Parma da mangiare, guida ai prodotti tipici – Viaggio di gusto alla scoperta della tradizione culinaria parmigiana tra prodotti tipici che sanno conquistare le papille gustative di buongustai e amanti della buona cucina. Un viaggio tra sapori e tradizioni di Parma, Capitale Italiana della Cultura 2020-2021.
Nuovo viaggio che oggi ci conduce a Parma per scoprire insieme le specialità da mangiare nella bella cittadina emiliana, Capitale Italiana della Cultura 2020-2021, grazie a una guida ai prodotti tipici parmensi da non perdere. Perché proprio qui prendono vita alcuni dei prodotti culinari più noti della cucina italiana come il Parmigiano Reggiano e il Prosciutto di Parma, che tutto il mondo ci invidia e tenta di imitare. Un viaggio nel gusto che vi farà venire l’acquolina in bocca.
Scopiamo insieme cosa mangiare a Parma.
Sommario
- Parmigiano Reggiano
- Prosciutto di Parma DOP
- Culatello di Zibello
- Salame Felino IGP
- Torta fritta
- Anolini in brodo
- Tortelli di erbette
Parmigiano Reggiano
Non si può citare Parma e le sue specialità culinarie senza pensare immediatamente a uno dei prodotti cardine della cucina parmense, il Parmigiano Reggiano, ingrediente della gastronomia italiana copiato e imitato in tutto il mondo. Un prodotto unico frutto di mani sapienti che deve rispettare un rigido disciplinare che parte sin dall’alimentazione delle mucche che devono produrre il prezioso formaggio. A vigilare sul rispetto delle regole, il Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano.
Se siete curiosi di scoprire come viene prodotto il Parmigiano Reggiano, non può mancare nel vostro itinerario gastronomico nella cucina parmense una visita a una delle aziende del Corsorzio; è affascinante veder scorrere di fronte agli occhi una gestualità sapiente che si sussegue nel tempo dando vita a prodotti genuini d’eccellenza. Seicento litri di latte per produrre un’unica forma; poi ancora 12 mesi di stagionatura per potersi fregiare del marchio di Parmigiano Reggiano e poter finire sulle nostre tavole a completare e esaltare succulenti piatti della tradizione culinaria italiana.
INFO: Consorzio del Parmigiano Reggiano
INFO Visitare Parma in 3 giorni, itinerario tra arte e buon cibo
Prosciutto di Parma DOP
Apriamo la sezione salumi parmigiani con il Re dei Prosciutti, il Prosciutto di Parma, salume DOP della provincia di Parma; un prodotto genuino per cui viene utilizzata solo carne di suino rigorosamente nato e allevato in Italia, lavorato secondo le antiche tecniche; un lento affinamento che in dodici mesi regala al prosciutto la sua inconfondibile dolcezza che lo fregia della corona ducale, marchio che ne sancisce la qualità solo al termine di un attento esame. Uno dei prodotti più rappresentativi della gastronomia MADE IN ITALY.
Una tradizione, prerogativa dei lardaioli parmensi, che affonda le proprie radici nell’Antica Roma, persino Catone, nel II secolo a.C., nel suo De agri cultura, parla di una tecnica di produzione del Prosciutto di Parma sostanzialmente invariata nel tempo: la carne suina sposa il sale in una stagionatura minima di 12 mesi durante i quali acquisisce l’inconfondibile aroma.
Il crudo di Parma, con il suo sapore dolce, equilibrato ma intenso, si sposa bene con del pane fragrante accompagnato da una bella tazza di Lambrusco. Provare per credere.
INFO: Consorzio del Prosciutto di Parma
Culatello di Zibello

(di Alessio Bragadini – Flickr, CC BY-SA 2.0)
Prodotti tipici da mangiare a Parma
Un’arte, quella che si cela dietro la produzione del Culatello di Zibello, che racchiude dentro di sé la storia di una terra, delle sue tradizioni e del suo clima. Una prelibatezza che ha regalato al Culatello un successo che va oltre le tavole del territorio parmense; di qui il marchio di qualità DOP di cui si possono fregiare ogni anno poco più di 60.000 Culatelli di Zibello.
E quando la Bassa è avvolta dalla nebbia, le cosce di suino vengono lavorate secondo metodi tradizionali: una volta decotennato, sgrassato, disossato e separato dal fiocchetto, il Culatello è pronto per essere salato, vestito con una vescica di maiale, legato a mano e stagionato in cantina per un minimo di 10 mesi. Il tempo e l’umidità a questo punto faranno il resto conferendo al salume il suo sapore dolce e la sua consistenza morbida e vellutata.
INFO: Consorzio del Culatello di Zibello
www.consorziodituteladelculatellodizibello.com
Salame Felino IGP

