Visitare Urbino, breve guida per un itinerario di 1 giorno – Incastonata tra le colline marchigiane sorge un gioiello del Rinascimento italiano, Urbino, il cielo degli aquiloni, un concentrato d’arte che diede i natali a Raffaello Sanzio. Proclamata nel 1998 Patrimonio mondiale dell’Umanità dall’UNESCO, conserva un centro storico ricco di mille sfaccettature che spaziano dal Medioevo al Rinascimento. Una città da vivere ed in cui scoprire angoli ed itinerari insoliti; vediamo insieme cosa visitare in un giorno ad Urbino.
Visitare Urbino in un itinerario di 1 giorno vi sembrerà impossibile; una città che si rivela come una fucina di cultura dove tra Quattrocento e Cinquecento si compì una vera e propria rivoluzione che contrassegnò l’identità culturale italiana, ma non solo. Un rinnovamento dovuto alla visione di Federico da Montefeltro, duca di Urbino, che impiegò gli introiti derivati dalle campagne militari in opere di pregio come il Palazzo Ducale; Urbino divenne così una delle Capitali del Rinascimento italiano ed europeo. Ma l’abilità di Federico da Montefeltro si espresse anche in un sottile fiuto nella scelta dei propri collaboratori, in un’eccezionale concentrazione di intellettuali ed artisti in un convergere di ingegni tra cui spiccano i nomi di Piero della Francesca, Paolo Uccello e Melozzo da Forlì. Ma Urbino è nota sopratutto per aver dato i natali ad un altro genio del Rinascimento italiano, Raffaello Sanzio. Ed è sugli echi di una cultura che in questa città ideale risuona tra le sue vie impervie che nasce questa breve guida ad un itinerario di un giorno per visitare Urbino. Scopriamola insieme!
Urbino, itinerario sulle tracce di Raffaello

Olio su tavola di pioppo
Firenze, Galleria degli Uffizi
Visitare Urbino, breve guida per un itinerario di 1 giorno
Un itinerario ad Urbino non può prescindere i luoghi significativi che hanno visto nascere il genio del Rinascimento italiano Raffaello Sanzio. E nell’anno in cui ricorrono i 500 anni dalla morte del Maestro urbinate, la città si prepara a celebrare un artista entrato nel mito per le sue opere dipinte dai connotati iconici.
Un’esistenza fulminea che lo vide morire a soli 37 anni lasciando in ogni dove, per le strade di Urbino, il segno del suo passaggio. Una piacevole peregrinazione che vi condurrà dalla Casa natale di Raffaello sino a quel contenitore d’arte e cultura che è il Palazzo Ducale di Urbino.
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La Casa natale di Raffaello

Casa Natale di Raffaello
Visitare Urbino, breve guida per un itinerario di 1 giorno
Raffaello ad Urbino cosa visitare
Costruita nel XV secolo ed acquistata da Giovanni Santi (1435 – 1494), pittore alla corte di Federico da Montefeltro, nonché padre di Raffaello, l’umile dimora diede i natali al Maestro urbinate nel venerdì santo del 28 marzo 1483. Qui Raffaello trascorse i primi anni della sua vita; qui attinse all’arte nella bottega paterna formandosi ed affermandosi come pittore. Nella casa natale di Urbino Raffaello ha “imparato la divina proporzione degli ingegni, soprattutto il valore della filosofia, della dignità da dare al suo lavoro di pittore“. (Carlo Bo, 1984)
La casa, acquistata, dopo alterne vicende, dall’Accademia Raffaello nel 1873, conserva suppellettili ed arredi fortemente legati all’urbinate. Entrare in questa abitazione è come procedere a piccoli passi nella storia dell’arte sulle orme del genio del Rinascimento.
Salendo le scale che conducono al primo piano si accede alla sala grande della Casa del Maestro urbinate; pavimento in cotto e soffitto ligneo a cassettoni permettono di compiere un salto nel passato e di vivere la suggestiva esperienza non solo da comune visitatore. Sulla destra si apre una piccola stanza ritenuta la camera in cui nacque Raffaello; qui campeggia l’affresco della Madonna col Bambino (1498) attribuito dalla critica, dapprima a Giovanni Santi, poi al giovane Raffaello (appena quindicenne) vista la similitudine del volto di Maria con quello dell’ancella della Natività della Vergine nella predella della Pala di Fano del Perugino e bottega, presso cui l’urbinate si formò tra il 1494 ed il 1498.
Ma è uscendo nel cortile che si ha una vera e propria immersione nella vita di Raffaello: e ci si immagina il Maestro intento nella preparazione dei colori per la bottega paterna, intento nel frantumare i minerali su di una macina per poi legarli con un collante naturale e farne arte.
INFO: Casa Natale di Raffaello, via Raffaello, 57 – Urbino (PU)
biglietto intero 3,50 Euro
Il Palazzo Ducale di Urbino

