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Carthago, il mito immortale in mostra al Colosseo di Roma

    Carthago mito immortale mostra Colosseo

    La mostra Carthago. Il mito immortale mette a confronto due grandi potenze del mondo antico, per la prima volta legate in un percorso narrativo che si snoda negli spazi del Colosseo, passando in rassegna storia, abitanti, espansione e ricchezza di Cartagine e Roma nella fase che va dalle guerre puniche all’età augustea. Un’esposizione che si snoda tra il Tempio di Romolo nel Foro Romano e la Rampa Imperiale approfondendo gli intensi scambi culturali tra le sponde del Mediterraneo

    • Rasoio votivo con sfinge, Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo
    • Pendente con testa maschile barbata,  Pasta vitrea

    Due civiltà a confronto; due culture differenti sulle sponde del Mediterraneo: Roma e Cartagine. Ed un uomo, Annibale, figura emblematica che lega due metropoli accomunate da momenti di dialogo e da rilevanti relazioni commerciali.

    Testimonianze tangibili di una civiltà esotica il cui nome, Cartagine, evoca ancora oggi storie inquietanti di un nemico terribile; una visione ereditata dalla tradizione classica, da quegli autori latini che hanno raccontato la storia come frammenti di una propria visione. Uno sguardo soggettivo su Cartagine, una città vista per lungo tempo con gli occhi di Roma.

    Un confronto tra due città antiche che lungo il percorso si sono combattute senza esclusione di colpi. Frammenti di storia che solo la recente ricerca storico-archeologica ha revisionato infrangendo stereotipi, evidenziando la centralità della città esotica, sottolineando l’importanza rivestita dalla dialettica con Roma.

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    Ricostruzione virtuale di Cartagine, porto commerciale e tophet, Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo
    Ricostruzione virtuale di Cartagine, porto commerciale e tophet, 150 a.C. © Punto Rec Studios Carthago. Il mito immortale, la mostra al Colosseo di Roma

    Fondata dai Fenici lungo le sponde dell’Africa settentrionale nell’814 a.C., Cartagine lega, secondo la tradizione, il proprio nome a Elissa (Didone), fuggita da Tiro per evitare una guerra civile e, dopo una lunga peregrinazione, qui stabilitasi per regnare.

    Formidabile potenza economica, Cartagine, con la sua particolare ubicazione lungo la costa, divenne un’importante potenza economica che, grazie alla spiccata propensione alla navigazione del suo popolo, conquistò i mercati internazionali.

    Gli artigiani fenici erano, infatti, famosi per l’intaglio dell’avorio, le tecniche di lavorazione dei gioielli (filigrana e granulazione) e la produzione di tessuti di lino e lana. Nota anche l’attività tintoria dei tessuti con la porpora, celebre e preziosa sostanza estratta da alcuni molluschi diffusi nel Mediterraneo (il Murex brandaris, il Murex trunculus e il Thais haemastoma) ed utilizzata per donare quel colore rosso-violetto alle stoffe.

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    • Medaglione con urei e disco solare Oro
    • Pendente raffigurante occhio di Horo
    • Scarabeo con Iside e Horo montato in oro

    Il progressivo controllo del Nord Africa e gli insediamenti nelle aree principali del Mediterraneo (coste spagnole, Sardegna, Corsica, Sicilia) sancirono il ruolo di Cartagine a grande potenza economica mediterranea. In questo processo di espansione si pone lo scontro con Roma in merito al controllo della Sicilia, terra ricca di risorse agricole e minerarie. Per impedire che Cartagine si impadronisse di tutta l’isola, Roma diede inizio alla Prima Guerra Punica (264-241 a.C.) vincendola.

    Elemento di collana con agata in castone formato da teste d’anatra, Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo
    Elemento di collana con agata in castone formato da teste d’anatra
    Oro e agata Dimensioni: 1,6 cm (diam)
    Da Magharat Tabloun (Libano) V – VI sec. a.C. Beirut, Museo Nazionale © Tony Farraj, Beirut Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo di Roma

    L’amara sconfitta spinse la città fenicia a volgere lo sguardo alla Spagna. L’intervento di Annibale, generale cartaginese, dopo i primi successi, non fu sufficiente a sconfiggere Roma; affidando la guerra a Scipione detto l’Africano, Roma sconfisse definitivamente Annibale a Zama (202 a.C.). Dopo l’aspra sconfitta i Cartaginesi furono costretti a consegnare ai Romani la flotta assoggettando la propria politica al giudizio di Roma (Seconda Guerra Punica, 2018-202 a.C.).

    L’avvento della Terza Guerra Punica segnò la fine per la città fenicia; duro l’assedio di Roma su Cartagine (149-146 a.C.) che soffrì fame e pestilenza. Rasa al suolo, bruciata, Cartagine cessò la propria vita lasciando però vive una cultura ed una lingua che resisteranno fino al V secolo d.C.

