L’arte di Filippo de Pisis in mostra a Palazzo Altemps – Al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps, Filippo de Pisis, una mostra che omaggia la sensibilità pittorica dell’artista ferrarese sottolineandone il ruolo di protagonista della pittura italiana durante le due guerre. Un ventaglio di dipinti che, tra carte ed acquerelli, restituisce il ritratto di un poeta e pittore dal talento versatile, dalla vasta cultura, instancabile viaggiatore che non ha mai ceduto agli stilemi delle correnti artistiche.
Al Museo Nazionale Romano va in scena l’arte di Filippo de Pisis in una mostra che, fino al 20 settembre, dialogherà con la collezione di arte antica di Palazzo Altemps a Roma. Un omaggio a de Pisis, poeta ed artista a tutto tondo la cui scrittura ha sempre sotteso la sua arte pittorica.
Un’esposizione che illustra, attraverso un’accurata selezione di opere, la vicenda creativa di de Pisis; statue di dei a cui si accostano disegni su carta e acquerelli di Filippo de Pisis; oli in cui il frammento scultoreo è inserito in paesaggi reali o metafisici che riecheggiano la passione per l’archeologia.
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Filippo de Pisis in pillole

L’arte di Filippo de Pisis in mostra a Palazzo Altemps
Luigi Filippo Tibertelli de Pisis, noto comunemente come Filippo de Pisis (Ferrara 11 maggio 1896 – Brugherio 2 aprile 1956) è stato un artista protagonista del Novecento che lambì solo le correnti artistiche del tempo. Nella città natale, de Pisis si dedica alla pittura; un interesse ed una passione che lo spingono a vivere in varie città italiane ed europee, da Roma a Parigi, da Venezia a Londra, sempre alla ricerca di nuovi contesti artistici.
È a Roma che tra il 1919 ed il 1924 de Pisis inizia ad affermarsi come pittore; storie del passato che sfilano accanto alle opere di Giorgio De Chirico in mostre e gallerie d’arte.
Ma è il periodo parigino a rappresentare per Filippo de Pisis la maturità artistica; questi gli anni delle sue tele più celebri come La grande natura morta con lepre o La natura morta con conchiglie.

Olio su cartone telato, 50,2 × 70,8 cm
Milano, Collezione Augusto e Francesca Giovanardi
Foto di Alvise Aspesi
© Filippo de Pisis by SIAE 2019
L’arte di Filippo de Pisis in mostra a Palazzo Altemps
Temi che ricorrono alternandosi a paesaggi urbani e nudi maschili (1925-1939).
Dopo un soggiorno a Londra, de Pisis rientra in Italia stabilendosi a Milano; si sposta ancora in diverse città italiane prima di trasferirsi a Venezia dove si lascia ispirare dalla pittura dei maestri veneziani del XVIII secolo. A Venezia la XXV Biennale gli dedica una sala personale in cui espone trenta opere del periodo compreso tra il 1926 ed il 1948; candidato al Gran Premio, viene scalzato, perché omosessuale, da Giorgio Morandi.
Sottoposto ad elettroshock durante un ricovero neurologico, rimane semi-paralizzato; la malattia gli impedisce di lavorare. Con l’aggravarsi delle sue condizioni, l’artista muore il 2 aprile 1956 a Brugherio.
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La mostra a Palazzo Altemps

Olio su tela, 73 × 38,2 cm
Musée de Grenoble
Ph. J.L. Lacroix
© Filippo de Pisis by SIAE 2019
Una selezione di opere che coprono trent’anni di ricerca artistica di Filippo de Pisis, un artista ancora non completamente riconosciuto per il suo valore nonostante abbia goduto, in vita, del favore della critica.
Una mostra che segue la tappa milanese e che, nella cornice di Palazzo Altemps, mette in luce l’interesse profondo dell’artista per la cultura antica e la statuaria greca e romana. Un dialogo sfuggente alla ricerca di relazioni, di interpretazioni e letture dell’archeologia; disegni limpidi di un passato che rivive in sintonia con l’antico. Esempio emblematico, Le cipolle di Socrate, dipinto del periodo parigino di ispirazione metafisica che risente della poetica di De Chirico. Una scultura classica, acefala, è accostata a delle cipolle rosse; sullo sfondo, Socrate cammina silenziosamente verso la riva.

Olio su tela, 60 × 50 cm
Collezione privata
© Filippo de Pisis by SIAE 2019
L’arte di Filippo de Pisis in mostra a Palazzo Altemps
Suggestioni tra pittura e scrittura, prove astratte (Filippo de Pisis, Natura morta occidentale, 1919); nature morte in un gioco di rimandi che ribalta l’ordine delle cose; pennellate suadenti in cui il paesaggio si fa espressione artistica di uno stato d’animo. Soggetti umani, ritratti, esaltazioni del nudo virile; elementi pittorici trasposti su carta in schizzi in cui il disegno si interseca con la pittura andando a completarla, ad arricchirla. Non disegni preparatori, ma un terreno in cui de Pisis si muove parallelamente al mestiere di pittore.

Acquarello, 33,2 × 25,2 cm
Torino, GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Gabinetto Disegni e Stampe.
Su concessione della Fondazione Torino Musei
Studio fotografico Gonella
© Filippo de Pisis by SIAE 2019
Uno stile in continuo divenire che risente fortemente dello stato psicofisico dell’artista andandone a segnare un’arte che diviene attuale; tratti che si semplificano facendosi quasi rarefatti. Opere in cui gli oggetti protagonisti, pur essendo familiari, vivono inquietudini e melanconie.
Ilenia Maria Melis
Filippo de Pisis
Museo Nazionale Romano Palazzo Altemps
piazza di S. Apollinare, 46 – Roma
fino al 20 settembre 2020
www.museonazionaleromano.beniculturali.it
CATALOGO DELLA MOSTRA EDITO DA ELECTA

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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A costo di fare la figura dell’ignorante, devo confessare che non conoscevo questo artista; ma mi piacciono molto le foto delle sue opere, trasmettono una enorme sensibilità!
Tranquilla, sapessi quante cose non conosco io; ogni mostra, ogni viaggio, sono una scoperta, qualcosa in più che imparo. Per quanto riguarda la mostra di de Pisis, mi ha sorpreso per la profondità delle sue opere. Consigliatissima