Visitare Urbino, breve guida per un itinerario di 1 giorno
Itinerario di un giorno ad Urbino cosa vedere
Con il Palazzo Ducale di Urbino si ha di fronte uno degli esempi architettonici più interessanti del Rinascimento italiano. Edificato per volere di Federico di Montefeltro, il duca di Urbino, fu realizzato nell’arco di circa trenta anni (a partire dal 1454) articolandosi in diverse fasi che coinvolsero vari artisti ed architetti come Maso di Bartolomeo, Luciano Laurana e Francesco di Giorgio Martini.
” Federico edificò un palazzo, secondo la opinione di molti, il più bello che in tutta Italia si ritrovi; e d’ogni opportuna cosa sì ben lo fornì, che non un palazzo, ma una città in forma di palazzo esser pareva“.
(Baldassarre Castiglione, Il Cortegiano, I, 2)
Un labirinto di stanze che una dopo l’altra si aprono in un dedalo di curiosità e scoperte; come non rimanere affascinati dall’affaccio ad una delle logge che apre la vista al paesaggio urbinate; o non sorprendersi contemplando la minuzia di particolari dello studiolo in cui Federico da Montefeltro si ritirava a leggere e scrivere! Un vero e proprio capolavoro in cui le tarsie lignee progettate dal Bramante conservano ancora l’originale splendore; tra anni di lavoro durante i quali Giuliano da Maiano, artista toscano, si avvalse della collaborazione di illustri artisti del calibro di Sandro Botticelli. Scaffali e nicchie in cui si alternano le raffigurazioni delle virtù teologali; e poi ancora, oggetti simbolo della cultura umanistica del duca, delle sue scelte intellettuali ed estetiche.
Non bisogna, inoltre, dimenticare di come il Palazzo Ducale di Urbino sia un tesoro nel tesoro; al suo interno convive, infatti, la Galleria Nazionale delle Marche che vanta opere appartenenti ad alcuni degli artisti più celebri della storia dell’arte, uno fra tutti l’urbinate Raffaello Sanzio. Una donna, ritratta di tre quarti, risalta sullo sfondo nero come incorniciata dal buio; e La Muta di Raffaello (1507), opera di chiara ispirazione leonardesca. Un dolore le mina il cuore; la donna lo custodisce nel proprio animo non facendone parola, eppure i suoi occhi malinconici parlano esprimedo un non detto che cattura lo spettatore.
INFO: Galleria Nazionale delle Marche, piazza Rinascimento,13 – Urbino (PU)
biglietto intero 9,00 Euro
www.gallerianazionalemarche.it
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Il monumento a Raffaello

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Guida alla scoperta di Urbino in 1 giorno
Un sentimento senza fine, un vero e proprio amore quello che lega la città di Urbino a Raffaello e che spinse gli urbinati già nel 1828 a raccogliere l’ingente cifra di centoventimila lire per dedicare al genio dell’arte un monumento. Tentativo naufragato fino all’inaugurazione nel 1897 dell’opera realizzata dallo scultore Luigi Belli di Torino. Prima collocata nei pressi del Palazzo Ducale, poi spostata nei giardini di Piano del Monte per non offuscare il complesso monumentale, ritrae l’Urbinate in piedi recante in mano pennello e tavolozza. Ai piedi dell’artista le allegorie di Genio e Rinascenza fanno da cornice ai bassorilievi che ritraggono Raffaello nell’atto di dirigere i lavori alle Logge Vaticane e ritrarre papa Leone X De’ Medici.
INFO: Monumento a Raffaello, piazzale Roma, 1 – Urbino (PU)
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L’Oratorio di San Giovanni Battista

