Cosa visitare nella provincia di Isernia – In passato non tra le destinazioni italiane maggiormente battute dai flussi turistici, il Molise oggi vive una seconda vita finalmente riscoperto per le sue bellezze naturalistiche e le ricche tradizioni che ancora si respirano tra le vie dei suoi borghi. Prima tappa di questo viaggio alla scoperta del territorio molisano è la provincia di Isernia, una terra ricca di boschi in cui il verde degli alberi è solcato da fiumi, torrenti e pozze d’acqua turchese.
Abbandoniamo i pregiudizi, “il Molise esiste“! E passeggiando tra vicoli e stradine respirerete la storia e le tradizioni di città e borghi che affacciano su verdeggianti paesaggi. Perché la domanda che più mi è stata posta da chi sapeva che avrei dedicato alcuni giorni a visitare la provincia di Isernia è stata proprio: “ma cosa c’è da vedere?”. Bene, c’è “tanta roba“; basta lasciar libero quel desiderio di scoperta che ogni viaggiatore dovrebbe avere. Quindi, lasciamo la possibilità ai luoghi di sorprenderci e partiamo per un weekend alla scoperta del Molise e vediamo insieme cosa visitare nella provincia di Isernia.
Isernia

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
Prima tappa, Isernia, una delle due province molisane. Sorta in un territorio montuoso punteggiato di alberi verdeggianti, nell’antichità fu una fiorente città sannitica, prima capitale della Lega Italica, poi, Municipium romano.
Parcheggiate l’auto e perdetevi nel suo centro fatto di candidi vicoli in cui riuscirete ad ammirare donne immerse in attività fuori dal tempo: dita che scorrono veloci alternandosi sapientemente in un ritmo incessante che solo con tempo e pazienza darà vita a splendidi merletti realizzati al tombolo.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
Abbandonata una prima ma suggestiva perlustrazione della città, ci si può dedicare alla scoperta delle bellezze monumentali offerte da Isernia: immancabile una sosta alla Fontana Fraterna in piazza Celestino V, nel cuore del centro storico. Un nome che deriva dall’originaria collocazione in piazza Fraterna, di fronte alla chiesa della Concezione; solo dopo il bombardamento alleato del ’43 la fontana fu trasferita nella nuova sistemazione. I blocchi di pietra locale fanno da scenario a sei archi a tutto sesto che incorniciano altrettanti getti d’acqua.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
Proseguendo nel centro di Isernia, una sosta la merita l’edificio di culto più importante della città, la Cattedrale di San Pietro Apostolo, sorta su un antico tempio pagano italico del III secolo a.C. dedicato alla Triade Capitolina (Giove, Giunone e Minerva). Crolli e terremoti ne hanno modificato nel tempo l’assetto originario portando all’attuale aspetto in cui echeggiano forti influenze neoclassiche così come richiesto dal vescovo Gennaro Saladino nella seconda metà del XIX secolo.
Un ampio pronao cela i tre grandi portali bronzei che permettono di accedere all’edificio. Al suo interno, tra marmi policromi e cherubini, un’antica tavola bizantina del XV secolo raffigurante la Virgo Lucis, la Madonna che guida verso la luce.
Sulla sinistra della Cattedrale, lungo l’asse principale della città, è situata la torre campanaria, comunemente chiamata Arco di S. Pietro. Un soggetto che vedrete sorgere nel vostro orizzonte dirigendovi verso la Cattedrale; un passaggio “sorvegliato” da quattro statue romane provenienti dall’area del foro.
E se amate l’archeologia, consiglio una visita al Complesso Archeologico e Monumentale della Cattedrale di Isernia e al Museo del Paleolitico.
INFO: Museo nazionale del Paleolitico di Isernia, via Ramiera Vecchia, s.n.c. – Isernia
biglietto intero 4,00 Euro
www.museo-nazionale-del-paleolitico-di-isernia
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Il Santuario di Castelpetroso

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
A circa 13 km da Isernia, tra le valli di Bojano e Carpinone, un edificio in stile neogotico emerge tra i boschi carico di misticismo: è il Santuario di Castelpetroso, progettato da Francesco Gualandi di Bologna, ed interamente scolpito in pietra locale.
Impressionante il colpo d’occhio quando ci si avvicina passo passo al complesso monumentale; in uno scenario in cui a farla da protagonista è la natura, alte guglie si proiettano nitide quasi congiungendo la terra con il cielo in un tessere dialoghi profondi con il divino. Magnetismi ed incanti che inneggiano alla Vergine Maria e che replicano la dedica mariana all’interno nelle tessere policrome dei mosaici. Un messaggio che echeggia anche nella pianta del sacro tempio, un cuore trafitto da sete spade.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
È il 22 marzo del 1888 quando, in località Cesa tra Santi, la Madonna appare a Bibiana, una contadina intenta nel cercare una pecorella smarrita; una luce fuoriesce da una grotta e cattura la giovane che, incuriosita, vi si avvicina: di fronte a lei la sacra apparizione della Vergine, le braccia aperte, lo sguardo rivolto verso il cielo ed il cuore trafitto da sette spade. Dieci giorni dopo, nel giorno di Pasqua, il prodigio si ripete, e la Madonna si palesa anche a Serafina che dapprima, accompagnando Bibiana non era riuscita a veder nulla.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
Prodigi che portano il luogo a divenire nel tempo meta di pellegrinaggio; eventi che spingono i fedeli a lanciare una raccolta fondi per la costruzione del santuario. La posa della prima pietra avviene il 28 settembre del 1890, mentre la consacrazione solo il 21 settembre 1975. Un santuario che sorge più in basso rispetto al luogo dei miracoli, in una posizione facilmente raggiungibile dai fedeli.
Dietro al santuario, un sentiero si inerpica tra la natura conducendo i pellegrini alla grotta miracolosa e all’antica cappella sorta all’indomani degli straordinari prodigi. Che si creda o meno, impossibile non rimanere rapiti dalla bellezze di questi luoghi e dall’aura soprannaturale che emanano.
INFO: Santuario di Castelpetroso, via Santuario – Castelpetroso (IS)
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Castel San Vincenzo

