Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia – A Roma, ubicata lungo la via Nomentana, sorge una tra le ville nobiliari romane più belle della Capitale, un tempo residenza privata romana di Benito Mussolini, Villa Torlonia. Circondata da un verdeggiante parco in cui il canto degli uccellini allontana lo strombazzare dei clacson, una elegante villa nobiliare, realizzata dall’architetto Giuseppe Valadier, che si compone di diverse strutture: scopriamole insieme!
Un po’ di storia di Villa Torlonia

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Oltrepassato il cancello che affaccia su via Nomentana a Roma, si accede ad uno dei polmoni verdi della Capitale, Villa Torlonia, una delle ville nobiliari romane, nonché splendido complesso neoclassico realizzato dall’architetto Giuseppe Valadier. Una Villa composta da più strutture che lega la sua origine, dapprima ai Pamphilj, poi ai Colonna ed infine ai Torlonia.
Giunta dalla Francia intorno al 1750, la famiglia Torlonia acquista la Villa; i lavori di ristrutturazione vengono affidati da Giovanni Torlonia (1754-1829) all’architetto Giuseppe Valadier, figlio di Luigi Valadier. All’architetto l’arduo compito di rimaneggiare il Casino dei Principi ed ampliare l’edificio padronale, il Casino Nobile. Questi interviene anche nel giardino organizzandolo per viali simmetrici convergenti in direzione degli edifici; per l’arredamento degli interni si pensa ad opere d’arte provenienti da scavi o acquistate da collezioni.
Alla morte del principe Giovanni l’eredità della Villa passa nelle mani dei tre figli maschi; è, però, il figlio Alessandro ad avviare, nel 1832, un nuovo processo di restauro del complesso sotto la direzione del novarese Giovan Battista Caretti (1808-1878). Viene così ampliato il Casino Nobile e vengono inseriti elementi decorativi all’interno del giardino (i Falsi Ruderi, il Tempio di Saturno, per citarne alcuni). Pittori, scultori ed architetti si alternano nelle fabbriche della Villa: a Quintiliano Raimondi (1794-1848) si devono il Teatro e l’Aranciera (oggi chiamata Limonaia); mentre a Giuseppe Jappelli (1783-1852), la sistemazione dei giardini con la realizzazione della Torre Moresca.

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Un progetto dalla portata quasi monumentale che culmina nel 1842 con l’erezione di due Obelischi in granito rosa fatti scolpire a Baveno e dedicati dal principe Alessandro Torlonia ai genitori. Le vicissitudini familiari di Alessandro portano, però, la Villa a cadere nell’oblio perdendo sia il fascino, sia la primaria destinazione a ritrovo per eventi mondani. Alla morte del principe, la figlia Anna Maria mantiene l’immenso patrimonio dedicandosi però alle opere di beneficenza. Solo con l’avvento di Giovanni jr nel 1901, nipote di Alessandro Torlonia e figlio di Anna Maria e Giulio Borghese, viene rilanciato il nome della famiglia; un progetto che ha inizio con il ripristino ed il restauro della Villa: fra tutti, la trasformazione della Capanna Svizzera nella Casina delle Civette. In questo suggestivo luogo da favola, risiede il principe che, nonostante la giovane età, diviene sempre più desideroso di una vita solitaria, ma anche ossessionato dalle civette.
Nel 1925 la Villa diviene residenza di Benito Mussolini che vi permane anche dopo la morte del principe, fino al 1943. Risale al giugno 1944 l’occupazione del complesso da parte del comando anglo-americano che qui rimane fino al 1947 provocando innumerevoli danni. Quando la Villa torna nelle mani dei Torlonia, questi provvedono al risanamento solo di alcune strutture.
Ad oggi, aperta al pubblico e sotto la tutela del Comune di Roma, presenta ancora zone che cadono parzialmente in rovina ed avvolte dalla vegetazione; questo, però, non toglie fascino a Villa Torlonia, un luogo magico che suggerisce angoli da ammirare e scoprire ad ogni visita.
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Il Casino Nobile

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Il Casino Nobile rappresenta l’edificio principale della Villa di via Nomentana a Roma; esempio di architettura neoclassica, presenta colonne, portici laterali ed un frontone in terracotta raffigurante il trionfo di Bacco opera di Rinaldo Rinaldi, allievo di Antonio Canova.
Un palazzo nobiliare di due piani in cui gli arredi dovevano mettere in luce il prestigio dei Torlonia. Oggi, all’interno del Casino, sono esposte sculture provenienti dal parco o da edifici della Villa che vanno a ricostruire, assieme ai mobili d’epoca, l’idea dell’originario arredo. Centinaia le opere accumulate dalla famiglia Torlonia nel corso dell’Ottocento; molte di queste sono tutt’ora conservate belle proprietà Torlonia come Villa Albani in via Salaria, Palazzo Giraud a via della Conciliazione e, soprattutto, nel Palazzo di via della Lungara destinato a divenire il Museo Torlonia di arte antica.

