Come visitare la Cappella degli Scrovegni a Padova – Nel cuore di Padova una cappella custodisce un ciclo di affreschi trecenteschi talmente unico che, nel 2021, l’UNESCO l’ha inclusa tra i Patrimoni dell’Umanità: è la Cappella degli Scrovegni con il ciclo di affreschi di Giotto, capolavoro dell’arte occidentale.
Capolavoro della pittura del Trecento, la Cappella degli Scrovegni di Padova conserva al suo interno quello che ad oggi è considerato il più completo ciclo di affreschi realizzato da Giotto nella sua maturità. Un trionfo di luce e colore che pervade la navata facendo emergere immagini che ispirarono persino il lavoro di Michelangelo Buonarroti; un ciclo che, dopo un accurato restauro, si rivela nella sua bellezza offrendosi gli occhi dei visitatori come un libro da leggere che si sviluppa su tre temi principali: la vita di Gioacchino e Anna, la vita di Maria e la vita di Cristo.

(ph. Ilenia M. Melis)
Padova, come visitare gli affreschi di Giotto
Sommario
- Storia della Cappella degli Scrovegni
- Giotto e la Cappella degli Scrovegni
- Come visitare la Cappella degli Scrovegni
Storia della Cappella degli Scrovegni
Commissionata da Enrico degli Scrovegni, la Cappella sorge nell’area dell’antica arena romana di Padova; intitolata a Santa Maria della Carità, la Cappella degli Scrovegni era parte del sontuoso palazzo della famiglia Scrovegni di cui la cappella era oratorio e mausoleo privato.
Chiamato ad affrescare la Cappella, il fiorentino Giotto di Bondone dipinge l’interno dell’oratorio sviluppando una narrazione a registri ispirata a testi agostiniani e Vangeli apocrifi; ma, soprattutto, affronta il problema prospettico utilizzando soluzioni inedite, probabilmente attingendo alle opere architettoniche di Arnolfo di Cambio. Circa 40 i collaboratori di Giotto che aiutano il Maestro a dipingere il ciclo di affreschi della Cappella degli Scrovegni.
In soli 2 anni, tra il 25 marzo 1303 e il 25 marzo1305, viene realizzata un’opera grandiosa, una cappella a navata unica con volta a botte, illuminata solo da un lato (il destro) da sei finestre da cui filtra flebile la luce solare. Tra il 1317 e il 1320 viene, invece, ultimata la zona dietro l’altare dove vengono collocate le tombe di Enrico e di sua moglie; la decorazione, però, non è opera di Giotto; viene infatti affidata a un pittore minore padovano che tenta di imitare lo stile del Maestro toscano.
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Giotto e la Cappella degli Scrovegni
Attraversato un breve viale, lasciata la biglietteria alle spalle, ci si ritrova di fronte a una piccola cappella che dall’esterno non tradisce ciò che si cela al suo interno; sì, perché varcata la porta d’ingresso, un senso di meraviglia pervade gli animi di quanti hanno l’onore di godere di tanta bellezza. A colpire è la luce che i colori delle pareti emanano mettendo in risalto personaggi e narrazioni. Un trionfo di azzurro che abbraccia i visitatori; impossibile non emozionarsi di fronte a quel cielo stellato che si staglia oltre le test: stelle dorate brillano coronando i volti di Santi e Profeti tra i quali si dispongono, su fondo aureo, il Cristo Pantocratore e la Madonna col Bambino.
Tutto intorno si srotolano tre registri narrativi che in sequenza illustrano la vita di Gioacchino e Anna, la vita di Maria e la vita e passione di Cristo. In basso, un finto zoccolo marmoreo in cui si aprono una serie di nicchie con dipinte le allegorie dei Vizi e delle Virtù.
Ma la narrazione si apre in alto con le storie dei genitori di Maria, Gioacchino e Anna; i dettagli sono curati minuziosamente offrendo un ricco catalogo di arredi che fanno da scenario al racconto giottesco. Le scene proseguono a sinistra, sempre sul registro superiore, con la nascita di Maria e si spingono sino alla facciata dove, in alto, Dio Padre incarica l’arcangelo Gabriele di dare l’annuncio alla Vergine.
Passando al registro inferiore, hanno inizio le rappresentazioni legate alla vita e passione di Cristo; sorprendono le soluzioni prospettiche degli edifici, nonché, l’utilizzo della luce che, fondendosi con il chiaroscuro, definisce i corpi dei personaggi. Tra tutte le scene raffigurate nei tre registri, come non rimanere catturati dal Bacio di Giuda; nel mezzo di una folla chiassosa, Giuda raggiunge Cristo abbracciandolo prima di compiere il tradimento. Le labbra protese i un goffo bacio sotto lo sguardo severo di Cristo.
Ma a colpire maggiormente è l’affresco che invade prorompente la controfacciata: è il Giudizio Universale, opera che conclude idealmente le storie narrate lungo le pareti. Le figure si muovono nello spazio sotto gli occhi attenti di Cristo Giudice. Sotto, la Croce, sorretta da due angeli, suddivide il Paradiso dall’Inferno. Tutto intorno si dispongono i dodici apostoli e schiere di angeli guidati dagli arcangeli Michele e Gabriele.
E mentre da un lato il popolo di Dio cammina ordinato verso il Paradiso, dall’altro lato si contrappone l’Inferno dove, tra lingue di fuoco e diavoli, domina il caos. E a sovrintendere il tutto, Satana, mostruosa creatura che divora i dannati. Una rappresentazione terrifica che per la sua unicità suscita la curiosità dei visitatori.
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Come visitare la Cappella degli Scrovegni
Per evitare inutili file, e per assicurarsi un posto all’interno della Cappella degli Scrovegni, consiglio di effettuare preventivamente la prenotazione tramite call-center (+39 0492010020) o online (cappelladegliscrovegni.vivaticket.it).
Quanto costa il biglietto per la Cappella degli Scrovegni? Il biglietto intero ha un costo di 14,00 Euro a cui vanno aggiunti i diritti di prevendita se si prenota online. Dal martedì alla domenica nel biglietto sono inclusi anche il Museo Eremitani e Palazzo Zuckermann; il lunedì il biglietto ha un costo di 10,00 Euro essendo esclusa la visita ai Musei Civici degli Eremitani.
Quanto dura la visita alla Cappella degli Scrovegni? Considerate un totale di circa 30 minuti che comprendono la presentazione video e la visita in Cappella. Il tempo vi sembrerà volare tra tanta bellezza.
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Siamo giunti alla fine della nostra visita alla Cappella degli Scrovegni; se non volete perdere altri itinerari alla scoperta delle bellezze italiane, non resta che iscrivervi alla newsletter. Appuntamento al prossimo viaggio tra le meraviglie italiane.
Ilenia Maria Melis
La Cappella degli Scrovegni
piazza Eremitani, 8 – Padova
Aperta tutto l’anno dalle 9.00 alle 19.00 (chiusa Natale, Santo Stefano e Capodanno)
biglietto intero 14,00 Euro

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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