Nel cuore verde di Roma, a Villa Borghese, presso la Casa Museo dello scultore Pietro Canonica, la mostra Verdi Armonie. I Giardini di Roma all’acquerello. Un’indagine sui giardini di Roma in 60 acquerelli di vario formato; visioni oniriche, finestre aperte tra piante e pini marittimi in un trionfo di verdi armonie. Fino al 30 giugno 2019 esposte le opere di Raffaele Arringoli, Emanuela Chiavoni, Fausta D’Ubaldo, Sergio Macchioli, Gabriella Morbin, Luisa Saraceni (Luz) e Silvano Tacus.
Una mostra che desidera essere un contributo al patrimonio, un modo per incentivare l’affetto dei romani, e non solo, nei confronti del verde. Un progetto partito oltre un anno fa riflettendo sulla bellezza dei giardini e sulle problematiche ad essi connesse; un incanto che ben si rende negli acquerelli. Una tecnica che ha adepti e che richiede una grande preparazione ed una velocità che si acquisisce solo con una grande preparazione.
La visione dell’acquerello

L’acquerello si diffuse a partire dal 1700 per fissare frammenti di bellezza italiana nel corso dei Grand Tour; una versione dai caratteri lievi e freschi delle moderne cartoline. I nobili che non contemplavano questa tecnica nel lor bagaglio culturale, usavano farsi accompagnare nei lori viaggi da un pittore acquerellista. Una tecnica difficile per la sua estemporaneità, per l’impossibilità di rimediare ad eventuali ripensamenti effettuando correzioni, ma che necessitava di attrezzature minime. Tornano allora alla mente i numerosi acquerelli realizzati da Goethe nel corso del suo viaggio in Italia, un diario per immagini che si integra con le parole.
Un percorso che sette artisti contemporanei decidono di inseguire cimentandosi nella raffigurazioni di luoghi evocativi densi di ricordi. Un omaggio alla tradizione tipica del Gran Tour, ma anche un invito rivolto ai visitatori della mostra a scovare gli angoli rappresentati.
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I giardini

I tratti lievi, quasi trasparenti dell’acquarello ben si accostano alla rappresentazioni di natura conferendo un carattere etereo ai paesaggi. Villa Sciarra, Villa Doria Pamphilj, Villa Carpegna e Villa Borghese immortalati in angoli editi che invitano l’osservatore a prolungare la passeggiata per scovarne la posizione. Una caccia al tesoro alla quale è difficile resistere. Dal mito delle fontane all’architettura del verde, i filoni di indagine prediletti dagli artisti in questa indagine sulla natura urbana. Opere in cui perdersi in sogni onirici, capaci di catturare l’osservatore catapultandolo nei ricordi. Visioni sfumare di una realtà dal grande fascino. Angoli di verde particolarmente suggestivi così da spingere i visitatori a scovarli all’interno delle ville.
Invito alla pittura

Disegni che partono dall’osservazione diretta; disegni dal vero che consento di apprezzare ciò che si ha di fronte e di immergersi nelle atmosfere di un luogo. Il disegno, così, si fa veicolo per trasmettere emozioni, la memoria del posto, l’identità tra reminiscenza e artificio. Rappresentazioni emozionali di una collettiva in cui si fondono energie, qualità e visioni in una matrice comune.
Un invito alla pittura che prosegue con una serie di corsi per adulti organizzati in occasione della visita per approfondire la tecnica dell’acquerello. Appuntamento per i partecipanti presso il Museo Pietro Canonica e, dopo una breve visita alla mostra, tappa in un luogo scelto di Villa Borghese per esercitare questa affascinante tecnica sotto la guida degli artisti. Per maggiori informazioni 060608.
Ilenia Maria Melis
Verdi Armonie. I Giardini di Roma all’acquerello
Museo Pietro Canonica – Villa Borghese
viale Pietro Canonica, 2 – Roma
fino al 30 Giugno 2019

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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