Weekend a Narni, cosa vedere – In prossimità del confine tra Umbria e Lazio, su di uno sperone roccioso che domina la gola del Nera, sorge l’antica cittadina di Narni, uno dei borghi più belli d’Italia. Un luogo in cui si può compiere un viaggio nel passato respirando atmosfere medievali, scorgendo i segni delle sue radici romane, lasciandosi catturare da una città sotterranea densa di misteri.
Cosa vedere a Narni in un weekend? Il piccolo borgo medievale dell’Umbria domina la verdeggiate campagna, arroccato su di uno sperone roccioso, in cui si dipanano sentieri che svelano la bellezza del territorio circostante. Ombelico d’Italia, Narni è una meta da assaporare lentamente perdendosi tra i suoi vicoli, lasciandosi catturare dal profumo invitante dei suoi prodotti tipici, inseguendo il mistero che si cela nei suoi sotterranei, tra storie, intrighi e rievocazioni medievali.
Ecco una guida a cosa vedere a Narni in un weekend.
Sommario
- Narni, pillole di storia
- La Cattedrale di San Giovenale
- ll Museo di Palazzo Eroli
- Narni Sotterranea
- La Rocca Albornoz
- Il Ponte di Augusto
- Il Bosco di Cardona e il Centro Geografico d’Italia
- Le Mole di Narni
Narni, pillole di storia

(ph. Ilenia M. Melis)
Weekend a Narni cosa vedere
É il 299 a.C. quando, come narra Livio, i Romani conquistano l’umbra Nequinum, oppidum murato di importanza strategica al fine della penetrazione nella regione. Nasce, così, la colonia latina di Narnia, tappa obbligata lungo la via Flaminia che con la ristrutturazione viaria augustea diviene punto di partenza dell’asse orientale per Terni e Spoleto.
Ma è con il Medioevo che Narni raggiunge il massimo splendore acquisendo l’assetto attuale; a questo periodo risalgono, infatti, le chiese più importanti come la Cattedrale di San Giovenale, la chiesa di Santa Pudenziana o la chiesa di San Domenico. La città si amplia nella collina prospiciente dando vita ai terzieri medievali, Santa Maria a nord, Mezule al centro e Fraporta a sud; i tre quartieri che nel giorno del patrono San Giovenale si sfidano nella Corsa dell’Anello, una delle rievocazioni storiche medievali più belle d’Italia che si svolge a Narni tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.
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La Cattedrale di San Giovenale

(ph. Ilenia M. Melis)
Narni, cosa vedere in un weekend
La storia della Cattedrale di Narni ha inizio con la morte (3 maggio 376) e deposizione del suo primo vescovo, Giovenale; là dove fu sepolto, a ridosso delle mura cittadine, come si usava in epoca romana, nacque il primo edificio sacro, nucleo di fondazione della Cattedrale.
Risale all’XI secolo la costruzione dell’attuale edificio di culto; numerose le trasformazioni subite dalla Cattedrale di San Giovenale nel corso del tempo: dalla ricostruzione in forme gotiche della tribuna absidale (1322) alla costruzione del portico nel XV secolo.
Una volta varcato il portale d’ingresso, la cattedrale si presenta agli occhi dei visitatori nella sua imponenza; due file di colonne indirizzano lo sguardo verso l’altare incastonato all’interno di un baldacchino in stile gotico, Tutto intorno si aprono piccole cappelle cin arcate ogivali; e sotto l’altare, una cripta, con mosaici e dipinti del XVII secolo, conserva le spoglie di San Giovenale, patrono di Narni.
INFO: Cattedrale di San Giovenale, via Roma, 29, – Narni (TR)
ll Museo di Palazzo Eroli

(ph. Ilenia M. Melis)
Palazzo Eroli di Narni
Nel terziere di Fraporta, nel cuore di Narni, alle spalle del Palazzo Comunale, sorge Palazzo Eroli, oggi sede museale che conserva le testimonianze materiali della città e del territorio circostante. All’interno del palazzo signorile appartenuto alla famiglia degli Eroli, il percorso museale si snoda su tre piani accompagnando il visitatore in un viaggio nel tempo che ha principio nella preistoria e si muove sino al Medioevo. Zanne di elefante, fossili animali e utensili; poi qualcosa che non ti aspetti di trovare a Narni, una mummia e un sarcofago ligneo, dono del collezionista Edoardo Martinori: un sarcofago del IV secolo a.C. accompagnato dalla mummia, non pertinente, di una giovane donna di circa 20 anni, incinta, morta a causa della tenia.
Ma il vero protagonista del Museo di Palazzo Eroli è senza ombra di dubbio il capolavoro di Domenico Ghirlandaio, l’Incoronazione della Vergine (1486 circa); su un fondo oro spicca la scena dell’incoronazione della Vergine: Gesù posa la corona sul capo di Maria, inginocchiata con le mani sul petto in segno di devozione. Nel buio della sala, la pala commissionata da Berardo Eroli brilla di luce propria dando risalto alla scena mistica in un trionfo d’oro e colori.
INFO: Museo di Palazzo Eroli, via Aurelio Saffi, 1, – Narni (TR)
www.archeoares.it/palazzo-eroli
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Narni Sotterranea

