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Le linee del tempo degli Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo Dorato

    mostra Egizi Etruschi Centrale Montemartini

    Egizi Etruschi, Da Eugene Berman allo Scarabeo Dorato, una mostra che nasce dall’idea di mettere a confronto due civiltà, quella egizia e quella etrusca, traendo spunto dai recenti scavi presso Vulci che hanno portato alla luce numerosi preziosi databili tra VII e III secolo a.C. A questi si sommano reperti egizi unici dalla Collezione Berman, nucleo fondamentale della mostra, e le collezioni ottocentesche di Augusto Castellani e di Giovanni Barracco, padri del collezionismo archeologico.

    Testa di leone in basalto, Egizi Etruschi mostra
    Testa di leone in basalto
    Le linee del tempo degli Egizi Etruschi Da Eugene Berman allo Scarabeo Dorato, mostra Centrale Montemartini

    In occasione dei venti anni dalla riapertura del Museo, il nuovo spazio espositivo di 250 mq, ha inoltre donato nuova vita a reperti già presenti nel precedente allestimento quali i sarcofagi, rappresentazione dell’arte funeraria antica, i ritratti romani, tra cui spicca il Togato Barberini, e la tomba di Crepereia Tryphaena, rinvenuta nel 1889 durante i lavori di scavo delle fondamenta del Palazzo di Giustizia di Roma.

    Nel percorso espositivo della mostra si innestano elementi delle collezioni dei Musei Capitolini e del Museo Barracco che ben riconducono al clima di collezionismo ottocentesco che vide tra i protagonisti Castellani e Barracco, personaggi che fecero molto per le collezioni capitoline; entrambi nati nel 1829, raccolsero un gran numero di opere d’arte, il primo più orientato verso l’etrusco, il secondo più verso l’egizio, per poi donarle in punto di morte ai musei della Capitale.

    Volto Egizio, Coll. Berman, mostra Egizi Etruschi
    Volto Egizio, Coll. Berman
    Le linee del tempo degli Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo Dorato, mostra Centrale Montemartini

    Accanto a questi si accostano gli oggetti donati nel 1952 alla Soprintendenza per i Beni archeologici dell’Etruria meridionale dal collezionista, illustratore e scenografo Eugene Berman; questi mostrano l’occhio con cui l’uomo guardava all’arte egizia ed a quella etrusca. Un modo di interessarsi al collezionismo del tutto particolare tramite una passione smodata verso le maschere, i vasi di pietra, l’alabastro, le stoffe copte, mezzi con cui le civiltà antiche dialogavano con il contemporaneo.

    250 pezzi di pregio che costituiscono un nucleo unico che permette di meglio comprendere il contesto e gli aspetti culturali di due grandi civiltà come quella Egizia e quella Etrusca.

    Due civiltà che si incontrano attraverso due mediatori, i fenici ed i greci, vettori di collegamento per le culture mediterranee; i periodi di incontro furono fondamentalmente due, tra la fine dell’VIII secolo lungo tutto l’Orientalizzante, ed il III secolo a.C. A questi periodi risalgono gli amuleti con Bes, gli scarabei egizi, tra cui citiamo quello recante nel retro il cartiglio di Bocchoris, sovrano egizio che rimase al potere per pochi anni ma che affascinò la committenza occidentale, in particolare quella etrusca che gli dedicò una tomba a Tarquinia.

    2 - Fibula a disco_Tomba degli Ori da Vulci
    Fibula a disco, Tomba degli Ori da Vulci
    Mostra Le linee del tempo degli Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo Dorato

    Il percorso si apre con i volti che Berman, collezionista e scenografo, aveva selezionato in Egitto nel corso dei suoi viaggi. La linea del tempo prosegue con il periodo tolemaico; non a caso, proprio la Centrale Montematini, ospita uno splendido ritratto di principessa tolemaica come Iside. La mostra si snoda dal fascino che l’Egitto esercitò sugli intellettuali dell’Ottocento per poi proseguire attraverso i simboli e le ideologie che accomunavano le due civiltà come gli emblemi del potere, il carro, il bastone del comando che ritorna sia in Egitto che in Etruria, l’oro metafora di immortalità, di incorruttibilità del corpo, le divinità, le rotte degli aromi e dei profumi che arrivavano dall’Arabia.

    Il fascino d’una collezione sta in quel tanto che rivela e in quel tanto che nasconde della spinta segreta che ha portato a crearla” (Italo Calvino, Collezione di sabbia, 1984)

    A chiudere il cerchio, un riferimento all’attività del Comando Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale, con l’esposizione al pubblico del prezioso corredo funerario della Tomba dello Scarabeo dorato, rinvenuta a Vulci nel 2016 grazie all’attività di contrasto agli scavi clandestini dell’Arma.

    Ilenia Maria Melis

    Egizi Etruschi. Da Eugene Berman allo Scarabeo dorato

    fino al 31 ottobre 2018

    Centrale Montemartini

    Via Ostiense, 106 – 00154 Roma

    www.centralemontemartini.org

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