Itinerario nel quartiere EUR di Roma – Alla scoperta di un altro dei volti della Città Eterna dove a farla da padrone è il candore di architetture geometricamente lineari che emergono da macchie verdeggianti di natura: è l’EUR, il quartiere romano progettato per ospitare l’Esposizione Universale Romana del 1942.
Se siete alla ricerca di un itinerario nella Città Eterna fuori dagli schemi e dalle solite mete, non potete che dirigervi e immergervi nel quartiere EUR di Roma, progettato nella zona sud della Capitale per ospitare l’Esposizione Universale Romana del 1942; un condensato dei canoni dell’architettura razionalista che lascia spazio ad angoli verdeggianti inaspettati, tra laghetti e passeggiate in mezzo alla natura.
Sommario
- EUR in pillole
- Obelisco Marconi
- Palazzo dei Congressi
- Nuvola di Fuksas
- Museo della Civiltà Romana
- Palazzo della Civiltà Italiana
- Basilica dei Santi Pietro e Paolo
- Lago artificiale dell’EUR
- Fungo
EUR in pillole
È l’indomani della guerra etiopica (1936) e il regime fascista desidera celebrare sia la nuova condizione imperiale del paese che il XX anno della rivoluzione fascista; si pensa quindi a un’esposizione universale, un’Olimpiade delle Civiltà: ma dove? Si progettano a tal proposito infrastrutture e costruzioni che, a esposizione conclusa, siano il simbolo degli intenti del regime e dell’espansione di Roma verso il mare; nasce così l’E42, poi EUR, acronimo di Esposizione Universale di Roma, quartiere nato per ospitare un evento mai svoltosi per il sopraggiungere della guerra.
Elaborato nel 1937 da Giuseppe Pagano, Marcello Piacentini, Luigi Piccinato, Ettore Rossi e Luigi Vietti, l’EUR si ispira all’urbanistica classica romana in una fusione con elementi naturali e suggestioni tecnologiche proprie del razionalismo. Un incrocio di assi ortogonali in cui si impiantano scenografie architettoniche dai caratteri classici; geometrie semplici evidenziate da marmi e travertini in cui si innestano grandi vetrate; influenze che sorprendono ancora chi è abituato al volto classico di Roma.
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Obelisco Marconi

Percorrendo la via Cristoforo Colombo verso il mare, il primo impatto con il quartiere EUR lo regala l’alto obelisco che sorge in prossimità di un allargamento della strada: si tratta dell’Obelisco Marconi, la stele dedicata a Guglielmo Marconi che si innalza ergendosi nell’azzurro del cielo per 45 metri di candido marmo di Carrara. Opera di Arturo Dazzi, fu commissionato nel 1939; l’avvento della guerra interruppe bruscamente i lavori che furono portati a termine alla fine del 1959 in vista delle Olimpiadi di Roma del 1960.
Un obelisco moderno, dalla forma tronco piramidale in calcestruzzo armato rivestito da 92 lastre di marmo di Carrara con incisi altorilievi disposti su quattro file: danze, canti, preghiere e animali in uno scenografico ringraziamento dell’uomo e della natura al genio di Guglielmo Marconi.
INFO: Obelisco Marconi, piazza Guglielmo Marconi – Roma
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Palazzo dei Congressi

Una fusione tra tecnica moderna e ispirazione classica: questo in poche parole il Palazzo dei Ricevimenti e dei Congressi noto come Palazzo dei Congressi. Un atrio di 14 colonne di granito scandiscono l’ingresso del complesso progettato da Adalberto Libera; oltre, si innalza un cubo di 40 metri per lato che al suo interno definisce un volume unico in cui si innesta la sala dei Ricevimenti circondata da gallerie ricoperte di marmi.
Una curiosità: visa la sua ampiezza, il Palazzo fu sede delle gare di scherma delle Olimpiadi del 1960.
INFO: Palazzo dei Congressi, piazza John Kennedy, 1 – Roma
https://www.eurspa.it/it/polo-congressuale/il-palazzo-dei-congressi
Nuvola di Fuksas

Chi non ha mai sognato di entrare dentro una nuvola alzi la mano; questo piccolo brivido è regalato dall’avveniristico Nuovo Centro Congressi progettato da Massimiliano Fuksas e noto come La Nuvola. Un nuovo palazzo pensato per ospitare mostra, congressi ed esposizioni che ha rischiato di non vedere la luce nei suoi quasi dieci anni di gestazione, ma che oggi incanta sia i suoi visitatori e che quanti transitano anche casualmente davanti l’edificio: nella sua teca in vetro e acciaio, La Nuvola sembra quasi aleggiare sospesa nel vuoto in un gioco di luci e ombre che ne fanno risaltare l’incanto.
Oltrepassato l’involucro esterno, si erge La Nuvola di Fuksas: uno scheletro di acciaio ricoperto da un telo lattiginoso in fibra di vetro microforata; un sistema di passerelle conduce i visitatori nel cuore dell’installazione svelando le forme sinuose delle sue costole, ossatura metallica della struttura.
INFO: La Nuvola, viale Asia, 40/44 – Roma
https://www.eurspa.it/it/polo-congressuale/roma-convention-center-la-nuvola
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Museo della Civiltà Romana

