All’Accademia di Francia a Roma quarto ed ultimo appuntamento del ciclo UNE con la mostra, curata da Chiara Parisi, Le numerose irregolarità, un dialogo, un corpo a corpo complice, tra due artiste, due donne dall’estrema sensibilità e passione, Katharina Grosse e Tatiana Trouvé, in grado di ribaltare gli spazi di Villa Medici espandendo la propria arte oltre i confini culturali, suggellando così la nuova vita dell’Accademia.

Accademia di Francia Villa Medici (ph. Ilenia M. Melis)
La conclusione di un ciclo che si fa occasione per aprire un dialogo inaspettato e del tutto inedito in grado di unire progetti differenti, all’apparenza distanti tra loro, eppure così vicini e complementari.
Viaggio nella mostra
Spazi divisi, sdoppiati, dalle opere di Katarina Grosse e poi abitati, in un secondo momento, dall’arte di Tatiana Trouvé, in una fusione di pittura multicolore, disegno e forma; se per la prima la pittura è membrana che divide, per la seconda lo spazio è esaltato dall’oggetto reinterpretato e ri-contestualizzato. Elementi narrativi che abbandonano la tela per invadere il paesaggio divenuto involontaria superficie pittorica; forme ed assemblaggi che perdono la loro consuetudine ritrovandosi fusi assieme ad altri, che acquistano per il visitatore una nuova vita che si allontana dalla consueta familiarità.

Le numerose irregolarità – Accademia di Francia Villa Medici (ph. Ilenia M. Melis)
Le opere
Un percorso espositivo che si apre come un viaggio con le opere di Tatiana Trouvé, costruzioni che evocano capanne composte che portano alla mente migrazioni tra l’antico ed il moderno (Somewhere In The Solar System e The Great Atlas of Disorientation); capanne cosmiche che fanno parte ad un uomo che appartiene al mondo; capanne fragili, realizzate in bronzo e rame, che narrano il concetto di esistenza umana. A far da cornice, teli di seta in cui l’utilizzo del colore è traccia tangibile di pitture ormai scomparse; così, nella seta candida si palesano macchie di verde con cui Katharina Grosse riproduce in maniera fluida l’architettura di Villa Medici modificandone lo spazio, moltiplicandolo tra i ricordi ed imprimendolo nella memoria. Lavori in connessione che dividono le sale pur interagendo con le stesse.
Emozioni che travolgono il pubblico
Una compressione del tempo e dello spazio resa per emozioni che anche il pubblico può vivere lasciandosi travolgere dal turbinio di sensazioni che colori e forme generano nell’animo.

Le numerose irregolarità – Accademia di Francia Villa Medici (ph. Ilenia M. Melis)
Tappeti di colore che dialogano con l’esterno dell’Accademia, che si si espandono oltre i limiti con gradazioni accattivanti su cui giace la spoglia variopinta di un pino marittimo vittima del tempo; colori, luci, strutture in grado di mutare la materia trasformandone la natura grazie ad un fiume di colore che scorre lungo la scalinata della Villa (Ingres Wood).

Le numerose irregolarità – Accademia di Francia Villa Medici (ph. Ilenia M. Melis)
Le numerose irregolarità: contrasti e ispirazioni
Un contrasto di lavori tra le due artiste che si risolve nell’opera ispirata ad Alighiero Boetti, uno dei più importanti esponenti del movimento di Arte Povera e di Arte Concettuale: aste metalliche che tracciano un percorso ispido nello spazio, che lo attraversano in un passaggio simulato della Manica (Wander Lines e Les Indéfinis). Lavori che Tatiana Trouvé cristallizza nel loro stato indefinito tra lastre di plexiglas che sembrano custodire l’opera donando un senso di provvisorietà.

Le numerose irregolarità – Accademia di Francia Villa Medici (ph. Ilenia M. Melis)
Le numerose irregolarità si dimostra essere una mostra costruita tra confronti artistici, tra contrasti tra forma e colore, tra istinto e riflessione, in cui perdersi lasciandosi avvolgere dalle visioni multiformi là dove la pittura si espande in connessione con la potenza dell’oggetto.
Ilenia Maria Melis
Le numerose irregolarità
Accademia di Francia a Roma – Villa Medici
fino al 29 aprile 2018
viale Trinità dei Monti, 1 – 00187 Roma

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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