Alle Scuderie del Quirinale in mostra la scienza di Leonardo da Vinci – In occasione del quinto Centenario della morte del grande genio che fu Leonardo da Vinci numerose le mostre che hanno incendiato l’Italia e non solo. Alle Scuderie del Quirinale Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza: non una semplice mostra, ma percorso conoscitivo alla scoperta del maestro toscano per mezzo della fitta trama di relazioni culturali e artistiche che caratterizzarono il periodo tra il Quattrocento ed il Cinquecento italiano.
Leonardo da Vinci approda alle Scuderie del Quirinale con una mostra che mette in luce il genio universale, architetto, scultore, pittore, ingegnere, scienziato: l’incarnazione perfetta dell’uomo rinascimentale, capace di anticipare i tempi. Un visionario raccontato attraverso un mito che ha raggiunto i nostri giorni, grazie alle opere d’ingegno che hanno aperto la via alla modernità. A guidare il visitatore dieci disegni originali di Leonardo che conducono alla scoperta di oltre 200 opere tra modellini, schizzi, manoscritti e dipinti.
Il Quattrocento toscano

Leonardo di Ser Piero da Vinci (1452-1519) è a Firenze quando si imbatte nelle macchine da cantiere utilizzate decenni prima da Filippo Brunelleschi per la realizzazione del Duomo; e subito scatta in lui l’ingegno che misto alla curiosità ha nutrito il suo sapere. Questi descrive le gru nei disegni del Codice Atlantico (1478 – 1480): un insieme di argani e tenditori per un progetto che si basava sull’utilizzo della vite senza fine, di un sistema di contrappesi, meccanismi in utilizzati sin dal Medioevo per azionare le macchine. Ed è il disegno il mezzo prescelto per approfondire lo studio delle tecnologie esistenti; un’abilità grafica che trova nelle macchine una delle massime espressioni del Maestro.
Un prezioso repertorio che trova la sua consacrazione della decorazione del postergale del Palazzo Ducale di Urbino composto dalle 72 formelle del Fregio d’Arte della Guerra commissionate da Federico da Montefeltro per celebrare la sua abilità di condottiero. Esposti in mostra i calchi di 11 formelle che testimoniano lo stato di conservazione del fregio al 1960.
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Leonardo omo sanza lettere

Pur definendosi “omo sanza lettere”, Leonardo intraprese un profondo percorso di formazione sin dai tempi del primo soggiorno milanese; un confronto proficuo che lo portò a raffrontarsi con gli autori classici e medievali approfondendo campi di studio che spaziavano dalla filosofia alla medicina, dall’ingegneria alla cosmologia.
È il 1482 quando Leonardo da Vinci arriva a Milano; qui si apre il dibattito con la tradizione classica. Gli edifici rinascimentali vengono messi a confronto con l’archetipo del Pantheon di Roma, monumento tra i maggiormente studiati anche dagli architetti moderni.
Lo studio dell’antico lo porta a costituire un’eccezionale biblioteca per l’epoca composta da oltre 150 volumi andata quasi completamente dispersa; unica eccezione il Manoscritto Laurenziano esposto in mostra.
Prospettiva e città ideale

Il disegno torna ancora quale fondamento della formazione artistica trovando una delle sue espressioni nell’invenzione della prospettiva. Leonardo padroneggia la prospettiva geometrica e la resa stereometrica dei solidi tanto da cimentarsi in disegni dalle forme complesse. Tra i disegni di Leonardo esposti in mostra due fogli dal Codice Atlantico riguardanti lo studio della ruota dentata e lo schizzo di una ruota armillare.
Un gioco di geometrie che Leonardo propone anche nello studio della città ideale; all’immagine di una Milano dall’impianto circolare, questi contrappone un impianto ortogonale a doppio livello frutto degli studi condotti tra il 1487 ed il 1490. Una città immaginata facendo tesoro delle competenze di ingegneria idraulica acquisite che mettevano in primo piano principi di efficienza e razionalità rispetto alla bellezza.
Il teatro e il volo immaginifico
Le macchine divengono oggetto di meraviglia se applicate alla teatralità; è il 1489 quando alla corte degli Sforza Leonardo applica i sui studi ingegneristici nella costruzione di una volta stellata con macchina scenica che muove i pianeti in occasione del matrimonio di Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona.
“Piglierà il primo volo il grande uccello sopra del dosso del suo magno Cecero, empiendo l’universo di stupore, empiendo di sua fama tutte le scritture e gloria eterna al loco dove nacque”
Leonardo da Vinci (Codice sul volo degli uccelli, copertina)
Il desiderio di volare da sempre insito nell’uomo ed alimentato dal mito di Dedalo e Icaro è tradotto da Leonardo con la realizzazione di macchine che traducono l’attenta osservazione della natura. Indagini strumentali e ricerche sul volo degli uccelli rese in macchine ingegneristiche che prevedono l’uso di viti senza fine, ruote dentate e pulegge. Un sogno che rimarrà per il grande genio inespresso ma che si spingerà sino alla realizzazione di una navicella volante con ali incurvate o al progetto di un aliante dalle ali manovrabili.

Leonardo da Vinci, un genio, un mito il cui eco risuona da secoli alimentato da storie e leggende, da opere dell’ingegno e del virtuosismo. Un maestro universale e visionario che intraprese percorsi non battuti anticipando la realtà storica.
Ilenia Maria Melis
Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio ,16 – Roma
fino al 30 giugno 2019

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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