Diversi i musei che compongono la rete della cultura del quartiere EUR: il Museo Nazionale delle Arti e delle Tradizioni Popolari, il Museo Nazionale Preistorico-Etnografico Luigi Pigorini, il Museo Nazionale dell’Alto Medioevo, il Museo Storico delle Poste e Telecomunicazioni e il Museo della Civiltà Romana. Proprio quest’ultimo, pur se attualmente non accessibile, è reso a portata di click grazie al progetto Google Arts & Culture: infatti, tramite Street View è possibile muoversi all’interno del museo a 360 gradi avvicinandosi alle opere e approfondendo i contenuti tramite schede dettagliate.
A cosa conserva il Museo? Ideato da Giulio Quirino Giglioli e inaugurato nel 1955, il Museo della Civiltà Romana è costituito da riproduzioni destinate a documentare la storia di Roma, la civiltà romana e il suo rapporto con il resto del mondo. Tra le opere esposte, la serie completa dei calchi fatti eseguire da Napoleone della Colonna Traiana e il più grande plastico di Roma in scala 1:250 (200 metri quadri) che riproduce la città al tempo di Costantino.
INFO: Museo della Civiltà Romana, piazza Giovanni Agnelli, 10 – Roma
https://artsandculture.google.com/streetview/museo-della-civiltà-romana
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Palazzo della Civiltà Italiana

Passeggiando nel quartiere EUR non si può non incrociare uno dei suoi simboli, il Palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come Palazzo della Civiltà del Lavoro, primo edificio del progetto E42 a essere realizzato. L’edificio, a pianta quadrata, si presenta come un grande parallelepipedo a quattro facce, ognuna scandita da una serie di 54 archi (9×6 per contenere nome e cognome di Mussolini)) a ripetere per ben 216 volte l’elemento costruttivo e decorativo tipico della civiltà italiana.
Noto anche con il nome di Colosseo Quadrato, il Palazzo offre un suggestivo porticato abitato da 28 statue, ciascuna rappresentazione allegorica delle virtù del popolo italiano (eroismo, musica, artigianato, genio politico, ordine sociale, lavoro, agricoltura, filosofia, commercio, industria, archeologia, astronomia, storia, genio inventivo, architettura, diritto, navigazione, scultura, matematica, teatro, chimica, stampa, medicina, geografia, fisica, poesia, pittura e genio militare). Ai quattro angoli del basamento i Dioscuri, opera di Publio Morbiducci e Alberto Felci, sorvegliano il monumento.
Oggi il Colosseo Quadrato, concesso al gruppo Fendi sino al 2028, è visitabile in occasione di mostre ed eventi; ma il suo porticato è liberamente fruibile da quanti vogliono perdersi nel gioco di luci e ombre che le statue regalano tra le loro cornici curve.
INFO: Palazzo della Civiltà del Lavoro, Quadrato della Concordia, 3, – Roma
Basilica dei Santi Pietro e Paolo

Un’ampia cordonata conduce da viale Europa al punto più elevato dell’EUR dove si innalza il tempio monumentale dei Santi Pietro e Paolo in Roma, proprio dove si ritiene fosse un oratorio dell’Arciconfraternita dei Pellegrini dedicato a due apostoli. Una pianta a croce greca è sormontata da una cupola emisferica ricoperta da squame d’ardesia; una delle più imponenti cupole di Roma che corona i quattro bracci scavati ognuno da un alto nicchino; e nelle nicchie emergono, scolpiti nel travertino, tra i motivi allegorici di Francesco Coccia, gli episodi della vita dei due Santi.
INFO: Basilica dei Santi Pietro e Paolo, piazzale dei Santi Pietro e Paolo – Roma
Lago artificiale dell’EUR

Oltre alle rigide architetture, il quartiere EUR di Roma offre anche ampi scorci verdeggianti tra i quali spicca per dimensione e bellezza il Parco Centrale del Lago che ospita un lago artificiale lungo 1 km per 130 metri (nel suo punto più ampio). Tutto intorno un tessuto di viottoli in cui passeggiare immersi in una natura rigogliosa. E seguendo uno di questi rilassanti sentieri si giunge alla Passeggiata del Giappone, così denominata per i mille ciliegi dono della città di Tokyo; da non perdere la fioritura dell’Hanami tra la metà di marzo e i primi di aprile.
Altro angolo incantevole dell’EUR, il Giardino delle Cascate dove piante, salti d’acqua e scogliere rendono magica una romantica passeggiata cittadina.
INFO: Parco Centrale del Lago, passeggiata del Giappone – Roma
Fungo

Il serbatoio idrico di Roma, noto comunemente come Fungo dell’EUR, fu realizzato tra il 1957 e il 1958 in vista dei Giochi Olimpici del 1960 a Roma; è il 1961 quando il tenore Mario Del Monaco decide di realizzare, sulla sommità del serbatoio, un ristorante. Ma nel 1978 un attentato di matrice politica danneggia la struttura decretandone la chiusura. Il Fungo riapre nel 1990 con un bar al pianterreno e un ristorante da cui ammirare il panorama su Roma. Un luogo iconico su cui vale la pena salire per accompagnare il pasto con una visuale sulla Città Eterna del tutto insolita.
INFO: Ristorante Panoramico Il Fungo, Piazza Pakistan, 1 – Roma
Il nostro itinerario nel quartiere EUR di Roma giunge quindi al termine; appuntamento al prossimo luogo della Città Eterna da scoprire.
Ilenia Maria Melis

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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