I colori di Consagra in mostra al Teatro Antico di Taormina – A cento anni dalla nascita di Pietro Consagra, il Teatro Antico di Taormina ne celebra l’opera con una mostra che ne riassume l’arte dal 1964 al 2003; una selezione di opere che intrecciano un dialogo inedito con il Teatro e il paesaggio circostante in un percorso oltre il tempo.
Fantasia, ricerca, esperienza e provocazione, questi i colori della mostra che il Teatro Antico di Taormina dedica a Pietro Consagra a 100 anni dalla sua nascita (Mazara del Vallo, 1920 – Milano, 2005); un’esposizione coinvolgente che vuole proporre ai visitatori una lettura della contemporaneità attraverso nuovi codici linguistici e percettivi. Opere che dialogano con lo spettatoire instaurando le premesse per un’arte partecipata.
Un susseguirsi di opere che virano dal bianco al viola, dal blu al nero frammentandosi, gonfiandosi quasi sino al punto di levitare. Colori che con il passare del tempo acquistano un’uniformità e un’intensità capaci di annullare il materiale di cui sono costituiti; un’apertura con la quale Consagra celebra la felicità individuale. Sculture dalle forme sinuose, tondeggianti, sopra le quali lo spettatore è invitato a sedersi; opere ludiche proposte dall’artista in alternativa alle panchine realizzate in marmo, ferro, o costituite da rigide sbarre.

marmo e vetro vulcanico, 82 x 58,5 x 15,5 cm.
Collezione privata Fotografia di Fabrizio Villa © Pietro Consagra, by SIAE 2021
Pietro Consagra a partire dal 1972 si lascia affascinare dai colori e dalle venature dei marmi e delle pietre semipreziose. Questa scoperta che apre un nuovo universo cromatico al percorso del suo lavoro nasce in Versilia e in Sicilia. La scultura esposta è composta dalla compenetrazione del marmo con la pietra lavica, elementi declinati in un’opera frontale sorprendente. Una vera rivoluzione linguistica nella scultura contemporanea
I colori di Consagra in mostra al Teatro Antico di Taormina
Un viaggio emozionante nell’arte di chi pensava si potesse alleviare la sofferenza umana con la bellezza, con la forza di un artificio intelligente, con l’essenzialità e la leggiadria di una scultura. Un percorso artistico, quello di Consagra, che ha saputo rinnovarsi rispondendo al mutare dei tempi, rinnovando una scultura capace di trasmettere un pensiero autentico e autonomo.
Una mostra che vuole essere una sintesi dell’incessante ricerca di Consagra di materie, tecniche e colori condensati in opere che sanno suscitare un senso di libertà, di far germogliare interrogazioni sugli accadimenti contemporanei.
LEGGI ANCHE Agenda mostre primavera estate 2021
“La separazione tra mare e terra diventa il confine conturbante tra materia e tempo, il movimento e trasformazione delle cose, la tenacia del vivo, la disponibilità e il divertimento del vivere”.
(Pietro Consagra, La città frontale)
Il progetto di allestimento

marmo e pietra dura, 76 x 55 x 16 cm.
Collezione privata, Milano Fotografia di Fabrizio Villa © Pietro Consagra, by SIAE 2021
In questa scultura in marmo del Belgio, pietra proveniente da una cava oggi in estinzione, Consagra ha inserito nel nero assoluto scaglie di diaspro rosso. L’artista avrebbe desiderato adoperare il diaspro siciliano, ma non era facile trovarlo: i cavatori non lo estraevano più a causa della sua estrema durezza. Nelle piccole dimensioni Consagra ha utilizzato pietre semipreziose come la malachite, l’avventurina, il quarzo inventando un originale e vivido mini-universo visivo
I colori di Consagra in mostra al Teatro Antico di Taormina
Un progetto di allestimento che abita il Teatro Antico di Taormina offrendo un doppio punto di vista in un dialogo tra ambiente e sculture di Pietro Consagra.
Un susseguirsi di opere allestite principalmente nella Summa cavea, tra pilastri memori di antiche sculture che creano dialoghi d’arte con il passato, liberi punti di contatto con l’osservatore. Un colpo d’occhio che si dirama dall’orchestra diffondendosi negli spazi del Teatro. Dialoghi che si instaurano con l’ambiente circostante in una circolazione di idee ed emozioni che si protraggono anche dagli angoli appartati della Summa cavea.
Il percorso espositivo