(di Lungoleno – Opera propria, CC BY-SA 4.0)
Parma da mangiare, guida ai prodotti tipici
Tra le colline parmensi, a Felino, prende vita un salume IGP realizzato con carne di maiale e chiamata trito di banco: è il Salame Felino, un salume composto da un 70% di magro e un 30% di parti grasse attentamente selezionate a cui vengono aggiunti sale e pepe a grani interi. Il risultato è da leccarsi i baffi: 60 giorni di stagionatura per un salume dal colore rosso intenso, dal profumo avvolgente e dal sapore delicato. Uno dei protagonisti indiscussi degli antipasti della zona di Parma, accompagnato dall’immancabile Prosciutto di Parma.
Le sue fette, dal taglio oblungo, spesse quanto un grano di pepe, sono ottime per guarnire taglieri di salumi, ma anche preparazioni più complesse come crostini, torte rustiche e sfoglie salate; e per chi ama degustarlo in purezza, pane e salame vince sempre su tutto.
INFO: Consorzio del Salame Felino
Torta fritta

(ph. Ilenia M. Melis)
Guida ai prodotti tipici da mangiare a Parma
Ma con cosa accompagnare tutti questi salumi? Il matrimonio perfetto esiste e per i salumi parmigiani è con la Torta Fritta: soffici rombi di pasta fritta per uno street food a cui è difficile resistere. Un impasto semplice che prevede una pasta di farina, latte, sale, olio EVO e lievito di birra che dopo essere stata lavorata dalla mani sapienti delle zdore, e tagliata a rombi, viene tuffata in olio bollente per gonfiarsi e diventare fragrante compagna di prosciutti e culatelli.
Da gustare assolutamente appena scolata dall’olio, calda e soffice.
Anolini in brodo

(ph. Ilenia M. Melis)
Prodotti gastronomici Parma
Immancabile primo piatto da gustare a Parma sono gli Anolini in brodo, una tipologia di pasta ripiena con stracotto di manzo, pane, formaggio Parmigiano Reggiano e noce moscata tuffata in un brodo di carne.
Una preparazione antica la cui prima testimonianza si legge nell’Opera dell’arte del cucinare di Bartolomeno Scappi pubblicata nel 1570.
Tipico piatto invernale della cucina parmense, gli Anolini sono una coccola per il palato che il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali hanno riconosciuto tra i prodotti agroalimentari tradizionali italiani tipici della provincia di Parma e Piacenza.
Tortelli di erbette

Prodotti gastronomici Parma
Giungiamo alla fine di questa carrellata di prodotti tipici da gustare a Parma, con i Tortelli di erbette o tortelli versi, altra pasta ripiena dell’area Parmense e Reggiana. Una sfoglia di pasta si farcisce di un ripieno leggero fatto di spinaci, bietole verdi e aromi che ne contraddistinguono l’inconfondibile gusto. Però non fatevi ingannare dal ripieno vegetariano perché i tortelli sono tutt’altro che leggeri non appena vengono irrorati di burro fuso e ricoperti di un’abbondante spolverata di Parmigiano Reggiano.
Nelle famiglie era tradizione preparare i Tortelli di erbette come primo piatto della Vigilia di Natale; oggi è possibile gustarli in qualsiasi momento dell’anno in una delle tipiche trattorie del parmense.
Giunge al termine questo viaggio di gusto tra i prodotti gastronomici da mangiare a Parma; tutte queste prelibatezze vi avranno fatto venire l’acquolina in bocca. Non vi resta che partire alla volta di Parma per gustarne le prelibatezze. Appuntamento al prossimo itinerario gastronomico.
Ilenia Maria Melis

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
Per maggiori info ABOUT
Mi hai fatto venire un’acquolina! Ho assaggiato, nel tempo, tutte queste specialità squisite tranne il salame felino… Grazie per questa bella rassegna di prodotti tipici 🙂
Un bel viaggio nel gusto; ti consiglio di recuperare le bontà che ti mancano, non te ne pentirai