Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare – Culla del Rinascimento, Firenze racchiude le maggiori testimonianze dell’arte italiana. Un vero e proprio museo a cielo aperto che si configura quale tappa imprescindibile tra le città italiane da visitare una volta nella vita.
Scopriamo insieme cosa visitare a Firenze in tre giorni tra piazze, musei, chiese, belvedere e bontà culinarie.
Avete tre giorni da dedicare ad un itinerario alla scoperta di Firenze ma non sapete cosa visitare? Vi capisco benissimo: il capoluogo toscano è una città talmente ricca che i pochi giorni a disposizione non sembrano sufficienti per visitarla. Il consiglio è quello, non solo di prenotare ogni visita onde evitare inutili e stressanti file, ma anche di vivere questa magica esperienza con tranquillità, senza affannarvi correndo da un angolo all’altro della città. Per quello che non si riesce a visitare ci sarà un’altra occasione. Permettetevi di godere delle esperienze, altrimenti non vi rimarrà che qualche immagine scattata senza alcuna emozione.
E di emozioni la città fiorentina sa veramente regalarne: passeggi per i suoi vicoli e d’improvviso ti sorge innanzi la Cupola del Brunelleschi in tutta la sua maestosità e perfezione. Quindi, scopriamo insieme i luoghi imperdibili da visitare a Firenze.
Sommario
- Piazza della Signoria
- La Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Cupola di Brunelleschi
- La Galleria degli Uffizi
- Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli
- La Galleria dell’Accademia
- Le Cappelle Medicee
- Ponte Vecchio
- Piazzale Michelangelo
- Dove mangiare a Firenze
Piazza della Signoria

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Prima tappa in un itinerario a Firenze non può che essere piazza della Signoria, piazza centrale del capoluogo toscano, cuore della città e centro politico dal Medioevo fino ad oggi. A dominare è l’imponente Palazzo Vecchio, museo civico ed attuale sede del Comune, edificato tra il 1299 ed il 1314 su progetto di Arnolfo di Cambio per dare una degna sede ai Priori delle Arti, i rappresentanti delle corporazioni professionali.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Alla destra di Palazzo Vecchio, delimitata da un recinto, è ubicata la Loggia della Signoria o Loggia dei Lanzi, così denominata perché vi si accamparono i Lanzichenecchi nel 1527. Costruita tra il 1376 ed il 1381, la Loggia aveva la funzione di balcone per arringare la folla durante le cerimonie ufficiali. Nel corso del tempo perse l’originaria funzione divenendo un museo per le sculture della collezione medicea. Tra tutte, impossibile non rimanere affascinati dal Perseo di Benvenuto Cellini (1545-1554), scultura bronzea commissionata da Cosimo I che raffigura l’eroe nell’atto di sollevare trionfante la testa di Medusa dopo averla decapitata.
Boccoli fluenti escono dall’elmo incorniciando un viso dai tratti dolcemente perfetti. Una piccola curiosità: se ci si reca sul retro della statua, si può riconoscere nell’elmo l’autoritratto di Benvenuto Cellini: un’autocelebrazione che suggella un capolavoro costato al suo autore ben dieci anni di lavoro, forti febbri e quasi l’incendio della propria bottega.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Sul lato opposto della Loggia dei Lanzi è la Fontana del Nettuno realizzata da Bartolomeo Ammannati per esaltare i gloriosi traguardi marinari raggiunti dal Ducato di Toscana. Per far arrivare l’acqua alla fontana fu perfino fatto costruire un acquedotto. Nel tempo la fontana subì numerosi danni: usata come lavatoio nel XVI secolo, fu oggetto di vandalismi finché nel 1592 non si decise di cingerla con una ringhiera di protezione.
Nettuno trionfa nel candido marmo ergendosi su un piedistallo decorato con le statue di Scilla e Cariddi; i tratti riprendono quelli di Cosimo I in un’allusione, poco velata, ai trionfi marittimi.
INFO: Palazzo Vecchio, piazza della Signoria – FI
www.imuseidifirenze.it/palazzo-vecchio
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La Cattedrale di Santa Maria del Fiore e la Cupola di Brunelleschi

