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Riapre il Parco Archeologico di Tuscolo, luogo primitivo dell’anima

    Parco Archeologico Tuscolo scorcio teatro

    Riapre il Parco Archeologico di Tuscolo, luogo primitivo dell’animaOrmai ci siamo: dopo quasi un anno di chiusura, il prossimo fine settimana riaprirà ufficialmente il Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo. Giorni di lavoro intenso nell’ambito del progetto Tuscolo. Il luogo primitivo dell’anima che hanno visto la riqualificazione dell’intera area archeologica: un evento reso possibile grazie all’importante contributo della Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini  e della Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma – CSIC che da tempo si dedicano attivamente alla valorizzazione del patrimonio culturale del territorio.

    Il celebre etnologo Fosco Maraini la definì “luogo primitivo dell’anima”; siamo a Tuscolo, antica città latina ricca di testimonianze archeologiche, sorta nel Parco Naturale Regionale dei Castelli Romani.

    Tusculum

    Tra i comuni di Frascati, Grottaferrata, Monte Porzio Catone e Montecompatri sorgono i resti dell’antico abitato latino di Tusculum, città che, come narra la leggenda, fu fondata da Telegono, giovane nato dall’unione di Ulisse con la Maga Circe. Una città sorta nel cuore dei Castelli Romani intorno al XV secolo a.C. e che si estende su una vasta area dominata dall’acropoli.

    Parco Archeologico Tuscolo quercia secolare
    Parco Archeologico Tuscolo, quercia secolare

    Con l’espansione di Roma, che Tuscolo contrastava fieramente, la città venne sconfitta nel 496 a.C. divenendo meta prediletta per imperatori, senatori e letterati. Tra tutti come non citare Marco Tullio Cicerone che qui aveva una villa in cui scrisse le Tusculanae disputationes, opera in cinque libri con la quale l’oratore desiderava divulgare la filosofia stoica a Roma. La fama di Tuscolo giunse fino all’epoca medievale fin quando il Comune di Roma non ne decise la definitiva distruzione (17 aprile 1191): le ire dei romani si scatenarono sui tuscolani colpevoli di aver ospitato le milizie tedesche dell’imperatore Federico Barbarossa che nella battaglia di Prata Porci avevano sbaragliato le truppe civiche romane (1167).

    Il territorio, successivamente donato al Papa, per lungo tempo vittima dell’abbandono e dei numerosi saccheggi, fu acquistato dalla Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini che intraprese l’opera di ripristino e valorizzazione.

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    Il Parco Archeologico di Tuscolo

    Il Parco si snoda tra le evidenze archeologiche riferibili all’area del foro, fulcro della vita pubblica della città. Ad oggi rimangono ancora visibili parti del Tempio di Mercurio, della Basilica e della Fontana Arcaica che consentiva l’approvvigionamento idrico dell’intera città. Ma il luogo simbolo della città antica è sicuramente il Teatro, splendido esempio di architettura romana risalente al 75 a.C.: una cavea a semicerchio, suddivisa in quattro settori, che attualmente può ospitare fino a 350 spettatori.

    Oggi i visitatori possono accedere al sito percorrendo un basolato non originale dalla curiosa storia: si tratta infatti di un falso storico realizzato da Luigi Canina, celebre archeologo che si occupò degli scavi di Tusculum tra il  1839 ed il 1840 su incarico della regina Maria Cristina di Savoia. L’archeologo, in occasione della visita al Parco di papa Gregorio XVI, fece prolungare il tratto dell’antica strada con altri blocchi di basolato così da permettere al Papa di raggiungere in carrozza il teatro. Qui il Canina aveva allestito un museo a cielo aperto esponendo i reperti rinvenuti nel corso degli scavi. In cima alle gradinate del teatro è posta un’epigrafe in memoria della visita del Pontefice.

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    Nuove scoperte a Tusculum

    Risalgono al 2013 le prime indagini della Scuola di Archeologia Spagnola a Roma; indagini che interessarono l’area antistante il foro e che, grazie ad una serie di ricerche geofisiche condotte in collaborazione con l’Università di Saragozza, lasciavano supporre la presenza di un edificio monumentale ancora non scavato. Ulteriori indagini perseguite nel 2015, e poi ancora nel 2016 e 2017, hanno consentito di definire le effettive dimensioni dell’edificio. Si tratta di una chiesa medievale con annessa necropoli costruita sui resti di un edificio termale di epoca romana di cui ad oggi è stato scavato solo un terzo.

    Parco Archeologico Tuscolo tempio Mercurio
    Parco Archeologico di Tuscolo, pavimento del tempio di Mercurio dopo il restauro

    La rinnovata collaborazione tra Comunità Montana Castelli Romani e Prenestini ed Escuela Española de Historia y Arqueología en Roma – CSIC permetterà di portare avanti un nuovo progetto di scavo, il più grande mai realizzato a Tuscolo dai tempi di Luciano Bonaparte, fratello di Napoleone Bonaparte, e di Luigi Canina. Dovremo però aspettare il 2020 per vedere i frutti di questo intenso lavoro che porterà alla luce il frigidarium e il tepidarium delle terme romane, nonché i mosaici pavimentali.

    Prossimo appuntamento, sabato 13 e domenica 14 aprile 2019 per l’apertura al pubblico: evento accompagnato da un ricco programma di attività per grandi e piccini. Un’anteprima delle attività che saranno realizzate tra la primavera e l’estate prossima.

    Ilenia Maria Melis

    Parco Archeologico e Culturale di Tuscolo

    via del Tuscolo – 00040 Monte Porzio Catone – località Tuscolo (RM)

    www.tuscoloparcoarcheologicoculturale.it

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