A Cinecittà nasce il MIAC Museo Italiano Audiovisivo e Cinema – Apre le porte a dicembre il MIAC, il Museo Italiano Audiovisivo e Cinema, un luogo in cui incontrare e scoprire la storia e l’evoluzione dell’arte delle immagini in movimento, l’Audiovisivo, attraverso l’immaginario collettivo. Un filtro che ha permesso di conoscere il mondo attraverso la lente del Cinema, della Televisione, sino ad arrivare all’odierna tecnologia digitale della Realtà Virtuale e Realtà Aumenta, ma anche del Videogioco.
Centinaia di film e filmati d’archivio dai fondi dell’Istituto Luce e dalle Teche Rai, documenti, fotografie, interviste, sigle, backstage, radio e grafiche in un viaggio lungo 120 anni reso immersivo ed emozionale dall’ausilio di installazioni interattive e video arte; un percorso che stimola i sensi e le percezioni del visitatore.
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MIAC

(foto Cristina Vatielli)
Cinecittà MIAC Museo Italiano Audiovisivo Cinema
Un’idea nata nel 2014 in occasione della mostra al Vittoriano di Roma, L’Immaginario Italiano, che celebrava i 90 anni dell’Istituto Luce; in quell’occasione il Ministro Dario Franceschini auspicava la creazione di un museo che raccogliesse assieme l’Archivio Luce e le Teche Rai. Finalmente quel sogno diventa realtà condensandosi nella nascita del MIAC, il Museo Italiano Audiovisivo e Cinema, un racconto multimediale che prende forma all’interno degli Studi di Cinecittà su un’area di 160 mq, un tempo sede del Laboratorio di Sviluppo e Stampa ed oggi bonificata per accogliere un nuovo progetto.
Un’area che torna a vivere celebrando ed offrendo al pubblico un percorso nel patrimonio audiovisivo italiano dalle origini del Cinema fino all’arrivo della Televisione spingendosi allo sviluppo dei nuovi linguaggi digitali. Importante il contributo archivistico che, tra sceneggiati e fiction, lavori d’inchiesta e grande intrattenimento, rende il museo sempre vivo ed immersivo; previsti, inoltre, continui aggiornamenti del materiale in esposizione per una continua scoperta del lungo film della visione in Italia. Un’esperienza in cui il corpo, attivando i sensi, percepisce il Mondo del Cinema attraverso i sogni che hanno intensificato le esperienze emotive. Un confronto con la storia d’Italia in una versione visuale della storia.
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Il percorso del Museo Italiano Audiovisivo e Cinema

(foto Cristina Vatielli)
Cinecittà MIAC Museo Italiano Audiovisivo Cinema
Dodici ambienti scanditi da aree tematiche che in ogni sala offrono materiali visivi e sonori accompagnati da apparati testuali ed installazioni immersive pensate per coinvolgere il visitatore.
Due i filoni da seguire: il primo, la Timeline, una parete di oltre trenta metri in cui leggere date ed eventi su di un accattivante graffito animato; il secondo, l’originale rullo trasportatore di oltre 40 metri, il Nastro trasportatore, che per decenni ha trasportato nelle sale le pellicole per le lavorazioni.
Ad accogliere il visitatore insegne luminose che evocano jingle e suoni che un tempo intrattenevano gli spettatori; non appena varcato un fitto tendone si è travolti da un vortice di emozioni. Volti che si moltiplicano tra schermi e specchi in un rivelarsi di paure, desideri e speranze prima mai indagati (sala Emozioni/L’immaginario del Cinema italiano del ‘900).
Timeline
(foto Cristina Vatielli)
Cinecittà MIAC Museo Italiano Audiovisivo CinemaSala Maestri
(foto Cristina Vatielli)
Cinecittà MIAC Museo Italiano Audiovisivo Cinema
Una storia, quella dell’Audiovisivo, fatta di linguaggi, eros, musiche, ma soprattutto di attori ed attrici celebrati in un mosaico di sequenze che restituisce ritratti di divi e dive talvolta presi a modello estetico e sentimentale dagli Italiani. E poi quei Maestri su cui viaggia il Cinema italiano nel mondo; frammenti che li ritraggono al lavoro, tra pause e backstage o in indimenticabili premiazioni.
Una struttura in divenire che nei suoi locali ospiterà anche una bibliomediateca ad uso dei visitatori, ma anche, una sala cinema per proiezioni, uno spazio conferenze ed il prezioso Spazio Lettura Tullio Kezich che vivrà della collezione personale del grande critico cinematografico.
Non resta che attendere l’apertura prevista per dicembre per immergersi in quel film di cui un tempo ci si illudeva di essere solo spettatori ma che invece rappresenta la storia della nostra vita.
Ilenia Maria Melis
MIAC – Museo Italiano Audiovisivo e Cinema
via Tuscolana, 1055 – Roma
apertura dicembre 2019

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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