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
In antitesi con il cuore politico di Firenze è il cuore religioso situato in piazza Duomo che ospita la Basilica di Santa Maria del Fiore con la celebre cupola progettata da Filippo Brunelleschi, il campanile gotico di Giotto ed il Battistero di San Giovanni.
Principale chiesa di Firenze, il Duomo era considerato, nel Quattrocento, la più grande chiesa al mondo. Maestosa, questo il primo aggettivo che vi verrà in mente trovandovela di fronte una volta giunti in piazza: fasce longitudinali di marmo verde di Prato attraversano il candido marmo di Carrara in un gioco di contrasti a cui partecipano gli inserti in rosso di Maremma ed il cotto delle tegole, dando vita ad un suggestivo concerto di colori.
La basilica, progettata da Arnolfo di Cambio, fu intitolata nel 1412 a Santa Maria del Fiore in chiara allusione al giglio fiorentino simbolo della città di Firenze. Sulla facciata, rimasta incompiuta, spicca il tema iconografico legato alla Vergine ed al Cristianesimo quale motore del mondo.
Una volta varcate le grandi porte bronzee si possono ammirare una costellazione di opere di artisti che vanno da Giotto a Federico Zuccari: ora fermatevi ed ammirate la bellezza che vi circonda; alzate gli occhi e perdetevi dell’osservazione del Giudizio Universale di Giorgio Vasari che affresca l’interno della Cupola di Brunelleschi.
«Chi mai sì duro o sì invido non lodasse Pippo architetto vedendo qui struttura sì grande, erta sopra e’ cieli, ampla da coprire con sua ombra tutti e’ popoli toscani, fatta sanza alcuno aiuto di travamenti o di copia di legname, quale artificio certo, se io ben iudico, come a questi tempi era incredibile potersi, così forse appresso gli antichi fu non saputo né conosciuto?».
(Leon Battista Alberti, De pictura)

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Considerata ad oggi la più importante opera architettonica mai edificata in Europa dall’epoca romana, la Cupola di Brunelleschi è la più grande cupola in muratura mai costruita. Il grandioso cantiere aprì i battenti nel 1420 all’indomani della stesura, da parte di Brunelleschi, delle modalità di costruzione della cupola e di chiusura del tamburo (struttura, forma e dimensione del progetto). Terminati i lavori, l’architetto procedette alla costruzione della lanterna (1446); ma questi non riuscì a completare l’opera che, alla morte di Brunelleschi, proseguì sotto la direzione dell’amico e seguace Michelozzo di Bartolomeo.
Otto spicchi delineano l’esterno di una cupola realizzata su due calotte separate da uno spazio vuoto pensato per alleggerirne la struttura; un ambiente che percorso conduce alla sommità della lanterna in un susseguirsi di 463 gradini verso uno dei panorami più suggestivi di Firenze.
INFO: Cattedrale di Santa Maria del Fiore, piazza del Duomo – Firenze
ingresso libero
Cupola di Brunelleschi, piazza del Duomo – Firenze
biglietto intero 20,00 Euro
Campanile di Giotto, piazza del Duomo – Firenze
biglietto intero 15,00 Euro
