Mortali Immortali, i tesori del Sichuan ai Mercati di Traiano di Roma – Ai Mercati di Traiano di Roma un incontro tra due civiltà, l’Impero Romano e il popolo Shu, in Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina: un percorso straordinario nella vita sociale e nel mondo spirituale dell’antico popolo Shu, artefice di una civiltà unica.
Mortali Immortali, i tesori del Sichuan ai Mercati di Traiano di Roma, un viaggio in una civiltà, all’apparenza così lontana, attraverso opere eccezionali databili dall’età del bronzo (II millennio a.C.) fino all’epoca Han (II secolo d.C.). Bronzi, ori, giade e terrecotte alla scoperta di un’antica civiltà cinese.
Le origini del popolo Shu

Lunghezza 138 cm, larghezza 85 cm, altezza 66 cm
Un fil rouge che lega le origini di Roma a quelle del popolo Shu: la comune nascita lungo le sponde di un fiume, culla di civiltà, miccia che innesca storie lunghe secoli. Un evento che comprime il tempo avvicinando due civiltà distanti secoli; e così, come le origini di Roma sono legate al Tevere, così quelle del popolo Shu sono legate allo scorrere del Yangtze, il Fiume Azzurro. Uno scorrere fluido che traccia il percorso seguito dalla mostra; a cui si ispira la sorprendente istallazione dorata posta all’ingresso dei Mercati di Traiano: un dragone cinese accoglie i visitatori invadendo lo spazio centrale della Grande Aula. Qui campeggia la grande Maschera di bronzo con occhi sporgenti, un unicum ritenuto dagli studiosi conforme all’aspetto di Canvong, antenato dell’antica gente Shu, caratterizzato proprio da occhi sporgenti (1600-1046 a.C.).
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La cultura religiosa

Un susseguirsi di opere che colpiscono per l’inestimabile valore artistico e per una storia che copre un lungo arco temporale passando dal 1600 a.C. sino a giungere al 220 d.C., anno di scomparsa della cultura Shu. Una popolazione profondamente permeata da una religiosità che si fa espressione di armonia, di rapporto tra il divino e la natura; interrotta solo dalla conquista di quella consapevolezza della natura umana che frantuma equilibri universali.
Un universo divino a cui fanno da guida gli oggetti rinvenuti nei siti di Sanxingdui e di Jinsha e nel cimitero di Shuangyan: maschere bronzee, solenni figure interpretate come sovrani, il Sole, gli uccelli immortali, gli alberi sacri che congiungono l’umano con il divino in uno dialogo potente. Simboli che lasciano intendere un credere nella vita oltre la morte, una prosecuzione dell’essere nell’aldilà.
La vita quotidiana

Non solo bronzi e ori, ma anche oggetti di uso comune in una varietà di utensili che spaziano dai raffinati recipienti in legno laccato sino ai ritratti su mattone, particolari forme espressive dell’elevata produzione artigianale raggiunta nel corso della dinastia Han. Scene di vita quotidiana che mostrano la ricchezza del popolo Shu diviso tra agricoltura, allevamento, commercio ed artigianato.
Opere che vanno dal 316 a.C. al 220 d.C., provenienti da contesti cimiteriali, importanti sepolture, che testimoniano al contempo sia l’organizzazione raggiunta dalla società, sia le credenze sulla vita dopo la morte. Anime che per il popolo Shu non morivano mai e che pertanto dovevano essere servite come vive.
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Atteggiamenti di un popolo pacifico che viveva nell’equilibrio grazie al sapiente impiego delle proprie ricchezze ma che andò lentamente scomparendo nella cultura dell’epoca Han.

Mortali Immortali ai Mercati di Traiano è una mostra che assume i colori di uno scambio culturale tra Italia e Cina; uno scambio reciproco di civiltà, di storie lunghe secoli, in un confronto con l’immenso e spesso sconosciuto patrimonio culturale cinese. Un viaggio per approfondire una cultura distante eppure così affine alla nostra.
Ilenia Maria Melis
Mortali Immortali, tesori del Sichuan nell’antica Cina
Mercati di Traiano – Museo dei Fori Imperiali
Via Quattro Novembre, 94
fino al 18 ottobre 2019
Biglietto intero: 16 Euro (non residenti a Roma); 14 Euro (residenti a Roma)
Ingresso gratuito per i possessori di MIC Card

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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