bronzo patinato, 72 x 60 x 0,6 cm.
Collezione Rinonapoli Denini, Milano Fotografia di Fabrizio Villa © Pietro Consagra, by SIAE 2021
Le Piane appartengono a una tipologia di opere create a partire dal 1971 che si stagliano nello spazio nell’unità di un piano unico non interrotto da dettagli e giochi luminosi. La patina uniforme dell’opera accentua il valore espressivo della superficie, animata esclusivamente dal dinamismo del contorno e dai tagli che fanno intravedere lo spazio ulteriore
Un percorso espositivo che si apre con un viaggio cromatico fatto di candidi marmi increspati di preziose venature laviche (Pietro Consagra, Bianco Macedonia e scaglie di ossidiana, 1977) evolvendosi nel ferro e nel fuoco, in componenti dinamiche e contemporanee. Marmi quasi estinti che si tingono di scaglie di diaspro rosso siciliano in un’esplosione di un universo visivo dai colori vividi (Pietro Consagra, Nero del Belgio e diaspro rosso, 1990)- Arcate che fanno da cornice a superfici dinamiche in cui si alternano luci e ombre, tagli in cui intravedere ulteriori spazi (Pietro Consagra, Piana, 1971).

ferro dipinto, 132 x 132 x1 cm.
Collezione privata Fotografia di Fabrizio Villa © Pietro Consagra, by SIAE 2021
Per lo spettacolo Oedipus rex di Stravinskij, Daniélou, Cocteau, rappresentato nel 1988 sui ruderi di Gibellina rasa al suolo dal terremoto, Consagra realizza una maestosa scenografia, raffigurante la città di Tebe, costituita da 26 sculture bianche, alte 440 e 500 cm, disposte in sequenza su tre file sfalsate in altezza. Parte dell’impianto scenografico, dopo lo spettacolo, è stato disposto su due file di 16 sculture complessive nella Piazza del Municipio di Gibellina. Di alcune di queste sculture l’autore ha voluto realizzare versioni di minori dimensioni come possiamo qui constatare.
I colori di Consagra in mostra al Teatro Antico di Taormina
Sculture in cui il colore sostituisce la funzione della luce e che acquistano maggior evidenza in controluce; lamine sottili che incurvano quasi sul punto di levitare come sospinte da una forza naturale (Pietro Consagra, Giardino bianco, 1966). Piani sospesi in cui si alternano colori e materiali, parte di un ambiente spaziale in cui la scultura è percepita come novità assoluta (Pietro Consagra, Piano sospeso bianco, 1964); oggetti ingombranti in cui le curve si alternano invitando l’osservatore a partecipare all’opera, a sedersi sopra queste alternative panchine, in opposizione a quelle in legno e ferro strumenti composti da sbarre e sinonimo di costrizione per Consagra.
Ilenia Maria Melis
Pietro Consagra. Il colore come materia
Teatro Antico di Taormina
via Lungomare Schisò – Giardini Naxos (ME)
fino al 30 ottobre 2021
biglietto intero 13,50 Euro
Catalogo Electa Editore

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
Per maggiori info ABOUT
Che spettacolo che è il Teatro Antico di Taormina impreziosito da questa mostra! Spero di riuscire a vederla quando vado giù! Grazie mille per questa info!
Mimì
Molto suggestivo, inoltre, il dialogo tra antico e moderno