernini integra le parti mancanti della testa di Eros, l’elsa della spada ed il piede destro della divinità.

    Ma salendo al primo piano sono certa che verrete conquistati dalla possente drammaticità del Galata Ludovisi, gruppo scultoreo rappresentante un condottiero galata che, dopo aver ucciso la propria compagna, si suicida per non cadere nelle mani del nemico. Opere senza tempo che invitano a perdersi nella bellezza ammirando l’abilità delle antiche manifatture del passato, l’accuratezza dei dettagli, delle vesti, delle capigliature, la profondità di occhi che sanno parlare anche all’osservatore meno attento.

    INFO: Palazzo Altemps, piazza di Sant’Apollinare, 46 – Roma

    biglietto intero 9,00 Euro

    museonazionaleromano.beniculturali.it/palazzo-altemps/

    LEGGI ANCHE Palazzo Altemps a Roma tra storia e arte

    Siamo quindi giunti al termine di questo viaggio tra i musei poco conosciuti da visitare a Roma. Ma non finisce qui; ci aspettano ancora tante curiosità da scoprire sui luoghi della Capitale ma non solo. Al prossimo appuntamento con la cultura.

    Ilenia Maria Melis

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    12 commenti su “5 musei poco conosciuti da visitare a Roma”

    1. Non ne conoscevo nemmeno uno e mi tengo senza dubbio tutta la lista. Potrei passare una vita al museo di scultura antica ma anche palazzo Altemps è un vero scrigno. Grazie per questo bellissimo articolo

    2. Ho letto questo articolo con estrema curiosità perchè sono di Roma e sempre alla ricerca di qualcosa di nuovo da fare e da vedere, anche i musei. Tra questi ne conosco di nome solo tre, la Centrale Montemartini, la Casa delle Civette e il Palazzo Altemps. Speriamo riaprano presto per colmare le mie lacune. Grazie per i suggerimenti!

      1. Sono anche io sempre alla ricerca di nuovi spunti da regalare per far scoprire angoli nuovi della mia città, qualcosa che vada oltre i soliti percorsi turistici. Sono felice di averti fatto scoprire qualcosa che non conoscevi e che ti auguro di poter visitare presto

    3. Io sono ferma alla Casina delle Civette e alla Centrale Montemartini. Mi riprometto di visitare quanto prima gli altri (ma quando? ?), prima di tutto il Museo Hendrik Christian Andersen.

    4. Quanto è bella Roma! C’è sempre qualcosa di nuovo da scoprire e di cui meravigliarsi! Mi piacerebbe visitare in particolare la Casina delle Civette, sembra un luogo fatato!

    5. E’ proprio vero, Roma non si finisce mai di scoprirla! Purtroppo quando la si visita si hanno troppo spesso pochi giorni a disposizione e ci si indirizza verso le attrazioni più note, invece esistono piccoli tesori nascosti che meritano davvero di essere scoperti!

    6. Con la ricchezza di musei e luoghi da visitare che offre Roma, è davvero un’impresa riuscire a vedere e conoscere ogni cosa. Quindi ho trovato questo articolo molto interessante. In particolare la Casina delle Civette è un luogo che mi piacerebbe proprio esplorare (già il nome è delizioso!). Prendo nota. ?

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