Claudio Imperatore in mostra al Museo dell’Ara Pacis – Al Museo dell’Ara Pacis di Roma va in scena la storia con la mostra Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia: un focus su vita e regno di Claudio, figura controversa dell’Impero Romano. Un personaggio a cui, nel tempo, non è stata resa storicamente giustizia ed ora celebrato in occasione del bimillenario della morte di Germanico, fratello destinato al comando dell’Impero, di cui prese il posto.
Caudio Imperatore in mostra all’Ara Pacis di Roma fino al 27 ottobre 2019; un’occasione per scoprire i retroscena di una figura dotata di un singolare destino che lo pose di fronte ad avvenimenti eccezionali, fatti di sangue, ardite scelte politiche ed intrighi di corte.
Claudio Imperatore

Claudio Imperatore in mostra al Museo dell’Ara Pacis
A Lugdunum, odierna Lione, il 1 agosto del 10 a.C. nasce Tiberio Claudio Druso, figlio di Druso maggiore e Antonia minore, improbabile candidato al comando che, contro ogni aspettativa, sarà il primo imperatore a nascere fuori dal territorio italico. Il candidato ideale a detta di Augusto era infatti Germanico, fratello maggiore di Claudio e abile politico e militare. Il destino però spesso si prende gioco della vita percorrendo sentieri inaspettati: così il 10 ottobre del 19 d.C., al ritorno dalla Siria, Germanico contrae una misteriosa malattia che gli costa la vita. In seguito a questa morte prematura il popolo e l’esercito scelgono come suo successore Caligola, figlio di Germanico e personaggio che le fonti raccontano come stravagante ed eccentrico. Assassinato a soli 28 anni nel proprio palazzo da alcuni soldati della guardia pretoriana, Caligola mette nuovamente l’Impero nella condizione di cercare un sovrano. Una necessità a cui risponde Claudio: Tiberio Claudio Cesare Augusto Germanico, alla veneranda età di cinquanta anni, diviene il primo imperatore acclamato da un corpo militare, i pretoriani.
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Le donne di Claudio
Ben quattro i matrimoni di Claudio, tutti segnati da congiure e tragiche vicende che non fecero altro che alimentare la storia romanzata del personaggio. Prima sposo di Plauzia Urgulanilla, nobildonna etrusca; poi di Elia Petina, sorella di Seiano dalla quale divorzia nel 31 per sposare Valeria Messalina, più giovane di 35 anni, nota per i suoi vizi, donna dissoluta e senza scrupoli. Da questa unione pare sia nato Britannico, primo erede maschio, per un imperatore regnante, della dinastia giulio-claudia . Per favorire l’ascesa al trono del figlio, Messalina non esitò a eliminare i potenziali rivali e chiunque potesse ostacolare i suoi piani. Scelte che la donna pagò con la vita: uccisa con l’appoggio di Claudio, vide svanire i propri sogni nella morte nel figlio Britannico, vittima adolescente del fratellastro Nerone.
Un amore per le donne quello di Claudio forse non ben riposto; l’unione con l’ultima moglie, Agrippina, gli sarà infatti fatale. Figlia di Germanico e sorella di Caligola, Agrippina fu una delle figure più significative dell’Impero Romano, prima donna a governare nel corso dei primi anni di regno del figlio Nerone. Dissidi tra moglie e marito riguardo alla scelta del candidato alla successione furono la goccia che fece traboccare il vaso; Claudio perì il 13 ottobre del 54 avvelenato probabilmente da Agrippina. Divinizzato alla morte, gli fu dedicato un tempio sul Celio. Gli succedeva Nerone.
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Claudio Imperatore, la mostra all’Ara Pacis
Una storia densa di intrighi quella di Claudio, spesso colorita e romanzata dal tempo e dalle fonti, talvolta di parte. L’approfondita indagine di storici ed archeologi restituisce un’immagine di Claudio differente rispetto a quella poco lusinghiera trasmessa dagli autori antichi: si trattava, infatti, di un uomo capace, di un personaggio che fece molto per la riorganizzazione dell’Impero, per il suo popolo, in grado di promuovere utili riforme economiche e grandi lavori pubblici.

Claudio Imperatore in mostra al Museo dell’Ara Pacis
E sono le opere in mostra a raccontare la storia e la vita di Claudio: un originale allestimento, in cui le immagini si fondono alle istallazioni visive e sonore, costituisce il carattere saliente di un viaggio narrato direttamente dai suoi personaggi.
Pezzi di pregio, dallo straordinario interesse storico archeologico, come la Tabula Claudiana su cui è impresso il celebre discorso tenuto da Claudio in Senato nel 48 d.C. riguardo l’apertura ai notabili galli del consesso senatorio. Tra i ritratti, quello di Agrippina Minore in bronzo dorato, o un prezioso cammeo raffigurante Claudio; esposto per la prima volta il ritratto di Germanico rappresentante il giovane e sfortunato principe su cui si accanì il destino.

Claudio Imperatore in mostra al Museo dell’Ara Pacis
Una mostra che descrive la complessità di un personaggio controverso vittima di dicerie ed intrighi su cui ricaddero le ombre di una dinastia. Un viaggio affascinante nella storia alla scoperta dei volti di chi costruì l’Impero.
Ilenia Maria Melis
Claudio Imperatore. Messalina, Agrippina e le ombre di una dinastia
Museo dell’Ara Pacis
Lungotevere in Augusta – Roma
fino al 27 ottobre 2019
Biglietto Museo + mostra: 17,00 Euro (Per i possessori della MIC card l’accesso a questa mostra è a pagamento con il biglietto “solo Mostra”)

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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