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Alle Scuderie del Quirinale in mostra la scienza di Leonardo da Vinci

    Leonardo da Vinci Scuderie Quirinale

    Leonardo da Vinci approda alle Scuderie del Quirinale con una mostra che mette in luce il genio universale, architetto, scultore, pittore, ingegnere, scienziato: l’incarnazione perfetta dell’uomo rinascimentale, capace di anticipare i tempi. Un visionario raccontato attraverso un mito che ha raggiunto i nostri giorni, grazie alle opere d’ingegno che hanno aperto la via alla modernità. A guidare il visitatore dieci disegni originali di Leonardo che conducono alla scoperta di oltre 200 opere tra modellini, schizzi, manoscritti e dipinti.

    Leonardo da Vinci Scuderie Quirinale gru Brunelleschi
    Leonardo da Vinci, Gru di Filippo Brunelleschi, 1478-1480 Codice Atlantico f 965r. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, ©Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio_f965r

    Leonardo di Ser Piero da Vinci (1452-1519) è a Firenze quando si imbatte nelle macchine da cantiere utilizzate decenni prima da Filippo Brunelleschi per la realizzazione del Duomo; e subito scatta in lui l’ingegno che misto alla curiosità ha nutrito il suo sapere. Questi descrive le gru nei disegni del Codice Atlantico (1478 – 1480): un insieme di argani e tenditori per un progetto che si basava sull’utilizzo della vite senza fine, di un sistema di contrappesi, meccanismi in utilizzati sin dal Medioevo per azionare le macchine. Ed è il disegno il mezzo prescelto per approfondire lo studio delle tecnologie esistenti; un’abilità grafica che trova nelle macchine una delle massime espressioni del Maestro.

    Un prezioso repertorio che trova la sua consacrazione della decorazione del postergale del Palazzo Ducale di Urbino composto dalle 72 formelle del Fregio d’Arte della Guerra commissionate da Federico da Montefeltro per celebrare la sua abilità di condottiero. Esposti in mostra i calchi di 11 formelle che testimoniano lo stato di conservazione del fregio al 1960.

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    Leonardo da Vinci Scuderie Quirinale Pantheon
    Georges Chedanne, Modello del Pantheon, inizi XX secolo. Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia, inv. 28. ©Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Foto: L. Romano

    Pur definendosi “omo sanza lettere”, Leonardo intraprese un profondo percorso di formazione sin dai tempi del primo soggiorno milanese; un confronto proficuo che lo portò a raffrontarsi con gli autori classici e medievali approfondendo campi di studio che spaziavano dalla filosofia alla medicina, dall’ingegneria alla cosmologia.

    È il 1482 quando Leonardo da Vinci arriva a Milano; qui si apre il dibattito con la tradizione classica. Gli edifici rinascimentali vengono messi a confronto con l’archetipo del Pantheon di Roma, monumento tra i maggiormente studiati anche dagli architetti moderni.

    Lo studio dell’antico lo porta a costituire un’eccezionale biblioteca per l’epoca composta da oltre 150 volumi andata quasi completamente dispersa; unica eccezione il Manoscritto Laurenziano esposto in mostra.

    Leonardo da Vinci Scuderie Quirinale Chiusa a porte battenti
    Leonardo da Vinci, Chiusa a porte battenti, 1506-1508. Codice Atlantico f 656r. Milano, Veneranda Biblioteca Ambrosiana, ©Veneranda Biblioteca Ambrosiana/Mondadori Portfolio-f30v.jpg-f656r

    Il disegno torna ancora quale fondamento della formazione artistica trovando una delle sue espressioni nell’invenzione della prospettiva. Leonardo padroneggia la prospettiva geometrica e la resa stereometrica dei solidi tanto da cimentarsi in disegni dalle forme complesse. Tra i disegni di Leonardo esposti in mostra due fogli dal Codice Atlantico riguardanti lo studio della ruota dentata e lo schizzo di una ruota armillare.

    Un gioco di geometrie che Leonardo propone anche nello studio della città ideale; all’immagine di una Milano dall’impianto circolare, questi contrappone un impianto ortogonale a doppio livello frutto degli studi condotti tra il 1487 ed il 1490. Una città immaginata facendo tesoro delle competenze di ingegneria idraulica acquisite che mettevano in primo piano principi di efficienza e razionalità rispetto alla bellezza.

    Le macchine divengono oggetto di meraviglia se applicate alla teatralità; è il 1489 quando alla corte degli Sforza Leonardo applica i sui studi ingegneristici nella costruzione di una volta stellata con macchina scenica che muove i pianeti in occasione del matrimonio di Gian Galeazzo Sforza e Isabella d’Aragona.

    “Piglierà il primo volo il grande uccello sopra del dosso del suo magno Cecero, empiendo l’universo di stupore, empiendo di sua fama tutte le scritture e gloria eterna al loco dove nacque”

    Leonardo da Vinci (Codice sul volo degli uccelli, copertina)

    Il desiderio di volare da sempre insito nell’uomo ed alimentato dal mito di Dedalo e Icaro è tradotto da Leonardo con la realizzazione di macchine che traducono l’attenta osservazione della natura. Indagini strumentali e ricerche sul volo degli uccelli rese in macchine ingegneristiche che prevedono l’uso di viti senza fine, ruote dentate e pulegge. Un sogno che rimarrà per il grande genio inespresso ma che si spingerà sino alla realizzazione di una navicella volante con ali incurvate o al progetto di un aliante dalle ali manovrabili.

    Leonardo da Vinci Scuderie Quirinale macchina volo
    Alberto Mario Soldatini, Vittorio Somenzi. Aliante, 1953. Milano, Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, inv. 4. ©Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci. Foto: L. Romano

    Leonardo da Vinci, un genio, un mito il cui eco risuona da secoli alimentato da storie e leggende, da opere dell’ingegno e del virtuosismo. Un maestro universale e visionario che intraprese percorsi non battuti anticipando la realtà storica.

    Ilenia Maria Melis

    Leonardo da Vinci. La scienza prima della scienza

    Scuderie del Quirinale

    Via XXIV Maggio ,16 – Roma

    fino al 30 giugno 2019

    www.scuderiequirinale.it

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