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Al Museo Barracco l’antichità incontra l’innovazione con il progetto Li-Fi

    Al Museo Barracco l'antichità incontra l'innovazione con il progetto Li-Fi

    Un nuovo anno ricco di novità per Museo Barracco che apre le porte ai visitatori con una nuova offerta di visita sviluppatasi nel progetto Li-Fi; un’esperienza innovativa che vuole promuovere, attraverso l’uso delle nuove tecnologie, il patrimonio culturale del Lazio. Ma non solo: riapre temporaneamente al pubblico, dopo oltre 20 anni di chiusura, la cosiddetta Casa romana situata nei sotterranei del museo.

    Un altro passo verso un più ampio progetto di valorizzazione che si svilupperà nei prossimi mesi.

    Una visuale insolita sul Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
    Una visuale insolita sul Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco
    (ph. Ilenia M. Melis)

    È il 1948 quando il rinascimentale Palazzo Regio ospita la collezione di antichità che il barone Giovanni Batraco, nel 1902, aveva donato al Comune di Roma. Membro di una delle più ricche famiglie del Regno delle due Sicilia, Giovanni Barracco aveva una grande passione per l’antichità che lo portò in viaggio in Italia e in Europa per visitare musei e collezioni, acquistare manufatti e conoscere studiosi e archeologi.

    La prima sede della collezione Barracco, il Museo di Scultura Antica, edificio neoclassico costruito appositamente su progetto di Gaetano Kock, ebbe vita breve, distrutta nel 1938 per assecondare i nuovi piani urbanistici di Roma. Momentaneamente trasferita ai Musei Capitolini, la collezione Giovanni Barracco trovò la sua destinazione definitiva nell’attuale collocazione nel 1948.

    Una raccolta, quella del Museo Barracco, di grande interesse, con pezzi testimoni delle culture antiche del Vicino Oriente (numerica, egizia, assira, fenicia, cipriota, partisca) a cui si aggiungono manufatti etruschi, greci, romani e medievali.

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    Progetto Li-Fi Museo Barracco
    Progetto Li-Fi Museo Barracco

    Presentato dalle aziende To Be Srl, DB Ingegneria dell’Immagine Srl e Tecno Electric Srl, con il sostegno dell’Unione Europea, il progetto Li-Fi offre nuove modalità di visita al Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco di Roma.

    Il contributo delle nuove tecnologie, in particolare del Li-Fi, messo a disposizione di una selezione delle opere della collezione, consente di offrire ai visitatori del Museo strumenti di approfondimento funzionali a una migliore comprensione delle opere esposte“; questo quanto dichiarato da Francesco Paolo Russo, CEO e Founder di To Be Srl.

    una tecnologia che sfrutta la luce LED per trasmettere dati a smartphone e tablet; mentre il corpo luminoso LI-Fi trasmette, il dispositivo mobile, dotato di telecamera, riceve; si realizza, così, una rete ad altissima velocità in cui i dispositivi cominciano solo se illuminati dalla luce emessa dal corpo illuminante. Un’apposita app permette la lettura del codice aprendo al contenuto multimediale offerto nel corso della visita. Contenuti che in questo modo si rendono fruibili anche da persone ipovedenti e non vedenti che possono ascoltare tracce audio realizzate a partire da contenuti testuali.

    Nel Museo Barracco, grazie all’ausilio di questa nuova tecnologia, è stato quindi possibile creare un percorso costituito da diversi punti di interesse disseminati tra il piano terra e il primo piano.

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    Casa romana del Museo Barracco
    Casa romana del Museo Barracco

    Una scoperta fortuita quella della Casa Romana del Museo Barracco avvenuta nel 1899 nel corso dei lavori di parziale demolizione dell’edificio rinascimentale preesistente necessari per l’apertura del nuovo asse viario di corso Vittorio Emanuele.

    Una struttura architettonica che si posizionava a oltre 4 metri di profondità al di sotto dell’attuale piano stradale di cui si conservano un peristilio di colonne con basi e capitelli, una pavimentazione marmorea in marmo bianco e policromo ed elementi di arredo (fontane e una mensa ponderaria).

    Identificati anche diversi materiali di recupero testimoni di modifiche e ristrutturazioni subite nel corso del tempo.

    Sul riconoscimento dell’edificio le tesi sono controverse; un’ipotesi lo assimila a una delle sedi della quattro fazioni di aurighi che competevano al Circo (Stabula quattuor factionum). Ci si trova certamente di fronte a un edificio pubblico; ulteriori studi potranno svelare maggiori dettagli.

    Ilenia Maria Melis

    Museo di Scultura Antica Giovanni Barracco

    Corso Vittorio Emanuele 166/A – Roma 

    Ottobre – maggio: dal martedì alla domenica ore 10.00-16.00

    Ingresso gratuito 

    www.museobarracco.it

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