La provincia dell’Aquila, 7 luoghi da visitare – Cosa visitare in provincia dell’Aquila? Sette luoghi magici che racchiudono l’essenza dell’Abruzzo, con le sue montagne ispide, i paesaggi solcati da sentieri in cui sbocciano luoghi d’arte, le sue tradizioni, i suoi silenzi carichi di storie da ascoltare tra gli echi del vento. Un viaggio affascinante in un angolo della nostra bella Italia.
La provincia dell’Aquila è un caleidoscopio di luoghi differenti da visitare; posti che, con tutte le forze, tentano di resistere alle scosse di una natura talvolta crudele, capace di distruggere edifici e paesaggi. Ma la forza di questo territorio sta nella capacità di resistere, di raccogliere le proprie forze e ricominciare a vivere nonostante le difficoltà. Luoghi che risorgono tra le macerie dei terremoti per raccontare storie e tradizioni qui ancora bene radicate. Un racconto che vuole farvi scoprire sette luoghi da visitare nella provincia di L’Aquila che sapranno sorprendervi per la loro autenticità.
Sommario
Aielli

(ph. Ilenia M. Melis)
Mete turistiche più gettonate d’Abruzzo
Nel cuore della Marsica la street art ha trasformato un piccolo borgo medievale in una delle più gettonate mete turistiche d’Abruzzo: siamo ad Aielli ed è il 2009 quando le sue strade vengono invase da forme e colori grazie al festival Borgo Universo. Un progetto di rinascita che in poco tempo riesce a trasformare le vie del borgo ferite dal terremoto in un museo a cielo aperto in cui perdersi lasciandosi incantare da una narrazione fatta d’arte.
Il colpo d’occhio quando si entra ad Aielli è sorprendente: un’esplosione di colori che regalano un senso di buon umore. Una carrellata di illustrazioni che raccontano le proprie storie tra forme sinuose che si alternano a spigolose geometrie. Favole i cui personaggi sbucano da ogni angolo per meravigliare e affascinare grandi e piccini. Giochi di connessioni che legano ogni figura al borgo di Aielli raccontandone un frammento di storia da cogliere tra le linee dei colori.
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Alba Fucens

(ph. Ilenia M. Melis)
La provincia dell’Aquila luoghi da visitare
Un tuffo nella storia per il secondo luogo da visitare in Abruzzo, Alba Fucens, colonia latina sorta nel IV secolo su una propaggine del Monte Velino. Divenuta Municipium dopo la guerra civile (91-89 a.C.), venne coinvolta nella guerra tra Cesare e Pompeo. Prospera in periodo imperiale, come testimoniato dal suo anfiteatro, Alba Fucens attraversò un periodo di decadenza nel corso dell’Impero romano, anche a causa delle invasioni barbariche. Ma il vero e proprio abbandono si ebbe nell’XI secolo con l’arrivo dei Saraceni e la costruzione del borgo medievale di Albe. Un borgo di cui, purtroppo, rimangono solo alcuni suggestivi ruderi, vittima anch’esso del terremoto.
Quando si fa ingresso nel sito archeologico di Alba Fucens già si scorgono i profili del foro e dell’anfiteatro ricavato alle pendici della collina di San Pietro. Costruito nella prima metà del I secolo d.C. per legato testamentario di Nevio Cardo Sutorio Macrono, l’Anfiteatro di Alba Fucens si presenta in buono stato di conservazione; un lungo corridoio immette nell’arena dove di conservano porzioni delle gradinate ad offrire un assaggio di cosa fosse nel momento di massimo splendore; alcuni parapetti contornano il profilo evitando, un tempo, il pericolo delle fiere.
Ma ciò che rende meglio il senso di cosa fosse Alba Fucens è il suo foro, ancora oggi in corso si scavo: un tessuto di strade che si incrociano geometricamente incorniciando grandi edifici rettangolari, botteghe di cui si conservano ancora i banconi, magazzini ed edifici di culto.
INFO: www.albafucens.info
Stiffe

(ph. Ilenia M. Melis)
Viaggio in Abruzzo tra i 7 luoghi da visitare in provincia dell’Aquila
All’apice della forra sovrastante il borgo di Stiffe, un fiume risorge dal sottosuolo dando vita a uno degli angoli più belli d’Abruzzo, le Grotte di Stiffe. Situate a 696 metri, le Grotte sono tecnicamente una risorgendo le cui acque provengono dall’inghiottitoio di Pozzo Caldaia nell’altopiano di Rocca di Mezzo, Un placido torrente scorre nella grotta dando vita a laghetti cristallini in cui specchiarsi; l’aria fredda investe con il suo gelido soffio il visitatore non turbato dal brusco sbalzo termico e attratto dai giochi di luci e forme della grotta.
Il tintinnio delle gocce racconta di un fenomeno che si è ripetuto costante nel tempo germogliando in architetture di stalattiti e stalagmiti che talvolta si incontrano in un bacio che ne suggella il costante lavoro. Sculture naturali che mergono dalle concrezioni, che si tuffano negli specchi d’acqua. E poi il silenzio è rotto d’improvviso dal potente salto del fiume che si esibisce in tutto il suo spumeggiante vigore: una fragorosa cascata che offre uno spettacolo a dir poco ammaliante.
INFO: www.visitsandemetrio.it
Santo Stefano di Sessanio

