Il museo si fa città con Macro Asilo – Fervono i preparativi per Macro Asilo, progetto, ideato da Giorgio de Finis, che aprirà al pubblico il 30 settembre trasformando il museo in un vero e proprio organismo vivente, ospitale e relazionale. Un invito all’incontro e alla collaborazione di persone che vuole portare allo scambio reciproco di saperi inseguendo la logica di partecipazione della città e del suo pubblico.
Una novità importante nel mondo del sistema museale a cui si aggiunge la gratuità dell’evento che sarà aperto e fruibile a tutti; un progetto gratuito che prevede riflessione, rappresentazione, non una mostra, ma una reinterpretazione del concerto di museo all’interno dell’arte contemporanea per offrire un’esperienza di arricchimento culturale accessibile a tutti.
Cosa è Macro Asilo? La parola al curatore

“Le opere d’arte in quanto prodotto finito e le mostre in quanto raccolta d’insieme delle stesse, sono solo una delle forme possibili di trasmissione di sapere e cultura. – spiega Giorgio de Finis, curatore del progetto – L’opportunità nuova con Macro Asilo è di andare oltre una modalità così predefinita di fruizione ed entrare invece costantemente in relazione con i produttori d’arte, con gli artisti, con il loro pensiero, i loro percorsi, il loro complesso sistema di elaborazione cognitiva. Il fine è proprio quello di offrire nuovi strumenti e opportunità di crescita alle persone sperimentando pratiche inedite e originali. In questa modalità di relazione, il pubblico stesso in tutte le sue forme e presenze di fatto segnerà e modificherà il percorso e l’esperienza della comunità di artisti che nei prossimi 15 mesi animeranno il Museo”.
Come cambierà l’assetto del Museo?

Il museo si fa città con Macro Asilo
Per favorire’ attuazione di questo innovativo progetto gli spazi che lo occuperanno saranno ripensati per l’occasione. Entrando al Macro di via Nizza ci si troverà all’interno di uno spazio aperto da cui si dipartiranno numerosi ambienti tematici; tra tutti il salone dei forum dove a parete verrà presentata con una grande quadreria una selezione di opere della Collezione in un invito a collaborare e stare insieme. Al centro il Tavolo dei tavoli, l’opera di Michelangelo Pistoletto realizzata per l’occasione per riunire le persone a ragionare insieme.
Le nuove stanze

Il museo si fa città con Macro Asilo
Con Macro Asilo il museo apre le porte diventando attraversabile dal pubblico, anche da chi vuole semplicemente fruire dei suoi spazi: una macchina di incontro tra arte e città, un museo da abitare con stanze pensate all’interno delle quali si creano dibattiti per un invito all’incontro e alla trasformazione. Inseguendo questo concerto si sono create stanze, come quella delle parole per discutere dei termini del contemporaneo.
Tra le nuove stanze quella dedicata a Rome, la stanza delle parole in cui ogni giorno saranno previsti interventi di circa un’ora in cui verranno spiegati i termini del contemporaneo; la stanza della lettura, aperta a tutti in cui ogni giorno verrà presentato un libro; la stanza media e della radio; le stanze atelier, quattro spazi progettati per gli artisti che realizzeranno un’opera all’interno del museo. Altre tre stanze-opera ospiteranno progetti partecipati, performance ed ambienti a tema che si sommeranno a quelli del museo.
Non un tradizionale calendario mostre

Il museo si fa città con Macro Asilo
Le grandi mostre, quindi, per ora non faranno tappa al Macro abbandonandolo momentaneamente per lasciar spazio ad un palinsesto quotidiano di eventi, incontri, laboratori, installazioni e performance di artisti che svilupperanno le proprie opere in diretta davanti ai visitatori.
Una sperimentazione che potrà dar luogo ad altre sperimentazioni portando la città di Roma ad essere ancor più un polo del contemporaneo e del futuro.
Macro Asilo
dall’1 ottobre 2018 al 31 dicembre 2019
Macro
via Nizza, 138 – Roma

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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