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Villa Giulia nascosta: la Neviera di Giulio III

    Villa Giulia nascosta, Tempietto etrusco

    Ci sono angoli di Roma rubano il cuore; altri visitati innumerevoli volte ma che nascondono al loro interno frammenti nascosti che rimangono per lungo tempo sconosciuti. Quanti avranno visitato Villa Giulia ammirando le bellezze dell’antico popolo etrusco ignorando tuttavia l’esistenza di stanze forse adibite alla conservazione della neve? Sì, avete capito bene: scopriamo insieme questo angolo nascosto.

    Villa Giulia

    Alle pendici dei Monti Parioli sorge Villa Giulia, residenza estiva fuori porta costruita per Papa Giulio III, da cui prende nome. La villa attuale è solo una piccola parte di una precedente proprietà che conteneva tre vigne.

    Villa Giulia nascosta, affreschi
    Villa Giulia nascosta, affreschi (ph. Ilenia M. Melis)

    Voluta da Felice Bernabei per raccogliere i materiali che si andavano scoprendo nel territorio di Falerii, odierna Civita Castellana, nel 1889 divenne sezione del Museo Nazionale Romano dedicata alle antichità extra urbane della provincia di Roma, dell’Umbria, e della Sabina. Al suo interno il museo raccoglie testimonianze di civiltà fiorite tra l’età del ferro e l’epoca romana del Lazio, in particolare nella parte settentrionale della regione compresa tra Tevere e Toscana.

    Numerosi e di estrema importanza i reperti raccolti all’interno del museo: tra corredi, ciste, crateri e frammenti architettonici come non citare il Sarcofago degli Sposi (530 a.C. circa) raffigurante due coniugi nell’atto di banchettare.

    Villa Giulia nascosta: la Neviera

    Villa Giulia nascosta, Neviera ingresso
    Villa Giulia nascosta, Neviera ingresso (ph. Ilenia M. Melis)

    Per lungo tempo caduta nell’oblio, la Neviera  di Giulio III, così definita erroneamente nell’Ottocento, non è altro che un Ninfeo opera del Vignola rimasto incompleto dopo la morte del Papa. Una serie di grotte scavate nel tufo con cura danno vita al secondo ninfeo di Villa Giulia. Tre antri abbelliti con stucchi e affreschi che sorgono nella Valle Giulia, là dove scorreva l’acquedotto Vergine che alimentava il ninfeo.

    Forte il legame con la mitologia antica e con la sacralità della fonte nelle narrazioni realizzate a stucco all’interno delle grotte: leggenda narra che una vergine avesse mostrato ai soldati di Agrippa la sorgente (da qui l’attributo di Vergine dell’acquedotto). Una consapevolezza dell’antico propria di un grande Papa rinascimentale che regnò solo cinque anni (1550-1555); una figura fortemente discussa per il suo amore nei confronti dei piaceri della vita.

    Villa Giulia nascosta, volta Neviera
    Villa Giulia nascosta, volta Neviera (ph. Ilenia M. Melis)

    Roma 2 maggio 1555

    Nelle teste vi son tre portoni di pietra rustica e d’opera quali entrano in certe grotte sotto d’un monte, dove vi sono accomodati luoghi freschi e dilettevoli con fontane“.

    Dalla lettera di Bartolomeo Ammannati a Messer Marco Mantova Bonavides in Padova  

    Neviera o Ninfeo?

    Intanto, cosa era una neviera? Era un ambiente dedicato, all’interno di importanti ville, atto a mantenere una temperatura più fresca rispetto all’esterno e talvolta adibito alla conserva della neve raccolta in inverno nei pozzi di paesi montani del Lazio. La neve era poi trasportata a Roma per soddisfare d’estate i palati raffinati degli alti prelati della corte pontificia con la preparazione di sorbetti e gelati.

    Villa Giulia nascosta, Neviera fondo
    Villa Giulia nascosta, Neviera fondo (ph. Ilenia M. Melis)

    Non esistono però elementi che possano considerare la Neviera di Villa Giulia come luogo per la conservazione della neve; possibile un riferimento agli utilizzi successivi della Villa, ma l’aspetto e la decorazione delle rocce ne evidenziano la natura di Ninfeo. Un Ninfeo che riproduceva gli stucchi e i finti marmi che in quegli anni si potevano ammirare esplorando le grotte della Domus Aurea di Nerone.

    Restaurato negli anni Ottanta e adibito per lungo tempo a zona per la conservazione dei materiali, il ninfeo è stato recentemente liberato per essere fruito dal pubblico in un futuro prossimo. Non dimenticate di visitare il resto della Villa, uno scrigno di cultura antica e moderna che lascia senza fiato.

    Appuntamento al prossimo luogo nascosto di Roma!

    Ilenia Maria Melis

    Museo Nazionale Etrusco di Villa Giulia

    piazzale di Villa Giulia, 9 – 00196 Roma

    Ingresso: intero € 8,00, ridotto € 4,00 GRATUITO LA PRIMA DOMENICA DEL MESE

    http://www.villagiulia.beniculturali.it/

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