(ph. Ilenia M. Melis)
La provincia dell’Aquila 7 luoghi da visitare
Tra curve sinuose in un alternarsi di placidi rilievi e piane variopinte, il borgo di Santo Stefano di Sessanio regala scorci unici con i suoi vicoli acciottolati popolati di botteghe brulicanti di vita. Un luogo dal fascino senza tempo in una terra d’Abruzzo permeata dalle tradizioni. Un susseguirsi di profili architettonici dal profumo antico, dalle forme che rimandano al Medioevo. Un borgo che conserva le testimonianze della supremazia medicea tra viuzze strette in cui si innalzano alte torri e porte ogivali che si aprono al passaggio dei viandanti.
Ed è facile perdersi tra i suoi vicoli, lasciarsi attrarre da angoli accoglienti dove mani sapienti hanno saputo convogliare tutto il proprio amore per uno dei borghi abruzzesi più belli d’Italia. Profumi che lasciano scie incantatrici; botteghe che espongono le tipicità del territorio tra legumi, dolci golosi e pungenti liquori; trame di lana che si intrecciano in tessuti che parlano delle origini pastorali dell’Abruzzo tra stazioni di riposo e transumanze.
Rocca Calascio

(ph. Ilenia M. Melis)
7 luoghi da visitare in provincia dell’Aquila
Continuando ad incedere lungo tornanti che si inerpicano sempre più lungo ruvide vette, eccoci giunti ai piedi di una fortificazione ferita dal tempo, Rocca Calascio, roccaforte tra le più alte e suggestive d’Abruzzo. Oltrepassato il piccolo borgo di Calascio, ci si inerpica per un’agevole salita di 3 km in cui la natura palesa tutta la sua asprezza. Giunti quasi a destinazione si iniziano a scorgere i profili della rocca avvolta da nuvole che regalano un’atmosfera dal sapore mistico. Il primo vero incontro è con la chiesa di Santa Maria della Pietà, candido santuario a pianta ottagonale che illumina il cammino di quanti salgono a Rocca Calascio.
ancora qualche passo e poi la fortificazione emerge tra le rocce disegnando la propria sagoma nel cielo scintillante. Il castello di Rocca Calascio è lì che domina sfacciato la vallata in un gioco di luci e ombre in cui il sole si fa ardito complice. Che sia con un cielo plumbeo o un caldo tramonto, questo scorcio vi rimarrà nel cuore attanagliandosi ai ricordi più belli che potrete riportare a casa da questo viaggio nella provincia dell’Aquila.
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Bominaco

(ph. Ilenia M. Melis)
Itinerario alla scoperta della provincia dell’Aquila
Questa terra non ha certo nulla da invidiare alle altre regioni d’Italia, soprattutto quando si parla di arte; e la cosiddetta Cappella Sistina d’Abruzzo ne è una sorprendente testimonianza. Siamo nell’altopiano di Navelli, a Bominaco, dove sorge l’Oratorio di San Pellegrino, una piccola cappella che per l’unicità delle sue rappresentazioni è stata dichiarata Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’Unesco.
L’austerità dei suoi esterni può trarre in inganno i visitatori che qui giungono attratti dagli echi di tanta popolarità; ma, varcata la porta d’ingresso, al divampare delle luci, i variopinto ciclo di affreschi rende onore a questa perla d’Abruzzo. Una narrazione per immagini che si spiega con i suoi personaggi, ognuno intento nelle proprie opere. Tre registri in cui si evocano le storie dell’infanzia di Cristo, scene di Passione, del Giudizio Universale, storie si San Pellegrino (santo le cui spoglie furono trasferite a Bominaco tra il III e il IV secolo d.C.) e simboli legati al Calendario.
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Navelli

(ph. Ilenia M. Melis)
Angoli più belli d’Abruzzo
Il nostro viaggio in Abruzzo tra i 7 luoghi da visitare in provincia dell’Aquila volge al termine, ma non prima di aver toccato il borgo medievale di Navelli.Qui le ferite del terremoto si fanno più profonde; le case esibiscono le proprie crepe, offrendosi talvolta nell’umiltà di macerie in cui giacciono ricordi e speranze infrante. Ma nonostante tutto Navelli non si è mai arresa; e passeggiando tra i suoi scoscesi vicoli è tutta una frenesia di donne e uomini che, come api operaie, desiderano restituire l’antico splendore al borgo abruzzese dello zafferano.
Sì, perché è proprio per queste valli che, coraggioso e inarrestabile come il suo popolo, sboccia il delicato fiore dello zafferano: una corona di piccoli petali violacei che custodiscono quegli stigmi color cremisi che lo annoverano tra le spezie più costose del mondo. Una coltivazione che fa della pazienza la sua prerogativa e che trova il proprio impiego nella cosmesi ma soprattutto in una cucina che si tinge di giallo oro. E quindi perché non onorare tanta sapienza degustando le prelibatezze della piana di Navelli; una sosta all’Antica Taverna di Navelli vi regalerà intense sensazioni tra corroboranti zuppe di ceci, dolci creme allo zafferano e nidi di chitarrine fatte a mano.
Si conclude qui il nostro itinerario alla scoperta della provincia dell’Aquila; per altri luoghi meravigliosi da vedere in Abruzzo potete consultare la sezione dedicata sul sito alla voce Viaggi (qui).
Appuntamento alla prossima meta da scoprire in Italia.
Ilenia Maria Melis

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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