Visitare Fermo in un giorno, cosa non perdere – In un saliscendi di strade in cui il verde si fonde con le sfumature nocciola dei campi, stretta tra il mare Adriatico e i Monti Sibillini di leopardiana memoria, sorge Fermo, piccola cittadina marchigiana dalle antiche origini. Una città dall’impianto urbanistico rinascimentale da visitare partendo da una delle piazze più belle delle Marche, piazza del Popolo. Scopriamo insieme cosa vedere a Fermo in un giorno.
Cosa visitare a Fermo in un giorno? Dirigendosi verso la cittadina marchigiana si ha già un assaggio di cosa questa riservi ai suoi visitatori: i paesaggi scorrono veloci fuori dal finestrino; le strade si inerpicano tra colline sinuose in cui sfilano i caldi colori dei campi. E in lontananza si scorgono tetti e campanili della piccola città che in passato fu protagonista negli scambi culturali nell’Adriatico.
Quando si entra è tutto un intrico di stradine in cui si susseguono chiesette, palazzi nobiliari, cortili e portali che profumano di arte e storia. E affacciandosi dai suoi punti panoramici sbocciano gli azzurri della costa marchigiana che digradano verso il cielo fondendosi con esso.
Ma quindi cosa vedere a Fermo in 1 giorno? Scopriamolo insieme.
Sommario
Piazza del Popolo

(ph. Ilenia M. Melis)
Cosa vedere a Fermo in un giorno
Prima tappa del nostro itinerario di un giorno a Fermo, piazza del Popolo, una delle piazza più belle delle Marche, fulcro della vita cittadina. Un lungo corridoio di portici si apre mostrando un impianto quattrocentesco a cui i palazzi storici fanno fa quinte sceniche; ma è in fondo che, aprendosi, piazza del Popolo a Fermo mostra la sua bellezza.
Qui, infatti, troneggiano i palazzi principali, edifici storici tra i più significativi della storia cittadina: il Palazzo dei Priori e la Pinacoteca Civica di Fermo.
INFO: Piazza del Popolo – Fermo
Palazzo dei Priori
Salendo una doppia scala ci si ritrova in una loggia sulla quale domina la statua bronzea di Sisto V realizzata nel 1590 da Accursio Baldi detto il Sansovino.
Passeggiando all’interno delle sale di rappresentanza sembra quasi di catapultarsi nel tempo in cui queste erano abitate dai Priori. Qui, in passato, nella Sala dei Ritratti, era il Teatro di Fermo; all’epoca era la Sala del Gran Soffitto, ma un piccolo incendio, scoppiato nel 1774, ne distrusse la struttura lignea costringendo il consiglio ad individuare una nuova sistemazione per il teatro. Alle pareti sfilano i ritratti dei cardinali che hanno fatto la storia della città di Fermo e quelli di uomini illustri come Petrarca, Boccaccio e Marco Polo.
Le sale si susseguono una dopo l’altra con i loro soffitti affrescati a trompe d’oeil, stemmi e ritratti. E poi d’improvviso il capolavoro di Rubens ti si palesa di fronte: è l’Adorazione dei Pastori, dipinto del pittore fiammingo del 1608. Commissionato da padre Flaminio Ricci per la chiesa di San Filippo Neri di Fermo, il dipinto è capace di emanare una luce che inonda tutti i personaggi riportando subito alla mente i dipinti di Caravaggio.
Ma la meraviglia non finisce qui: ad attenderci è la Sala del Mappamondo, realizzata nel 1688 per volere del cardinale Decio Azzolino il Giovane che proprio qui commissionò una biblioteca in omaggio alla regina Cristina di Svezia al tempo sua ospite. E mentre tutto intorno sfilano testi e manoscritti, non si può non rimanere colpiti dal grande mappamondo, che dà il nome alla sala, realizzato nel 1713 dall’abate Amanzio Moroncelli e dall’arciprete Filippantonio Morrone, quest’ultimo committente del lavoro. Circa 2 metri di diametro realizzati da una composizione di piccoli pezzi di carta di Fabriano che svelano i continenti al tempo conosciuti, a cui si accostano figure fantasiose a colmare gli spazi vuoti.
INFO: Palazzo dei Priori, piazza del Popolo – Fermo
www.comune.fermo.it/it/polo-museale-palazzo-dei-priori/
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Cisterne Romane

(ph. Ilenia M. Melis)
Cosa visitare a Fermo
A poca distanza da piazza del Popolo, su via degli Aceti, un ripida stradina conduce il visitatore dentro le imponenti Cisterne Romane di Fermo: una superficie di circa 2.200 metri quadri composta da 30 sale comunicanti suddivise su tre file parallele. Un’opera di ingegneria idraulica che faceva parte di un complesso e articolato impianto che sfrutava, tramite l’apertura di pozzetti, l’acqua sorgiva per poi distribuirla in tutta la città.
Una fitta rete di cunicoli a zig zag riempiva i serbatoi alimentando le fontane, ma anche il porto per rifornire le navi attraccate: Un viaggio sotterraneo attraverso le tecniche edilizie e l’ingegneria idraulica romana.
INFO: Cisterne Romane, via degli Aceti, 1 – Fermo
www.comune.fermo.it/it/Orari-biglietti-e-numeri-utili/
Cattedrale di Santa Maria Assunta
Raggiunta la sommità del Colle del Girfalco si erge la mole della Cattedrale Metropolitana di Fermo dedicata all’Assunta. Fondata su un tempio pagano distrutto da Federico I il Barbarossa nel 1716, di cui rimangono alcune tracce nell’ipogeo, fu ricostruita nel 1227 da Federico II; di questo intervento rimangono oggi solo la facciata romanico-gotica e gli affreschi del Trecento.
All’interno prevale lo stile neoclassico del Settecento pur conservando opere di pregio come un sarcofago paleocristiano del III-IV secolo, un mosaico paleocristiano con pavoni visibile ai piedi dell’altare principale e un’icona bizantina, dono di San Giacomo della Marca, situata nel coro d’inverno.
INFO: Cattedrale di Santa Maria Assunta, Via Sisto V, 11 – Fermo
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Museo Diocesano
Ultima tappa di questo itinerario di un giorno a Fermo, il Museo Diocesano posto accanto alla Cattedrale: un museo, situato nei locali dell’Oratorio dell’estinta Confraternita del Suffragio, che racconta la storia e le espressioni artistiche dell’Arcidiocesi fermana. Un viaggio tra argenti, paramenti sacri e tesori della Chiesa.
INFO: Museo Diocesano, piazzale Girfalco – Fermo
Il nostro itinerario di un giorno a Fermo termina qui; non resta che preparare le valigie per il prossimo viaggio alla scoperta dei luoghi della nostra bella Italia.
Ilenia Maria Melis

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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