Helmut Newton, Works: alla GAM di Torino gli scatti iconici in mostra – La stagione espositiva 2020 della Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea di Torino si apre con una mostra iconica che offre una interessante panoramica sugli scatti senza tempo di un fotografo che sin dagli inizi non ha mai smesso di stupire, Helmut Newton.
Una selezione di 68 fotografie in mostra alla GAM di Torino con Helmut Newton, Works, una carrellata di scatti che aprono la strada ad un viaggio nella mente di un fotografo che ha attraversato cinque decenni non smettendo mai di stupire e fare scalpore con immagini che sfuggono a qualsiasi classificazione. Eleganza, voyeurismo e bellezza per opere che hanno raggiunto il grande pubblico grazie a libri e riviste patinate di moda raccontando un tempo fatto di storie sorprendenti ed emozionanti.
Helmut Newton e la fotografia

Monaco 1998
©Helmut Newton Estate
Helmut Newton, Works: alla GAM di Torino gli scatti iconici in mostra
Nato a Berlino da una famiglia borghese come Helmut Neustӓdter (Berlino, 31 ottobre 1920 – West Hollywood, 23 gennaio 2004), Helmut fu attratto dalla fotografia sin da piccolo; già a 12 anni acquista la sua prima macchina fotografica per iniziare, poi, a lavorare con la fotografa tedesca Elsie Neulander Simon a 16 anni. Nel 1938 le leggi razziali lo costringono a lasciare la Germania e rifugiarsi a Singapore dove lavora come fotografo per il Singapore Strait Times. Espulso in Australia dalle autorità britanniche di Singapore, Helmut Newton si arruola nell’esercito australiano (1940).
Nel maggio del 1948 sposa June Browne, attrice australiana nota con lo pseudonimo di Alice Springs. Dalla fine della guerra inizia la carriera di Newton come fotografo di moda; i suoi scatti sfiorano l’erotismo, il feticismo ed il sadomaso. Immagini che appaiono su prestigiose riviste di moda come Vogue, Max, GQ, Vanity Fair.

Vanity Fair Menton 1992
©Helmut Newton Estate
Helmut Newton, Works: alla GAM di Torino gli scatti iconici in mostra
I problemi di salute di Newton non interrompono la sua carriera che si avvale anche della collaborazione della moglie June Browne; una fama che continua a crescere negli anni, in particolare quando con la serie Big Nudes (1980) la tecnica fotografica incontra uno stile erotico-urbano. Un successo che gli regala importanti collaborazioni nel mondo della moda: Gianni Versace, Chanel, Dolce & Gabbana, Yves Saint Laurent, Louis Vuitton. Numerosi i premi ricevuti nel corso della sua carriera per una visione della fotografia sempre oltre le righe: dal Grand Prix National de la Photografie al titolo di Commandeur de l’Ordre des Arts et Lettres da parte del Ministro Francese della Cultura.
Helmut Newton muore a Los Angeles nel 2004 in seguito ad un incidente stradale; le sue spoglie giacciono a Berlino nell’area ebraica del Cimitero di Friedenau a pochi metri dalla tomba di Marlen Dietrich.

Vogue Uomo Paris 1974
©Helmut Newton Estate
Helmut Newton, Works: alla GAM di Torino gli scatti iconici in mostra
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Lo stile di Newton

Hollywood
©Helmut Newton Estate
Helmut Newton, Works: alla GAM di Torino gli scatti iconici in mostra
Concetti visivi che risaltano in opere personali che hanno raggiunto il successo grazie all’approvazione del pubblico. Fotografie che abbracciano cinque decenni sfuggendo alla classificazione dei generi; un misto di eleganza ed erotismo che incontra il voyeurismo nella fotografia di moda. Un corpus ancora oggi inimitabile che narra per immagini storie sorprendenti che non smettono di emozionare. Un susseguirsi di scatti di moda che intrecciano narrazioni parallele in cui il gioco si spinge ad un limbo sospeso tra finzione e realtà. Un senso estetico, quello di Newton, che pervade ogni angolo della moda ponendo al centro la figura della donna: Paloma Picasso, Marlene Dietrich, Liz Taylor, Carla Bruni solo per citarne alcune.
Una seduzione sottile intrisa di riferimenti culturali la anche di un sagace umorismo. Uno stile raffinato affinatosi nel tempo sfidando tabù, giocando con le convenzioni. Un fotografo capace di trasformare ogni fotogramma esattamente in ciò che era impresso nella propria mente convertendo set e palcoscenici in scenari mai convenzionali. Cliché visivi tinti di autoironia in una trasgressione penetrante in grado di valicare i confini della fotografia. Una maniera arguta per raccontare il ruolo mutevole della donna nella società occidentale.
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Works, gli scatti di Helmut Newton in mostra alla GAM

Los Angeles 1983
©Helmut Newton Estate
Immagini patinate su cui fanno bella mostra di sé donne dal sorriso smagliante che ammiccano alla cinepresa. Bellezze irraggiungibili per cui il tempo sembra essersi fermato in scatti iconici. Suggestioni dell’obiettivo in cui le forme sinuose e longilinee troneggiano mietendo vittime; campi di attrazione a cui è impossibile sottrarsi in un turbinio di percezioni tra dubbio e meraviglia.
Lavori che si spingono oltre il visibile, oltre ciò che il semplice spettatore può percepire; sequenze costruite e documentate grazie alle riprese video di June Newton, alias Alice Spring, moglie del fotografo.
Scatti che rompono gli schemi schemi classici nella fotografia di moda sfidando concezioni ed elaborazioni. Composizioni che sfidano il voyeurismo,; occhi così espressivi che bucano un obiettivo capace di cogliere anche i pensieri più profondi, accigliati e turbolenti.
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Composizioni e sguardi grazie ai quali le fotografie di Helmut Newton esercitano una sorta di magnetismo, una fascinazione dell’occhio e della mente; Helmut Newton. Works, una mostra che detta le regole di una fotografia senza tempo, ancora in grado di sorprendere, ancora in grado di suscitare emozioni, ancora difficilmente eguagliata.
Ilenia Maria Melis
HELMUT NEWTON. Works
GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea
via Magenta,31 – Torino
fino al 3 maggio 2020

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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