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La Galleria degli Uffizi
Situata accanto a Palazzo Vecchio, la Galleria degli Uffizi custodisce alcune delle più belle opere dal Medioevo al Rinascimento. Una volta saliti i due piani di scale che conducono alla collezione (mi raccomando prenotate), non saprete da che parte volgere lo sguardo tra dipinti, sculture e soffitti riccamente decorati; qui, nella loggia, una sfilata di capolavori che testimoniano l’amore per l’arte della famiglia Medici. Paolo Uccello, Cimabue, Giotto, Botticelli, Leonardo, Raffaello, Michelangelo, Tiziano, Caravaggio, Artemisia Gentileschi, Guido Reni, Rembrandt, sono solo alcuni dei nomi che incontrerete in questa tappa imperdibile a Firenze alla scoperta del patrimonio artistico italiano.
INFO: Galleria degli Uffizi, piazzale degli Uffizi, 6 – Firenze
biglietto intero 20,00 Euro
biglietto cumulativo di 5 giorni per Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino Boboli 38,00 Euro
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Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli
Oltrepassato l’Arno è un altro palazzo che al suo interno ospita un interessante complesso museale fatto di gallerie e musei: è Palazzo Pitti, un tempo residenza del Granducato di Toscana, abitato dai Medici, dagli Asburgo-Lorena e, dopo l’Unità d’Italia, dai Savoia.
Finestre di dimensioni superiori alla porta di Palazzo Medici Riccardi ed un cortile interno che potesse contenere l’intero Palazzo Strozzi: queste le richieste di Luca Pitti, ricco banchiere fiorentino, rivale della famiglia dei Medici; un progetto che il banchiere non riuscì a portare a termine a causa dell’ingente debito contratto.
Acquistato nel 1550 da Cosimo I de’ Medici, Palazzo Pitti divenne nel tempo il simbolo del potere dei Medici sulla Toscana. In una cornice di arredi, stucchi e sete sono raccolte circa 500 opere tra i principali capolavori delle collezioni medicee: Raffaello, Tiziano, Tintoretto, Caravaggio, Rubens, nonché gli splendidi affreschi realizzati da Pietro da Cortona per Ferdinando II de’ Medici tra il 1640 ed il 1647 (Galleria Palatina). Non mancano dipinti e sculture del Novecento in una passerella dei massimi interpreti dell’arte italiana (Galleria d’Arte Moderna).
Annesso a Palazzo Pitti si apre il Giardino di Boboli, lussureggiante giardino all’italiana voluto dai Medici che per primi ne curarono la sistemazione. Un vero e proprio museo all’aperto popolato da statue antiche e rinascimentali che abitano grotte e fontane o si affacciano da macchie verdi di siepi e alberi. Parte integrante di Palazzo Pitti, il Giardino di Boboli permette di cogliere lo spirito di corte dei Medici e godere della spensieratezza di un elegante angolo verdeggiante.
INFO: Palazzo Pitti, piazza de’ Pitti, 1 – Firenze
biglietto intero 16,00 Euro
Giardino di Boboli, piazza de’ Pitti, 1 – Firenze
biglietto intero 10,00 Euro
biglietto cumulativo di 5 giorni per Uffizi, Palazzo Pitti, Giardino Boboli 38,00 Euro
La Galleria dell’Accademia