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Il percorso museale oggi allestito all’interno del Casino Nobile di Villa Torlonia permette di apprezzare il livello elevato della committenza Torlonia capace di accostare pregevoli opere antiche provenienti da acquisti e scavi archeologici ad altre ideate da noti artisti, come Antonio Canova che qui troverà ispirazione per le proprie sculture.
Nucleo centrale del Casino è sicuramente la sala da ballo, attorno alla quale sono disposte le stanze (in altezza comprende ben due piani). Attualmente la sala è visibile a seguito all’intervento di Giovan Battista Caretti che, pur conservando nell’impianto architettonico l’impostazione data da Giuseppe Valadier, modificò l’atmosfera sobria e luminosa (grazie all’ausilio di specchi che amplificavano la luce) della sala arricchendola di dorature, stucchi, dipinti e marmi. La resa, seppur in un trionfo di ricchezza, rende la sala da ballo più opprimente ma regala un effetto complessivo di grande fasto. Il pavimento, oggi in marmo, era decorato da un mosaico policromo copia del mosaico nilotico di Palestrina ma trasportato nel 1888 nel Palazzo Torlonia di piazza Scossacavalli.

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Dei, eroi, poeti ed artisti si affollano nelle decorazioni del Casino Nobile in un alternarsi di storie e leggende che suscitano meraviglia e fascinazione e tra cui spiccano copie di esemplari di pregio come la scultura in ghisa della Diana gabina, replica del marmo rinvenuto nel 1792 da Gavin Hamilton negli scavi effettuati per Marcantonio IV Borghese nell’antica città di Gabii ed ora conservata al Museo del Louvre.

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Una delle sale più ricche e fastose del Palazzo è la Sala di Bacco, interamente affrescata, con le Storie di Bacco, le Stagioni ed i tre Continenti, da Francesco Podesti (1800-1895) all’interno di una struttura decorativa a grottesche dipinta da Giovan Battista Caretti.
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La Casina delle Civette

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Progettata dapprima da Giuseppe Jappelli in forma di Capanna Svizzera, fu ampliata nel 1908 quando il principe Giovanni Torlonia decise di risiedervi. La Casina prese, così, le sembianze di un piccolo edificio medievale al quale, tra il 1916 ed il 1920, furono aggiunti porticati, logge ed elementi decorativi. Gli interni furono parallelamente adornati con dipinti, mosaici, stucchi, maioliche, ma soprattutto con splendide vetrate policrome dalle complesse raffigurazioni.

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Entrando nella Casina delle Civette si ha la sensazione di addentrarsi in un luogo magico in cui le vetrate creano giochi di luci ed ombre carichi di intanto: Pavoni, uccelli Migratori e Civette ti osservano e ti guidano in un viaggio dai sapori mistici.

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
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Il Casino dei Principi

Le ville nobiliari romane, Villa Torlonia
Due Sfingi alate accolgono il visitatore che fa ingresso al Casino dei Principi; il complesso si presenta come un edificio in stile neo-cinquecentesco, opera di Giovan Battista Caretti. Dipendenza del Casino Nobile, a cui è tutt’oggi collegato tramite una galleria, attualmente è sede, al primo piano, dell’Archivio e della Biblioteca della Scuola romana, mentre, gli altri due piani, sono adibiti ad ospitare mostre d’arte.
Anticamente utilizzato per convogliare gli ospiti provenienti dalle vie limitrofe, il Casino presentava solo il piano nobile decorato ed utilizzato per rappresentanza, mentre il pian terreno ed il piano superiore erano adibiti a funzioni domestiche. Pochi gli affreschi rimasti intatti, mentre si sono completamente persi quelli inerenti l’antica Grecia e l’antica Roma.
Questa breve passeggiata per Villa Torlonia è giunta al termine; per un attimo ci ha permesso di fuggire dai problemi che ogni giorno ci affollano la mente e ritagliarci un momento di svago. Appuntamento al prossimo angolo di Roma da scoprire insieme.
Ilenia Maria Melis
Villa Tolonia
via Nomentana, 70 – Roma

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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