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    • Sarcofago detto della sacerdotessa alata, Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo
    • Statuetta di elefante, Carthago, il mito immortale in mostra al Colosseo di Roma

    Ad accogliere il visitatore all’ingresso del Colosseo una ricostruzione del dio Moloch dal celebre film del 1914 di Giovanni Pastrone e sceneggiato da Gabriele D’Annunzio Cabiria; una terribile divinità legata ai culti fenici e cartaginesi che apre le porte ad una narrazione di Cartagine tra storia e leggenda.

    Divinità alate che dormono mollemente in un sonno eterno, maschere ghignanti, preziosi monili, statuette votive, oggetti di una quotidianità impressa nel tempo per un racconto attraverso oltre 400 reperti frutto di importanti prestiti. Carthago, il mito immortale in mostra al Colosseo vuole aiutare a superare gli stereotipi di una Cartagine vista per lungo tempo come il nemico crudele offrendo diversi livelli di lettura affrontabili dall’ampio pubblico che ogni giorno affolla l’Anfiteatro Flavio.

    Maschera ghignante da Mozia, Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo
    Maschera ghignante
    Argilla Dimensioni: 20 x 15cm
    Da Mozia, tofet, favissa centrale VI secolo a.C. Mozia,
    Museo G. Whitaker © SABAP Trapani
    Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo

    Preziosi codici che narrano di un’origine leggendaria in cui storia e mito si intrecciano: di quella Didone fuggita da Tiro e approdata sulle coste libiche per fondare, tramite un sottile inganno al re Iarba, la città di Cartagine. E poi l’amore per il mitico Enea, l’eroe troiano figlio di Anchise qui rifugiatosi prima di approdare nel Lazio. Antichi rostri con Vittorie alate, testimonianza tangibile di una popolazione che portò innovazioni sul piano della navigazione; tecniche di costruzione delle navi che furono copiate dai Romani per garantirsi successi anche in mare.

    Rostro Egadi 4 con decorazione di Vittoria alata sormontante iscrizione con i nomi dei due questori, Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo di Roma
    Rostro Egadi 4 con decorazione di Vittoria alata sormontante iscrizione con i nomi dei due questori
    Bronzo Dimensioni: 95 x 85 x 40 cm; peso 150 kg Da Capo Grosso di Levanzo, area Battaglia delle Egadi, isola di Levanzo (TP) III sec. a.C.
    Antiquarium ex stabilimento Florio, Favignana (TP) © Soprintendenza del mare, Palermo
    Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo di Roma

    E poi le sezioni al Tempio di Romolo e presso la Rampa Imperiale che aprono le porte all’affaccio sul Mediterraneo; protagoniste Pantelleria e Nora, città in cui la cultura punica vive molto a lungo e si interfaccia con rispetto con la cultura romana. Situazioni diversificate in cui le colonie hanno una propria storia pur con caratteristiche comuni; culti e abitudini di cui rimangono sorprendenti arredi, specchi etruschi, olle, brocche e candelabri in una fusione di culture.

    La mostra si conclude con una sezione dedicata a Cartagine; le parole dell’Eneide di Virgilio suggestionano l’avventore. Sarà Ottaviano Augusto a rifondare la città con il nome di Colonia Concordia Iulia Carthago. Un grande progetto che parte dalla costruzione di strade ortogonali che pongono al centro il Senato; edifici da spettacolo, teatro, circo e terme, il potere di immagini condensate in mosaici che un tempo, così come oggi,  raccontavano la storia dei ricchi proprietari di case.

    Mosaico della Dama di Cartagine
    Mosaico della Dama di Cartagine
    Marmo, calcare e pasta vitrea Dimensioni: 102 x 107 x 4 cm V-VI sec. d.C.
    Da Cartagine, Casa della Dama di Cartagine Cartagine,
    Museo Nazionale FETHI BELAID / AFP / Getty Images
    Cathago. Il mito immortale in mostra al Colosseo di Roma

    Un racconto che chiude con la Cartagine cristiana; formelle, quadretti di terracotta, sui quali veniva raccontata la Bibbia, usati per decorare le prime chiese cristiane con mosaici tombali; soggetti di genere  ormai legati al Cristianesimo  in una città che conosce un nuovo rinascimento culturale, religioso ed artistico.

    Carthago. Il mito immortale in mostra al Colosseo è un’occasione per Roma di raccontare Cartagine in un modo diverso offrendo un grande affresco generale sulla storia che apre le porte a molteplici possibilità di fruizione. Uno sguardo oggettivo su una civiltà che nasconde ancora molti misteri.

    Ilenia Maria Melis

    Carthago. Il mito immortale

    Colosseo – Foro Romano

    Piazza del Colosseo – Via della Salara Vecchia, 5/6 – Roma

    fino al 29 marzo 2020

    www.parcocolosseo.it

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