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A Bominaco per scoprire la Cappella Sistina d’Abruzzo

    A Bominaco per scoprire la Cappella Sistina d'Abruzzo

    Protetto da un intrico di montagne e colline, lungo l’altopiano di Navelli, là dove sboccia l’oro rosso abruzzese, sorge il borgo di Bominaco, noto ai più per un oratorio oltre le cui mura si cela quella che è comunemente chiamata la Cappella Sistina d’Abruzzo; e non è un caso se l’Oratorio di San Pellegrino (questo il nome del suggestivo luogo che ci si appresta a visitare) è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco. Una piccola cappella custodisce, infatti, un catalogo di immagini inaspettate che avvolgono le pareti interne riportando alla mente meraviglie del calibro della Cappella degli Scrovegni.

    Non rimane quindi che varcare il portale d’ingresso e lasciarsi trasportare da una bellezza inaspettata.

    • L'esterno dell'Oratorio di San Pellegrino, come visitare la Cappella Sistina d'Abruzzo

    Dominato dai ruderi di un castello, il borgo di Bominaco, frazione di Caporciano, in provincia dell’Aquila, è uno dei luoghi da non perdere in Abruzzo. Il motivo è dovuto alla presenza di due meraviglie dell’arte: la chiesa di Santa Maria Assunta e l’Oratorio di San Pellegrino.

    Dapprima, ad attirare la nostra attenzione è il noto oratorio in cui sono custoditi pregevoli affreschi; la costruzione dell’Oratorio di Bominaco sembra risalire al 1263 per volete dell’abate Teodino. La costruzione è dedicata al santo cui era intitolata la prima costruzione religiosa; due iscrizioni, una sull’architrave del piccolo rosone della facciata posteriore, e l’altra sui plutei del cancello che dà accesso al presbiterio, confermano la datazione.

    Percorsa una breve salita, ci si ritrova di fronte a un semplice portico a tre arcate sorretto da colonne di età romana; la struttura si presenta nella sua semplicità, spoglia di qualsiasi decorazione. Ma l’esterno non deve ingannare; la meraviglia si cela nel cuore di questa struttura. Varcato il suo portone ligneo, d’improvviso la luce illumina la piccola chiesa svelando un trionfo di affreschi che inonda ogni angolo delle pareti. La stretta e lunga aula con volta a botte si offre agli occhi dei visitatori completamente vestita di affreschi del XIII secolo: siamo di fronte a uno dei cicli pittorici più importanti in Abruzzo, opera di tre pittori noti convenzionalmente con i nomi di “Maestro della Passione”, “Maestro dell’Infanzia” e “Miniaturista”.

    • L'Oratorio di San Pellegrino detto la Cappella Sistina d'Abruzzo, come visitare l'Oratorio di San Pellegrino a Bominaco
    • Scene cristologiche all'Oratorio di San Pellegrino, Bominaco Cappella Sistina d'Abruzzo

    Un ciclo di affreschi straordinario che si dispone su tre registri narrando storie dell’infanzia di Cristo, scene della Passione, scene del Giudizio Universale, storie di San Pellegrino (santo siriano le cui spoglie furono trasferite a Bominaco tra III e IV secolo d.C.) e alcune scene dedicate al Calendario. Ed è emozionante veder scorrere nitide le immagini come fotogrammi di una pellicola in cui i personaggi prendono vita, interagiscono con l’osservatore raccontando ognuno la propria storia. E non è difficile scorgere frammenti dell’infanzia di Cristo, dove le figure attingono alle icone bizantine pur animandosi nella loro fissità. Realtà in cui i personaggi sono caratterizzati da una gestualità che denota la rottura da parte dell’artista dei rigidi schemi bizantini.

    E passando in rassegna le scene del ciclo del Calendario, emergono quei caratteri innovativi che vogliono anticipare la pittura gotica italiana; i mesi si fanno personificazione antropomorfa inserendosi nelle arcate dell’edificio.

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    L'ambone della chiesa di Santa Maria Assunta a Bominaco, Bominaco Cappella Sistina d'Abruzzo
    L’ambone della chiesa di Santa Maria Assunta a Bominaco
    (ph. Ilenia M. Melis)
    A Bominaco per scoprire la Cappella Sistina d’Abruzzo

    Nel piccolo borgo medievale di Bominaco è ubicata un’altra chiesa degna di essere visitata: la chiesa di Santa Maria Assunta, anch’essa parte del monastero detto anticamente di Momenaco, esistente già nel X secolo e dipendente da Farfa. La candida chiesa, eretta sulla roccia tra la fine dell’XI e l’inizio del XII secolo, è uno degli esempi più rappresentativi di chiesa di tipo basilicale del periodo romanico-abruzzese.

    La chiesa è annunciata da un’alta facciata sulla cui destra si impianta un campanile; quattro leoni sorvegliano l’ingresso al sacro luogo su di un’ampia finestra che si staglia oltre il portale.

    La semplicità dell’esterno preannuncia al visitatore l’ambiente interno che si offre nelle sue mirabili proporzioni, suddiviso in tre navate e scandito da colonne ad alto fusto di matrice romana. A catturare lo sguardo, una volta oltrepassato il portale d’ingresso, è lo splendido ambone, opera del 1180 dell’abate Giovanni, sorretto da 3 colonne cilindriche e da una a spirale con capitelli corinzi.

    Il ciborio commissionato dall'abate Bernardo nella chiesa di Santa Maria Assunta a Bominaco
    Il ciborio commissionato dall’abate Bernardo nella chiesa di Santa Maria Assunta a Bominaco
    (ph. Ilenia M. Melis)
    La chiesa di Santa Maria Assunta a Bominaco

    In fondo alla navata centrale in posizione rialzata, cattura il nostro sguardo il presbiterio, sovrastato da una luminosa volta che ne irraggia ogni angolo conferendo un’aura mistica che suscita emozioni. Oltre il ciborio, commissionato dall’abate Bernardo nel 1224, troneggia la cattedra abbaziale, opera del 1184 ricomposta con i pezzi dispersi e ritrovati in corso di restauro.

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    • Dettaglio del soffitto della Cappella Sistina d'Abruzzo
    • Il portale d'ingresso alla Cappella Sistina d'Abruzzo a Bominaco

    Ormai, da anni, un gruppo di volenterose guide accompagna i turisti alla scoperta della Cappella Sistina d’Abruzzo e della chiesa di Santa Maria Assunta. È infatti a loro che dovrete rivolgervi per visitare l’interno delle due chiese monumentali di Bominaco. Nessun appuntamento; è sufficiente recarsi di fronte all’Oratorio di San Pellegrino e contattare il numero indicato sul cancello. I volontari saranno a vostra disposizione tutti i giorni dalle 9.00 alle 12.00 e dalle 15.00 alle 18.00 (ora legale); nel periodo invernale le chiese chiudono alle ore 16.00.

    Il costo? Basta lasciare un’offerta alle guide che volontariamente offrono il proprio sapere per permettere ai turisti di conoscere questi luoghi magici.

    Per maggiori info www.parrocchiabominacocaporciano.it

    Siamo giunti al termine di questo nuovo itinerario che ci ha condotto in Abruzzo alla scoperta delle sue meraviglie; appuntamento al prossimo luogo magico da visitare in Italia.

    Ilenia Maria Melis

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