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Quarto museo in Italia per numero di visitatori, la Galleria dell’Accademia espone il maggior numero di sculture di Michelangelo Buonarroti (sette).
È il 1784 quando il granduca Pietro Leopoldo di Lorena decide di rifondare l’Accademia di Belle Arti riunendo in un’unica realtà le varie istituzioni tra le quali l’Accademia delle Arti del Disegno fondata da Cosimo I de’ Medici nel 1563. Qui vennero collocati i modelli in gesso del Giambologna e una raccolta di opere pittoriche che comprendeva anche la Primavera di Botticelli.

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Nel 1872, sottratto all’originaria collocazione in piazza della Signoria, viene trasferito anche il David di Michelangelo (1501-1504); procedendo sorvegliati dai quattro Prigioni di Michelangelo si è condotti alla Tribuna in cui si innalza, su un alto podio, quello che è considerato l’emblema del Rinascimento, il David. Lo sguardo dell’eroe biblico è concentrato; si appresta ad affrontare Golia, il gigante filisteo; nella mano destra stringe il sasso con il quale da lì a poco sconfiggerà il nemico. Bellezza ideale, armonia ed espressività racchiuse in un gioco di dettagli che insieme agevolano la veduta privilegiata dell’opera dal basso.
È il 16 agosto del 1501 quando i consoli dell’arte della Lana e l’Opera del Duomo di Firenze commissionano a Michelangelo la statua del David; il blocco di marmo è già stato sbozzato da Agostino di Duccio, prima, e da Antonio Rossellino poi: entrambi hanno abbandonato l’impresa per le condizioni non ottimali del marmo, di scarsa qualità e costellato di fori e fenditure. Questo però non scoraggia il giovane Buonarroti, allora poco più che venticinquenne, spinto a portare a termine l’opera, ben consapevole del prestigio che questa avrebbe potuto regalargli; un’impresa che costerà a Michelangelo tre anni di lavoro ma che darà vita ad un’opera dell’innegabile bellezza.
Ora perdetevi nella sua contemplazione; osservate i dettagli, lo sguardo corrucciato, le labbra definite, le onde morbide dei capelli, i muscoli definiti, il delicato vigore del corpo: questa è Arte.
INFO: Galleria dell’Accademia, via Ricasoli, 58/60 – Firenze
biglietto intero 12,00 Euro
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Le Cappelle Medicee
Proseguendo il nostro itinerario a Firenze, continuiamo a seguire le tracce di Michelangelo e raggiungiamo le Cappelle Medicee, luogo di sepoltura della famiglia Medici. Situato in una parte della Basilica di San Lorenzo, parrocchia dei Medici, il complesso custodisce le tombe di Giuliano e Lorenzo de’ Medici realizzate dal Buonarroti nella cosiddetta Sagrestia Nuova.
Marmi policromi rivestono la cappella dei Principi che conserva le spoglie dei granduchi di Toscana e dei loro familiari; a coronare il sacro ambiente, la grande cupola del Buontalenti, seconda in città per maestosità dopo quella del Brunelleschi. Lasciata la Sacrestia Vecchia si accede alla Sacrestia Nuova realizzata da Michelangelo tra il 1520 ed il 1524. Qui le tombe dei duchi Lorenzo e Giuliano, opere del Buonarroti in un susseguirsi di rimandi e simbologie che risaltano tra torsioni ed allungamenti delle figure.
INFO: Cappelle Medicee, piazza di Madonna degli Aldobrandini, 6 – Firenze
biglietto intero 9,00 Euro
http://www.bargellomusei.beniculturali.it/musei/2/medicee/
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Ponte Vecchio

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Simbolo della città, Ponte Vecchio attraversa l’Arno congiungendo le due sponde del fiume; considerato probabilmente il più antico ponte di Firenze, era originariamente circondato da quattro torri. Ricostruito da Taddeo Gaddi in seguito ad un’alluvione, è punteggiato da una doppia fila di botteghe artigiane ricavate negli antichi portici chiusi; al centro, due terrazze interrompono la sequenza di negozi lasciando spazio, da un lato al Corridoio Vasariano che sormonta il ponte, dall’altro al busto di Benvenuto Cellini, noto scultore fiorentino.
Lasciatevi tentare dalle sue botteghe orafe e non dimenticate di ammirare Ponte Vecchio al tramonto, quando la luce ne scalda il profilo regalando suggestione ed emozioni.
Piazzale Michelangelo

(ph. Ilenia Maria Melis)
Itinerario alla scoperta di Firenze, cosa visitare
Quando si parla di panorami a Firenze, tappa obbligata a piazzale Michelangelo, splendido belvedere che domina la città. Recatevi in questo luogo (in macchina o in autobus) al tramonto per ripercorrere visivamente i luoghi appena visitati ed immortalarli in seducenti scatti.
Dove mangiare a Firenze
Tutto questo camminare non può che avervi aperto lo stomaco e fatto contorcere sotto i morsi della fame; sì, ma a quale sfizio culinario fiorentino concedersi? Un bel panino con il lampredotto non ve lo toglie proprio nessuno: si tratta di un piatto della cucina povera fiorentina a base di una delle quattro sezioni dello stomaco dei bovini. Detta così la cosa può non sembrare invitante, ma vi assicuro che superate le perplessità gusterete dell’ottimo street food fiorentino. Dove? Indirizzo consigliato la Tripperia Pollini, chiosco a gestione familiare che offre ottimi panini con lampredotto e trippa alla fiorentina da leccarsi i baffi. Con pochi Euro un pranzo da leccarsi i baffi.
INFO: Tripperia Pollini, via dei Macci, 126 – Firenze
www.facebook.com/tripperiapollini/
L’itinerario alla scoperta di Firenze giunge al termine; le cose da vedere sarebbero ancora di più, ma come in tutte le città d’arte bisogna sempre fare i conti con il tempo che non sembra mai bastare. Vorrà dire che dovrete concedervi qualche di tornare una seconda volta nel capoluogo toscano per scoprire quanto ha ancora da offrire.
Appuntamento al prossimo itinerario.
Ilenia Maria Melis
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Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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