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Le sinestesie sensoriali di Annalia Amedeo tra natura, storia e arte

    dettaglio porcellana design Angeliche Farfalle

    Ci sono mostre che incantano, che parlano la lingua universale dell’arte, di un’arte candida, delicata, ancestrale, che ha origine in tempi antichi in cui il mito era l’interpretazione precipua per eventi altrimenti inspiegabili: Sinestesie. Natura, storia, arte di Annalia Amedeo è una di queste, una fusione, un incontro in cui la porcellana si combina al design in un gioco di sinestesie che suscitano più percezioni simultaneamente, dove la luce incide le superfici ed è possibile tuffarsi in tappeti erbosi che sembrano emanare odori.

    Vieni tu dal cielo profondo o sorgi dall’abisso, Bellezza? (Charles Baudelaire)

    Annalia Amodeo, Verso 2017

    Annalia Amedeo, Verso, 2017; installazione di 38 elementi, porcellana paperclay, sali metallici (dettaglio)

    La ceramica si fonde con il liberty

    Una personale che invaderà di ulteriore bellezza la Casina delle Civette di Roma fino al 21 gennaio 2018 accostando i suggestivi arredi, gli elementi Liberty e le variopinte vetrate di questo scrigno del Novecento ai lavori raffinati in porcellana dell’artista. Una raccolta dei lavori di Annalia Amedeo che indaga tre filoni espressivi, la natura, la storia e l’arte. Si aprono così spazi in cui l’elemento naturale diviene protagonista facendosi decorazione che riporta alla mente il contorcersi delle foglie, di petali di creta che si accostano l’uno all’altro dando vita a superfici delicate e sinuose (Oblations). Luoghi in cui la storia è narrata dai fossili, espressione tangibile della stratificazione della memoria; non imitazioni magistralmente costruite, ma interpretazioni di un’idea che si lega intrinsecamente alle origini del mondo (Memoria Fossile). Sovrapposizioni di stati temporali frutto di un lavoro lento che nasce dalla reminiscenza, da tracce ed esperienze rese nel discorso artistico; tracce di vita lievi di un operare che si spinge sino all’arte rielaborando statue di Veneri trasposte in maschere capaci di raccontare sofferenze e deliri della vita che fugge (Come tu mi vuoi).

    Annalia Amedeo, Memoria fossile # 3 Gres autosmaltante, porcellana, smalto oro (sin), Porcellana, sali metallici (dx); Cm 45x42x31,5; 2017

    Annalia Amedeo, Memoria fossile # 3 Gres autosmaltante, porcellana, smalto oro (sin), Porcellana, sali metallici (dx); Cm 45x42x31,5; 2017

    Metamorfosi della poetica di Annalia Amedeo

    Metamorfosi ricorrenti nella poetica di Annalia Amedeo, nelle sue opere che sanno emettere sinergie sensoriali che avvolgono l’animo.

    Foglie ceramiche che emergono dalla natura facendosi elemento principe per intessere un discorso di intrecci, di sentimenti, di stati d’animo; le pareti si popolano di un rigoglioso fogliame che muta in fiore lungo un percorso di vita che porterà a percorrere strade non battute (Verso). Offerte di bellezza di un seme che si avvolge là dove la porcellana si congiunge al gres.

    In un percorso narrativo che ha origini nell’antichità anche l’uomo si ritaglia un proprio spazio fatto di storie  ed esperienze greche in cui maschere femminee vengono manipolate per dar voce ai volti; una voce che parla sofferenza, di bellezze sfregiate, intrappolate in un mutismo crudele, spettro di una sofferenza che fa contrasto con l’avvenenza del volto classico. Angeliche farfalle in cui la metamorfosi è sospesa nell’incertezza della direzione da seguire.

    Annalia Amodeo, Angeliche Farfalle - Orizzonte Cultura

    Annalia Amedeo, Angeliche Farfalle #4, 2017; porcellana, porcellana paperclay, sali metallici, fettuccia in velluto rosso

    Una materia espressiva

    Percezioni, volumi e soavità che rimandano al mito, a quella bellezza classicheggiante nata dalle fredde volumetrie dei marmi, da terre aride che si plasmano sotto mani sapienti in grado di donare grazia e vitalità. Le dita muovono sicure, leggere, agili, ammorbidiscono le superfici, le assottigliano donando vibrazioni emozionali e trasparenze impensabili da cui filtra la luce. Una materia che ha il privilegio di divenire espressiva, a cui Annalia Amedeo riesce a conferire una magia capace di ipnotizzare lo sguardo attonito del visitatore attratto dalla sinuosità, dalla levigatezza e dalla leggiadria di una massa che diviene quasi irriconoscibile se rapportata con le consuete realizzazioni ceramiche. Poesie sensibili mutate nella forma e suggellate per l’eternità nel fuoco di Prometeo.

    Annalia Amedeo, Particolare di Oblations Porcellana paperclay, finitura bisquit; Cm 11x80x60; 2015

    Annalia Amedeo, Particolare di Oblations Porcellana paperclay, finitura bisquit; Cm 11x80x60; 2015

    Una materia vissuta con trasporto riportando sentimenti ed emozioni che permettono ad ogni opera di essere simile ma al contempo dissimile l’una dall’altra, in cui il candore si tinge di vita e spiritualità per mezzo di incursioni sanguigne e cerulee.

    Le suggestioni della Casina

    E perdendosi nelle stanze della Casina quasi si avverte il crepitio del camino che accoglie i tronchi animati da foglie in cui delicate cromaticità ravvivano la purezza della porcellana: forme accoglienti che hanno perso la loro funzione primaria ospitando un elemento estraneo. Come non lasciarsi mordere dalla curiosità visitando il piccolo studio d’artista arredato con calchi, forme e colori che sottintendono lavori che avranno parola nel futuro prossimo!

    Annalia Amodeo, Come tu mi vuoi - Orizzonte Cultur

    Annalia Amedeo, Come tu mi vuoi, 2015; porcellana, porcellana paperclay, sali metallici

    Stati dell’essere percorsi in una metamorfosi sensitiva che fluisce tramite una porcellana a cui Annalia Amedeo dona una vita fatta di ricordi, parole, emozioni, sofferenze rese in un contorcersi materico che valica la fantasia colpendo al cuore.

    Ilenia Maria Melis

    ANNALIA AMEDEO

    Sinestesie. Natura, Storia, Arte

    a cura di Elena Paloscia

    Musei di Villa Torlonia – Casina delle Civette

    Via Nomentana, 70 – Roma

    www.annalia-amedeo.it

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