Etruschi Maestri Artigiani, la mostra a Cerveteri e Tarquinia – A quindici anni dalla proclamazione delle Aree Archeologiche di Cerveteri e Tarquinia quali siti Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, nuove chiavi di lettura e nuove prospettive si affacciano grazie alla mostra Etruschi maestri artigiani. Nuove prospettive da Cerveteri e Tarquinia.
Etruschi Maestri Artigiani, nuove prospettive da Cerveteri e Tarquinia. Percorsi di visita che valorizzano quanto si cela nelle vetrine dei musei sottolineando il valore storico, artistico e culturale di reperti e oggetti che raccontano l’evoluzione di una popolazione attraverso lo sviluppo del suo artigianato. Aspetti inediti della società etrusca dalla sua evoluzione sino al suo declino.
Le città degli Etruschi
Non si possono citare le città di Cerveteri e Tarquinia senza evocare gli echi di ciò che furono i suo abitanti, gli Etruschi; necropoli in cui le scene di vita dai colori accesi si susseguono nei maestosi tumuli ricolmi di storia. Storie di devozione e rispetto per i defunti, testimonianze tangibili di un’antica civiltà che a oggi riserva ancora numerose sorprese. Un fascino che ha portato all’inserimento nelle liste del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO delle necropoli etrusche della Banditaccia a Cerveteri e dei Monterozzi a Tarquinia come capolavoro del genio creativo dell’uomo. Una gradita occasione per rileggere le opere esposte nei musei di Cerveteri e Tarquinia al fine di sottolineare la stretta correlazione con le due necropoli.

Etruschi Maestri Artigiani Nuove prospettive da Cerveteri e Tarquinia
Un patrimonio archeologico fatto di creazioni artigianali, di abilità artistiche senza eguali, capolavoro del genio creativo di una civiltà. Necropoli che rappresentano un unicum con le loro rappresentazioni della vita quotidiana sulle tombe affrescate, riproduzioni di abitazioni dissolte nel tempo.
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Etruschi maestri artigiani a Cerveteri e Tarquinia
Tra tutte le città dell’Etruria, le città di Cerveteri e Tarquinia presentano produzioni artigianali degne di veri e propri maestri artigiani etruschi. Una qualità e quantità di produzioni in cui l’artigianato etrusco raggiunse altissimi livelli testimoniati da opere commissionate anche a Roma già al tempo di Tarquinio Prisco (616-579 a.C.). Una fama che nella metà del V secolo a.C. si spinse fino ad Atene come testimonia il commediografo Ferecrate ne celebrava la tecnica e la capacità di produrre oggetti di ogni tipo. Candelabri, sandali femminili rivestiti con lamine bronzee, trombe, vasi dipinti, capolavori ceramici riletti grazie a preziosi confronti offerti dal Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia e dai Musei Vaticani come gli oggetti appartenenti alla Tomba Regolini Galassi. Testimonianze tangibili dell’eccezionale rilevanza raggiunta in perizia dall’artigianato etrusco e dai suoi artigiani nel corso del I millennio a.C. .
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Nuova valorizzazione per i musei di Cerveteri e Tarquinia
Una mostra che prende per mano il visitatore conducendolo nei quattro siti ed insegnandogli a “vedere” la cultura etrusca con occhi nuovi. Un viaggio dalla metallurgia alla tessitura passando attraverso il bronzo grazie alla riproduzione di oggetti simbolici per l’aristocrazia etrusca, un elmo in bronzo laminato con relativa spada e cinturone.
Oggetti che presuppongono una profonda conoscenza della metallurgia e spiccate capacità artigianali. Spunti tangibili per meglio comprendere una civiltà così affascinante non limitandosi solo a soffermarsi di fronte ad oggetti spesso molto belli e di evidente importanza, ma incapaci di dialogare con l’avventore.

Etruschi Maestri Artigiani Nuove prospettive da Cerveteri e Tarquinia
Un progetto che, in accordo con la Direzione del Polo Museale del Lazio, ha voluto puntare sulla valorizzazione delle collezioni già presenti nei musei di Cerveteri e Tarquinia integrandole con pezzi di assoluta rilevanza storica e artistica, ma soprattutto regalando un nuovo senso all’itinerario tematico così da prefigurare una nuova conformazione delle collezioni museali. In questa prospettiva si inserisce anche la scelta di riprodurre alcuni manufatti bronzei di particolare pregio e significato della prima età del Ferro (fine X-VIII secolo a.C.); riproduzioni che, con l’ausilio di video che ne mostrano i processi di realizzazione in corso d’opera, svelano cognizioni tecniche ed artigianali impensate, oltre a regalare nuove sensazioni tattili e visive ad oggetti talvolta visti superficialmente.
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I manufatti degli artigiani dell’Etruria
Manufatti che pongono l’attenzione sull’eccezionale rilevanza dell’artigianato etrusco mostrando l’estrema perizia raggiunta dagli artigiani nel corso del I millennio a.C. nelle città di Cerveteri e Tarquinia. Opere come il corredo della tomba tarquiniese con la situla recante, in caratteri geroglifici, il nome del faraone Bocchoris, o avori e uova di struzzo, ori e argenti esempio di raffinate e virtuosistiche tecniche di oreficeria con granulazioni e lavorazioni a sbalzo, fili e catenelle. Tra i manufatti che suscitano stupore il noto cratere con la morte di Sarpedonte, opera di Euphronios, ceramografo e vasaio operante tra l’ultimo quarto del VI ed i primi tre decenni del V secolo a.C.; ma anche produzioni in vetro e tessili, esempi di un artigianato complesso e di sicuro fascino.
Etruschi Maestri Artigiani traccia due profili storici paralleli, sia a Cerveteri che a Tarquinia, sviluppando un suggestivo itinerario tematico che, oltre a valorizzare le opere dell’ingegno artigiano, rappresentano testimonianza tangibile dell’antica civiltà etrusca.
Ilenia Maria Melis
Etruschi Maestri Artigiani. Nuove prospettive da Cerveteri e Tarquinia
Museo Nazionale Archeologico Cerite e Necropoli della Banditaccia – Cerveteri
Museo Archeologico Nazionale e Necropoli dei Monterozzi – Tarquinia
fino al 31 ottobre 2019
https://www.art-city.it/mostre/etruschi-maestri-artigiani.html
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Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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