Dopo un restauro durato dodici mesi apre al pubblico Palazzo Bonaparte a Roma, lo storico edificio conosciuto per il suo balconcino verde da cui la madre di Napoleone Bonaparte, Maria Letizia Ramolino, osservava lo scorrere della vita nella Capitale. Un nuovo polo di arte e cultura che diviene fruibile al pubblico grazie a Generali Italia in partnership con Arthemisia. Prossimo appuntamento il 6 ottobre con Impressionisti segreti, la grande mostra che vedrà opere di Renoir, Monet, Cézanne, Pissarro, Sisley e Gauguin mai concesse in prestito.
Letizia Ramolino Bonaparte
Lo scalpitio degli zoccoli si avvicina sempre più unendosi allo scricchiolio delle ruote delle carrozze che avanzano incessanti allo scorrere del giorno; da un balconcino un’aristocratica signora osserva questo crocevia di vite che brulicano nel cuore di Roma. Lei è Letizia Ramolino Bonaparte, ottuagenaria madre di Napoleone; il suggestivo balconcino fa invece parte della dimora in cui risiede la sua famiglia, un antico palazzo posto tra piazza Venezia e via del Corso da cui osserva curiosa le strade ormai impossibilitata ad uscire vista l’età.
Balconcino Madama Letizia, Palazzo Bonaparte Roma Decorazione balconcino Maria Letizia Ramolino
Molto tempo è passato da quei primi dell’Ottocento quando Madama Letizia abitava Palazzo Bonaparte; acquistato da Letizia Ramolino Bonaparte nel 1818 per 27.000 piastre d’oro, fu abitato dalla nobildonna fino alla sua morte avvenuta nel 1836. Successivamente il Palazzo fu ereditato dal nipote della donna, Camillo Bonaparte, per divenire, in seguito, proprietà dei marchesi Misciattelli.
Un balconcino per osservare la storia
Tutto è mutato a piazza Venezia dal tempo di Madama Letizia; sono sorti monumenti e vie. Sono stati costruiti il Vittoriano (1885-1932) e via dei Fori Imperiali (1924-1932); i cavalli non corrono più lungo via del Corso per il Carnevale Romano o per trainare le carrozze, ormai è passato anche il tempo dei filobus, dell’illuminazione a gas (1920). La piazza è divenuta il cuore pulsante di una Capitale, scelta come scenario prediletto per il grande Cinema: celebre la scena in cui Audrey Hepburn sfreccia in sella alla Vespa per le vie di Roma passando anche davanti a Palazzo Bonaparte.

E quel balconcino chiamato anche bussolotto sempre lì, ad osservare la storia, i suoi mutamenti, a resistere allo scorrere del tempo. Un balcone a loggia in cui la Madama amava ritirarsi; un piccolo salotto ornato finemente con decori floreali ispirati alla pittura pompeiana che dalle pareti si estendono sino al soffitto.
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Palazzo Bonaparte

A Roma, al numero 5 di piazza Venezia, uno scrigno barocco dall’elegante architettura e dagli interni finemente ornati, Palazzo Bonaparte. Progettato nel 1657 da Giovanni Antonio De Rossi per i marchesi d’Aste, racchiude una bellezza sontuosa che si sussegue stanza dopo stanza culminando nel bussolotto e nell’altana, la torretta che regala un affaccio privilegiato sulla Capitale.
Oltre il portone si apre l’ingresso che dà accesso alla scalinata che conduce al piano nobile. Qui, ad accogliere gli ospiti il Marte Pacificatore, copia in gesso di un’opera di Antonio Canova il cui originale in marmo è conservato, ironia della sorte, presso l’Apsley House, residenza londinese del duca di Wellington, vincitore di Napoleone a Waterloo. La monumentale scultura, seguendo un ideale di bellezza neoclassica, raffigura Napoleone nelle vesti di Marte Vincitore; l’uomo è nudo con la sola clamide militare appoggiata alla spalla sinistra. Stante, Napoleone sorregge con la mano sinistra l’asta, mentre nella destra reca il globo su cui poggiava una Vittoria alata.

Nove saloni si snodano al primo piano del Palazzo; affreschi, stucchi e decori in un dominare di rossi e ori che sorprendono passo dopo passo. Una piccola nicchia tra due stanze rivela una minuscola cappella ad affresco che avvolge in un firmamento luminoso sormontato da una colomba aurea in volo. Armonia e ricchezza dalle porte ai camini, dai festoni che adornano i soffitti alle pareti, in un gioco di trompe-l’œil che inganna l’occhio regalando incantevoli suggestioni.
Palazzo Bonaparte polo di arte e cultura grazie a Generali

Dopo l’importante restauro, Generali Italia apre le porte di Palazzo Bonaparte a Roma, che diviene, in partnership con Arthemisia, un nuovo polo di arte e cultura. Oltre 12 mesi di lavoro per rendere più funzionali gli ambienti interni del Palazzo esaltandone lo splendore decorativo. Uno scrigno del Barocco che, con i suoi 3 mila metri quadri di mosaici, affreschi e stucchi, accoglierà mostre ed aventi indirizzati ad un pubblico che vuole divenire sempre più ampio. Prossimo appuntamento, 6 ottobre 2019 con la prima mostra, Impressionisti segreti.
E voi avete mai visitato Palazzo Bonaparte a Roma?
Ilenia Maria Melis
Palazzo Bonaparte
Piazza Venezia, 5 – Roma

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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