(ph. Roma Sotterranea)
Cosa vedere a Narni in un weekend
Se dopo una passeggiata per i vicoli medievali di Narni siete alla ricerca di qualcosa di insolito, non potete mancare una visita alla Narni Sotterranea: un percorso sotterraneo che, accompagnati da una guida, vi condurrà un un dedalo di sale ipogee che nascondono segreti ed enigmi.
Un salto indietro nel tempo che ha inizio dal complesso conventuale di S. Domenico e conduce a una chiesa del XII secolo; uìil frutto di una scoperta fortuita compiuta nel 1979 da sei giovani speleologi, poco più che ragazzini che nel corso di una scalata, mossi dalla curiosità e da un’attenta osservazione, seppero scorgere i dettagli che si celavano tra rocce, vegetazione e case abbandonate.
Volti angelici gli sguardi dei visitatori, così come colpirono gli occhi dei giovani speleologi; e non è difficile immaginare l’emozione di quei ragazzi alla scoperta di questi ambienti perché è la stessa che invade ogni ospite della Narni Sotterranea. Luoghi in cui si respira il mistero; in cui le sale si susseguono narrando ognuna la propria storia fatta di tormenti, di messaggi in codice ancora da decifrare; di segni e graffiti che disegnano un universo di sofferenze patite ma che, nel loro intrico misterioso, non possono che suscitare fascinazione e curiosità.
INFO: Narni Sotterranea, via S. Bernardo, 12 – Narni (TR)
La Rocca Albornoz
Il suo profilo si scorge imperante dagli angoli panoramici: è la Rocca Albornoz di Narni, fatta costruite dal cardinale Albornoz a partire dal 1367 per ristabilire il potere temporale dei papi fuggiti ad Avignone. Una scala esterna si innalza in un ampio cortile conducendo i visitatori negli spazi interni della Rocca. Il primo impatto è con una cappellino completamente affrescata, recentemente convertita in caffetteria: gli arredi moderni mettono in risalto i colori degli affreschi sottolineando la bellezza di uno dei luoghi più suggestivi della Rocca.
Le sale si avvicendano una dopo l’altra nella loro semplicità così come sono, disposte attorno al cortile della fortezza; ambienti spogli quelli della Rocca di Narni, ma che sanno ospitare mostre ed eventi.
INFO: Rocca Albornoz, via di Feronia – Narni (TR)
www.archeoares.it/rocca-albornoz-narni
Il Ponte di Augusto

(ph. Ilenia M. Melis)
Cosa visitare a Narni
Lungo la via Flaminia, alle porte di Narni, citato dalle fonti e raffigurato da artisti e viaggiatori, si erge un capolavoro di architettura romana, il Ponte di Augusto. Dell’imponente struttura restano solo due piloni che sorreggono l’ampia arcata sulla sponda del monte Corviano. Il tempo ne ha segnato la struttura con crolli e danneggiamenti che non impediscono di immaginarne l’imponenza: 160 metri di lunghezze per un’altezza di 30 metri e un totale di quattro arcate che anticamente collegavano monti Corviano e Santa Croce.
INFO: Ponte di Augusto, via Tre Ponti – Narni (TR)
Il Bosco di Cardona e il Centro Geografico d’Italia

(ph. Ilenia M. Melis)
Narni, cosa vedere in un weekend
Lungo il fiume Nera, tra querce e lecci, si fanno strada sentieri capaci di rigenerare mente e corpo: siamo nel Bosco di Cardona. Ed è lungo il cammino, tra scorci verdeggianti che, là dove la natura si fa meno fitta, si scorge d’improvviso un piccolo monumento: a pochi passi da uno dei ponti meglio conservati di Narni, il Ponte Cardona, è infatti il Centro Geografico d’Italia. Segnalato da un cippo con rilievo a spirale che culmina in un’asta d’acciaio, il punto, dall’alto valore simbolico, è il risultato di una serie di verifiche condotte da Giuseppe Angeletti, studioso perugino, e dall’Istituto Geografico Militare di Firenze. E avvolti dall’alone mistico che permea ogni bosco, ci si sente d’improvviso parte di un luogo unico, punto focale di energie e ombelico d’Italia.
INFO: Centro Geografico d’Italia, Loc. S. Lucia, Str. dei Pini, 21 – Narni (TR)
Le Mole di Narni

(ph. Ilenia M. Melis)
Cose da vedere a Narni in un weekend
Tra il cinguettio degli uccelli e il fruscio degli alberi, risplende turchese l’acqua delle Mole di Narni, specchio d’acqua cristallino, piscina naturale del Nera. Gradazioni che virano dal turchese allo smeraldo velate di riflessi argentei a disegnare uno scorcio paradisiaco.
Una bellezza che riserva, però, delle limitazioni: la balneazione è, infatti, vietata a causa delle possibili inondazioni causate dall’apertura della diga annessa alla vicina centrale idroelettrica.
INFO: Mole di Narni, 117,39, km – Narni TR
Il ricco itinerario a Narni che ci ha fatto scoprire cosa vedere nel borgo umbro si chiude lasciando ancora negli occhi i baglio del fiume Nera. Appuntamento ai prossimi luoghi da scoprire in Italia.
Ilenia Maria Melis

Mi presento, sono Ilenia Maria Melis e vivo a Roma, città dai mille volti, crocevia di culture.
Giornalista & blogger, laureata in Beni Culturali, curiosa per natura, da sempre appassionata di arte, archeologia e viaggi. Nascere in una città come Roma ha sicuramente stimolato il mio amore per l’antichità, per il bello; ogni angolo di questa città è un piccolo gioiello da scoprire, così come ogni borgo della nostra bella Italia.
Il viaggio diviene per me momento di scoperta, conoscenza, sorpresa; emozioni che desidero ogni giorno regalare a chi mi legge piantando il seme della curiosità tra le righe ed il desiderio di conoscere sempre cose nuove, che si tratti di arte o di cibo. E chissà che prima o poi questo semino non germogli e spinga sempre più persone a visitare nuove città, musei, a leggere libri e scoprire quel che di bello si nasconde dietro l’angolo.
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