Ovidio. Amori, miti e altre storie – In un dialogo tra poesia e arte, parole ed immagini, le Scuderie del Quirinale, in occasione della conclusione del Bimillenario Ovidiano, presentano Ovidio. Amori, miti e altre storie, una mostra che mette in luce il profondo scambio tra differenti linguaggi espressivi. Un percorso che si snoda attraverso 250 opere concesse in prestito da oltre 80 musei tra italiani e internazionali.
Ovidio, Amori, miti e altre storie, una mostra scandita da celebri capolavori provenienti da grandi collezioni come il Louvre di Parigi, gli Uffizi di Firenze o la National Gallery di Londra. Una narrazione che parte dalla vita del poeta romano in connessione con l’imperatore Augusto; un rapporto contrastato a causa dello spietato esilio che l’imperatore inflisse ad Ovidio sulle rive del Mar Nero. Un’esposizione che nasce al culmine di un progetto decennale intrapreso dall’Università di Padova e che ha visto il coinvolgimento di numerose discipline, spaziando dalla letteratura all’arte.
Ma chi era Ovidio?

Ovidio. Amori, miti e altre storie, Scuderie del Quirinale
Publio Ovidio Nasone (43 a.C. – 18 d.C.) fu uno dei poeti più prolifici dell’antichità; eccelso cantore di sentimenti universali, testimone dei momenti più cruciali della storia di Roma. Testimone di una rivoluzione innescata da Ottaviano, poi Augusto, che tramutò la Repubblica in un Impero che volgeva lo sguardo al passato. Mutamenti osteggiati dal poeta; fra tutti possiamo ricordare la cosiddetta rivoluzione dei costumi pubblici e privati, fortemente e pubblicamente combattuta dal poeta.
Noti i sui versi d’amore dedicati a Corinna, domina amata a cui è asservito nella sofferenza dell’infedeltà; l’Ars Amatoria, capolavoro della poesia erotica latina; le Metamorfosi, racconti che narrano oltre 250 miti contenenti curiose trasformazioni.
Ovidio e le Metamorfosi
Diversi gli autori, tra antichi e moderni, estimatori del poeta romano: Lucrezio ne stimava la leggerezza; così come Italo Calvino che nelle Lezioni americane lo citava quasi in ogni pagina. Una leggerezza che era sempre accompagnata da una capacità di narrare che rendeva quasi tangibili le suggestive metamorfosi descritte. Un esempio, la trasformazione del diadema di Arianna nella costellazione della Corona Boreale, dono di Dioniso alla sua sposa.
Un poema che ancora oggi affascina per la sua singolarità, un incanto che ha superato i secoli, le restrizioni del Cristianesimo che alla fine non riuscì a resistergli tentando di allegorizzare le sue storie. Interpretazioni che attraversano il tempo, storie che rapiscono il lettore che non riesce ad interrompere la lettura.
Ovidio, la mostra

Ovidio. Amori, miti e altre storie, la mostra alle Scuderie del Quirinale
La mostra Ovidio. Amori, miti e altre storie si presenta come un viaggio nel mondo ovidiano; in ogni sala si incontrano frammenti e colori, simboli trasposti in opere d’arte di incredibile valore. Un percorso espositivo che attraversa i secoli tra affreschi pompeiani, antichi testi e sculture imperiali, rappresentazioni delle storie ovidiane, opera di artisti dal Quattrocento al Seicento. Capolavori come la Venere pudica di Sandro Botticelli contrapposta ad una Venere a tutto tondo in un dialogo tra antico e moderno. Così la progenitrice del popolo romano viene celebrata quale dono degli dei alla bellezza.
Un viaggio nella mitologia
Un viaggio nella letteratura interpretata dall’arte in cui è possibile incontrare una dolce Leda ammaliata da Zeus in veste di cigno, o Ganimede, principe troiano rapito per la sua beltà.
Storie che si intrecciano affascinando l’avventore; storie del divenire in cui la mitologia è narrata per intrecci e suggestioni. Un racconto per immagini avvincente per le sue continue Metamorfosi.
Ilenia Maria Melis
Ovidio. Amori, miti e altre storie
Scuderie del Quirinale
Via XXIV Maggio, 16 – Roma
fino al 20 gennaio 2018

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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