Il MAXXI L’Aquila apre le sue porte a Palazzo Ardinghelli – Il MAXXI L’Aquila apre le sue porte alla creatività in un gioiello del Barocco, Palazzo Ardinghelli, recentemente e sapientemente restaurato dal MIC; ed è così che all’inizio di giugno i lavori di 8 protagonisti della scena artistica contemporanea hanno invaso gli spazi del Palazzo in un dialogo con le oltre 60 opere della collezione nazionale del MAXXI.
PUNTO DI EQUILIBRIO, la mostra che inaugura la fortunata stagione del MAXXI L’Aquila aprendo le porte di Palazzo Ardinghelli a un viaggio nell’arte contemporanea per un progetto di collaborazione tra istituzioni che vuole contribuire al rilancio del territorio; un nuovo spazio culturale che si fa motore di ricerca, libertà e rinascita. Un palazzo che segna la risurrezione di una città che torna finalmente a vivere anche grazie alla realizzazione di un nuovo polo del contemporaneo; un simbolo importante per L’Aquila, cittadina gravemente ferita dal sisma del 2009.
Come sottolinea Giovanna Melandri, Presidente Fondazione MAXXI, “Non una vetrina estranea alla città, alle forze sociali culturali e civili, ma un luogo d’incontro, di scambi e collaborazioni, uno spazio aperto a tutti“.
LEGGI ANCHE Agenda mostre primavera estate 2021
PUNTO D’EQUILIBRIO, la mostra
Ad inaugurare il nuovo progetto del MAXXI L’Aquila, la mostra a cura di Bartolomeo Pietromarchi e Margherita Guccione, Punto d’equilibrio. Pensiero spazio luce da Toyo Ito a Ettore Spalletti; ed è così che 8 nuove produzioni site specific si trovano a dialogare con oltre 60 tra le opere più iconiche della collezione MAXXI. Una boccata di contemporaneità che invade gli spazi barocchi di Palazzo Ardinghelli, dalla corte allo scalone, dalla cappella alle sale espositive del piano nobile.
L’arte si fa strumento fondamentale per trovare un punto di equilibrio, una stabilità esistenziale in un momento di sconvolgimenti e incertezza. Opere che escono dal museo connettendosi con gli spazi cittadini alla ricerca di nuovi equilibri che governano il mondo. Un susseguirsi di assi corvine guida il cammino del visitatore che varca l’ingresso del MAXXI L’Aquila da via Garibaldi (Nunzio, Sospeso); una volta oltrepassato l’ingresso si inizia a scorgere l’opera luminosa di Maurizio Nannucci, The Missing Poem is the Poem, in un dialogo affascinante e suggestivo con gli affreschi settecenteschi di Vincenzo Damini che sovrastano la scala.
Pagine di stoffa (Maria Lai) che preannunciano telai di fili elettrici (Michelangelo Pistoletto); città di sale (Elisabetta Benassi) che si fanno deposito della memoria, ispirazione dall’accento futurista in cui si percepisce la precarietà delle città nonostante la loro solida apparenza. Un presente che scorre su rulli con movimenti quasi impercettibili in un lento alternarsi di colori, opera narrativa che fluisce lenta e inesorabile davanti ai nostri occhi (Alberto Garruti, Accedere al presente). Colonne che si innalzano nel vuoto stabilendo connessioni intangibili tra mondo terreno e ultraterreno (Ettore Spalletti, Colonna nel vuoto).
Fotogrammi tra realtà e finzione che svelano scorci insoliti del paesaggio abruzzese (Stefano Pellegrin, Aquila); immagini evocative che rimandano a un paesaggismo ottocentesco fato di romantiche notti di luna piena (Paolo Pellegrin, L’Aquila).
Ilenia Maria Melis
MAXXI L’Aquila
piazza Santa Maria Paganica, 15 – L’Aquila
biglietto intero, 7,00 Euro; ingresso gratuito per aquilani e abruzzesi fino al 31 dicembre 2021 e per i possessori della membership card myMAXXI

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
Per maggiori info ABOUT