La perdita della corazza di Nicoletta Del Gaudio, un medicamento per l’anima – Da poco tra gli scaffali delle librerie è possibile scorgere La perdita della corazza, romanzo italiano fresco di stampa in grado di sorprende per la sua positività, quella della sua autrice, Nicoletta Del Gaudio, una donna di cinquant’anni che si affaccia con coraggio al mondo della letteratura restituendo tra le righe le numerose vicissitudini incontrate, direttamente e non, nel corso della propria vita.
La perdita della corazza di Nicoletta Del Gaudio si presenta non come un libro autobiografico, ma che dalle storie ascoltate dall’autrice in 25 anni di insegnamento nelle scuole superiori attinge fortemente; un progetto nato per gioco ma portato avanti con dedizione raccogliendo le tante emozioni e situazioni condivise. “Il desiderio di scrivere un libro è nato nel momento in cui mi sono resa conto di avere in testa tante storie da raccontare, e, man mano, mi piacevano sempre di più, mi affezionavo ai personaggi che avevo creato sentendoli miei amici e, vedendo la loro evoluzione positiva, ho pensato che, facendone un libro, avrebbero potuto goderne anche più persone, non solo io” spiega l’autrice.
Chi è la protagonista?

Nicoletta Del Gaudio crea con il lettore un equilibrio di sensazioni che lo porta ad immedesimarsi in situazioni e personaggi, a farli vivere nelle proprie fantasie, a riconoscerli come amici fondendosi con le loro realtà. La perdita della corazza si dimostra un libro con cui convivere sino all’ultima pagina, in cui le vite dei differenti personaggi si intrecciano dando vita ad una storia emotivamente molto toccante.
Protagonista del romanzo è Sara, “una donna di mezza età che si trova a fare il bilancio della sua vita; è sicuramente coraggiosa perché, pur accettando come sia trascorsa gran parte della sua vita, non si nasconde, non si mette i paraocchi e riconosce che molte cose, invece, non le ha accettate ed è determinata a vivere pienamente quel che le resta e non a sopravvivere con rassegnazione e piena di rimpianti – continua l’autrice – Non sopporta più il suo sguardo pieno di livore allo specchio, non vuole più sentirsi dire “ormai”, come se non ci fosse più nulla da fare”. Così Sara, complice un corso di scrittura creativa, inizia a raccontarsi tramite una donna di carta, Alice, proiezione della protagonista, lei stessa forte e temeraria, una donna che sta vivendo un momento topico della sua vita; si ripercorrono, uno dopo l’altro, i momenti di svolta della sua esistenza, dei suoi cari, delle amicizie, della sua quotidianità.

Episodi che ruotano attorno alla famiglia, in cui i momenti di difficoltà portano a lunghe riflessioni che sconvolgono la vita matrimoniale facendo cadere Sara e suo marito in un silenzio che inghiotte dolorose sventure. Come sottolinea Nicoletta Del Gaudio, “Sara è consapevole di una cosa: che nella vita tutto ha un senso, anche quello che la maggior parte delle persone considera un assurdo. Riconosce che nei vari eventi della sua vita non è mai stata sola, anche se talvolta, la presenza di chi sa tutto le è risultata piuttosto ingombrante”. La scrittura diviene quindi una terapia del dolore che spinge la protagonista a non cedere al rimpianto, alla rassegnazione e desiderare di vivere; un medicamento per liberarsi della sofferenza, per prendere consapevolezza dei drammi che attraversano la vita.
Non solo dolore
Non solo dolore e sofferenza però per la protagonista; Sara riesce costantemente a sorprendere tutti coloro che le sono vicini grazie ad una rinascita continua che cresce tramite il percorso quotidiano della vita, un’esistenza fatta di difficoltà e amari conti, pur ritrovando, però, sempre la forza di combattere e affascinando fortemente i suoi compagni di viaggio. Un messaggio di positività che Nicoletta Del Gaudio vuole infondere nel lettore “Nella vita tutti, chi prima e chi dopo, si trovano ad affrontare varie prove, alcune particolarmente dure, ma non bisogna arrendersi mai; è necessario vedere le cose cambiando prospettiva e adottare una strategia per cercare di migliorare la situazione per quanto sia possibile. Cadere è umano, ma qui, in questo romanzo, voglio dire che bisogna rialzarsi tutte le volte che sarà necessario, e lottare per quello che si vuole raggiungere infischiandosene completamente di ciò che gli altri possono pensare”.
Il messaggio di Nicoletta del Gaudio in La perdita della corazza
«…dalla sua debolezza avrebbe attinto la sua forza per il futuro».
Un libro che vuole trasmettere, per mezzo dei suoi personaggi, una positività spesso sconosciuta alla maggior parte delle persone; quella positività sana che aiuta ad andare avanti non fermandosi inutilmente di fronte ad ogni difficoltà, ma tentando di superare gli ostacoli distruggendo i mostri interiori che la grigia quotidianità crea nella nostra anima, non vergognarci delle nostre debolezze e imparando ad attingerne la forza per il futuro.
Ilenia Maria Melis
La perdita della corazza
di Nicoletta Del Gaudio
210 pagine

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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