Eco e Narciso: dialoghi tra passato e presente – Fino al 28 ottobre le sale dell’ala sud di Palazzo Barberini rimarranno aperte per accogliere la mostra Eco e Narciso. Ritratto e autoritratto nelle collezioni del MAXXI e delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini; un dialogo intrigante tra opere del passato e del presente in spazi suggestivi per lungo tempo rimasti esclusi dal percorso riservato ai visitatori di questo splendido museo.

Le nuove sale
Ben undici sale, che si affacciano sui giardini del palazzo, restaurate nel biennio 2015-2017 che si estendono su oltre 750 metri quadri di percorso espositivo; un risultato storico ottenuto solo grazie all’intensa e proficua collaborazione tra Mibact, MAXXI e Gallerie Nazionali Barberini Corsini. Un progetto che pone al centro le collezioni con accostamenti che lungo il percorso si snodano tra identità, domande ed interrogativi sul processo di costruzione dell’identità artistica. Spazi vuoti restituiti per divenire scrigno della collezione permanente di Palazzo Barberini.

La collaborazione con il MAXXI
Un dialogo aperto con il MAXXI, una ricerca partita dalle collezioni, in un rapporto talvolta insolito con lo spazio barocco ospitante.
Eco e Narciso, un titolo che prende ispirazione dall’opera di Caravaggio, Narciso intento a rimirare il proprio riflesso in uno specchio d’acqua; un riferimento al mito raccontato nelle Metamorfosi di Ovidio in cui la ninfa Eco si consuma d’amore per Narciso che la respinge. Il rifiuto costerà all’uomo la vita tanto che, punito dagli dei, morirà annegato nel tentativo di catturare la propria immagine di cui era perdutamente innamorato.
Un Eco che si avverte, in un gioco di parole, nelle sale di Palazzo Barberini, riflesso della bellezza di un tempo senza fine. Una mostra che evoca la figura dell’artista, al contempo sia Eco che Narciso, condannato ad inseguire un’immagine declinata in una miriade di sfumature.

Le opere di Eco e Narciso
Un dialogo tra antico e moderno in cui 21 capolavori appartenenti alla collezione delle Gallerie Nazionali si intrecciano con 17 opere contemporanee provenienti dal MAXXI o frutto di prestiti; ben 3 le opere realizzate per l’occasione, quelle di Bonvivini, Shonibare, che entreranno a far parte della collezione permanente, e infine quella di Paolini.
Contrasti e confronti che muovono dal Salone Pietro da Cortona dove lo splendido affresco del Trionfo della Divina Provvidenza che celebra la magnificenza della famiglia Barberini, incontra Le Ore di Luigi Ontani. Una riflessione sul tempo dove le ore scorrono muovendosi nello spazio.
Proseguendo nel Salone Ovale che custodisce il Narciso di Caravaggio, Giulio Paolini riflette sul l’assenza e la solitudine nella sua Eco nel vuoto, trasformando così l’opera in una macchina che permette di percepire lo spazio da un differente punto di vista.

Capolavori tra antico e presente
La mostra prosegue in un susseguirsi di capolavori tra i quali il bellissimo Nudo femminile di schiena di Pierre Subleyras, uno dei primi dipinti di donna nuda ritratta dal vivo che non rappresenta una dea o un’allegoria; La Maddalena di Pietro di Cosimo e La Fornarina di Raffaello, un di spalle all’altra, ritratti raffiguranti uno una santa, l’altro un’amante, pregni di significati e rimandi celati dietro una serie di attributi; il busto di Urbano VIII, al secolo Maffeo Barberini, opera di Gian Lorenzo Bernini, affiancato dai ritratti di Giovanni Paolo II, Pape e Mao di Yan Pei-Ming, in un’interpretazione del ritratto ufficiale che rende i personaggi raffigurati eterni.


Un percorso di scoperta delle sale attraverso il gioco ardito dagli artisti per la mostra; occhi nuovi per guardare in modo diverso le collezioni d’arte.
Ilenia Maria Melis
Eco e Narciso
Ritratto e autoritratto nelle collezioni del MAXXI e delle Gallerie Nazionali Barberini Corsini
fino al 28 ottobre 2018
Gallerie Nazionali di Arte Antica – Palazzo Barberini
via delle Quattro Fontane, 13 – Roma

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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