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1 giorno a Urbino cosa visitare
Ma Urbino non è solo Raffaello; altre meraviglie dell’arte si nascondono tra i suoi vicoli. Tra queste un capolavoro del Gotico internazionale, l’Oratorio di San Giovanni Battista, dove sono conservati gli affreschi di Lorenzo e Jacopo Salimbeni da San Severino Marche. È il 1416 quando i due fratelli Jacopo e Lorenzo giungono ad Urbino da San Severino e qui realizzano per l’oratorio uno degli esempi più pregevoli di Gotico fiorito o Gotico internazionale di tutte le Marche.
Un linguaggio che attinge alle miniature, il cui intento era di narrare senza sconvolgere, senza spingere la raffigurazione verso il realismo. Per perseguire questo intento gli artisti si servono di figure minori come i bambini e gli animali in un attento richiamo a simbolismi più o meno velati. Sotto una volta lignea che nella forma riprende la carena di una nave, un imponente ciclo pittorico rappresentante la Crocifissione di Cristo nella parete di fondo dietro l’altare maggiore, e le Storie della vita di San Giovanni Battista lungo la parete destra. Intarsi di madreperla risaltano grazie ad accurati accostamenti cromatici in una composizione narrativa tanto raffinata quanto unica.
INFO: Oratorio San Giovanni Battista, via Barocci, 31 – Urbino (PU)
biglietto intero 5,00 Euro
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L’Oratorio di San Giuseppe

Visitare Urbino, breve guida per un itinerario di 1 giorno
Cosa visitare ad Urbino in un giorno
A pochi passi dall’Oratorio di San Giovanni Battista, un altro piccolo gioiello urbinate, l’Oratorio di San Giuseppe, sede dell’omonima confraternita fondata agli inizi del XVI secolo dal padre francescano Gerolamo Recalchida da Verona. Due cappelle: quella di destra conserva la pregevole opera plastica realizzata in tufo e pomice dallo scultore urbinate Federico Brandani e rappresentante la Natività di Gesù Cristo (1545 – 1550). La seconda cappella, la maggiore, è costituita dalla chiesa vera e propria; riccamente affrescata con i fatti della vita di San Giuseppe da Carlo Roncalli, pittore di Urbino, reca su di un’edicola marmorea la statua del Santo, opera in marmo bianco di Giuseppe Lironi e proveniente dalla Basilica di San Giovanni in Laterano.
INFO: Oratorio di San Giuseppe, via Federico Barocci, 31 – Urbino (PU)
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Il Duomo di Urbino: la Cattedrale di Santa Maria Assunta

Visitare Urbino, breve guida per un itinerario di 1 giorno
Cosa vedere ad Urbino in 1 giorno
Eretta dal vescovo Beato Mainardo attorno al 1063, la cattedrale reca la dedica alla Vergine assunta in Cielo; progettata da Francesco di Giorgio Martini, la chiesa fu ristrutturata in stile neoclassico alla fine del Settecento dall’architetto Giuseppe Valadier. Al suo interno uno degli esempi più significativi dell’arte urbinate tra Cinquecento e Ottocento espresso da culture, dipinti ed arredi tra cui spicca il tesoro del Duomo, ovvero le sacre suppellettili donate da papa Cremente IX. Qui anche il capolavoro di Federico Barocci, l’Ultima Cena, realizzato su commissione del duca di Urbino Francesco Maria II Della Rovere.
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Il nostro itinerario di un giorno ad Urbino è giunto al termine; una breve guida alla città marchigiana che lascia il desiderio di tornare per scoprire altre meraviglie, altri angoli di bellezza capaci di ritemprare l’anima, di innescare quel senso di stupore che ogni giorno ci addolcisce la vita.
E voi avete mai visitato Urbino? Cosa vi ha colpito, cosa vorreste ancora scoprire?
Ilenia Maria Melis

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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