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
Nel piccolo centro medievale, ai piedi delle Mainarde, sorge l’antico monastero benedettino di San Vincenzo al Volturno, abbazia edificata su di un insediamento di epoca tardo-romana. È il Chronicon Vulturnense a fornire le prime notizie sulla fondazione del complesso: si narra, infatti, che furono tre nobili di Benevento (Paldo, Tato e Taso) ad impiegare il loro ricco patrimonio per la realizzazione dell’abbazia. Raggiunta l’Abbazia di Farfa, l’abate Tommaso di Moriana suggerisce loro di fondare il monastero nei pressi del fiume Volturno, dove era già un oratorio fondato da Costantino I il Grande dedicato a San Vincenzo.
Ma nel tempo i terremoti e l’incursione dei Saraceni non ha risparmiato l’abbazia; ultima calamità subita, i bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che segnarono fortemente le strutture. Da qui la ricostruzione portata aventi dal monaco cassinese Angelo Pantoni a seguito della quale il monastero è tornato ad ospitare la comunità benedettina (1989).
Incorniciata da una serie di arcate sospese tra terra e cielo, l’Abbazia di Castel San Vincenzo si fa spazio in una vasta distesa in cui fioriscono reperti archeologici e si respira una pace che è propria solo dei monasteri.

(di Sailko – Opera propria, CC BY 3.0)
A poca distanza dal complesso è la Cripta dell’abate Epifanio, un edificio a navata unica un tempo ricoperta da un tetto a capriate lignee. All’interno degli scavi si trova anche la chiesa di San Lorenzo dove è possibile ammirare un importante ciclo di affreschi del IX secolo raffigurante scene di vita della Vergine, di Gesù ed i martiri di Santo Stefano e San Lorenzo, nonché scene tratte dall’Apocalisse di Giovanni. Affreschi di particolare importanza che testimoniano un importante fase dello stile pittorico longobardo.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Cosa visitare nella provincia di Isernia
Nei pressi dei siti appena descritti, uno specchio d’acqua color turchese si fa strada tra le vette delle Mainarde: è il lago di Castel San Vincenzo, un invaso artificiale realizzato sul finire degli anni Cinquanta per scopi idroelettrici. Abbracciato da boschi e montagne, il lago si delinea come luogo ideale per momenti di svago e serenità in anfratti incontaminati o, per i più esigenti, all’interno delle aree attrezzate che sorgono lungo le sue sponde.
INFO: Abbazia di San Vincenzo al Volturno, strada statale 158, Rocchetta a Volturno (IS)
Cripta di Epifanio, strada statale 158 – Castel San Vincenzo (IS)
Per l’accesso alla cripta è consigliabile la prenotazione al numero Whatsapp 3336972803
A questo punto di motivi per scoprire il Molise penso di averne regalati; un weekend tra Isernia e provincia non ve lo leva nessuno. E voi siete mai stai in Molise? Quali luoghi vi hanno affascinato maggiormente? Ci vediamo nei commenti.
Ilenia Maria Melis

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
Per maggiori info ABOUT
Non sapevo ci fossero così tanti luoghi interessanti in Molise! è una regione che non ho mai considerato per un possibile viaggio, ma ora la inserisco sicuramente nella mia lista. Grazie per i preziosi consigli
Prima di questa estate nemmeno io ero mai stata in Molise; il bello di vivere in Italia è che abbiamo luoghi meravigliosi da scoprire a due passi da casa
Devo confessare che il Molise è una delle regioni italiane che conosco meno; il tuo articolo però mi ha incuriosita moltissimo. Quasi quasi ci faccio un pensiero!
Anche io prima di questa estate non lo conoscevo affatto; è sempre bello scoprire la bellezza in luoghi poco conosciuti e inaspettati
Ciao Ilenia,
ti devo ringraziare perché mi hai fatto scoprire tante cose che non sapevo!
Il santuario di Castelpetroso è davvero stupendo, farò presto un giro nel vicino Molise.
Un saluto e buon weekend
Sono felice di averti fatto scoprire qualcosa di nuovo; il santuario di Castelpetroso è un luogo carico di fascino; sorprendente il fatto che poi sia stato costruito così recentemente, non lo diresti mai